Il difensore del Como Raphael Varane ha comunicato via social la decisione di ritirarsi dal calcio giocato.
Il 31enne francese, che era stato tra i colpi pregiati del mercato estivo dei fratelli Hartono, proprietari della società neo promossa in Serie A, riesce a giocare solo 19 minuti della gara d’esordio contro la Sampdoria valida per il primo turno di Coppa Italia dell’11 agosto a causa di un infortunio al ginocchio.
A causa dell’incertezza dei tempi di recupero, il tecnico dei lombardi Cesc Fabregas lo lascia fuori resta fuori dalla lista dei 25 impiegabili in campionato spiegando: “E’ una sua decisione, dobbiamo capire come sta e come si sente, per il momento non ha ancora recuperato bene e dobbiamo aspettare un po’ di più”.
Dopo un mese il giocatore ha ufficializzato con un post la volontà di chiudere con l’attività agonistica specificando che resterà comunque nel Como anche se non ha ancora svelato in quale ruolo.
Considerato uno dei migliori difensori al mondo, Varane è cresciuto calcisticamente nel Lens per passare al Ral Madrid nel 2012. Con i blancos dieci stagioni di successi tra cui tre campionati spagnoli, quattro Champions League e altrettanti Mondiali per club. Poi si trasferisce in Premier League al Manchester United in cui rimane per tre stagioni saltando numerose partite per infortunio.
Con la maglia della nazionale francese ha partecipato a tre Mondiali vincendo da protagonista quello in Russia del 2018 segnando anche una rete ai quarti di finale contro l’Uruguay e la Nations League edizione 2020-2021.
Il post di Varane
“Dicono che tutte le cose belle devono finire. Nella mia carriera ho affrontato molte sfide, ho colto un’occasione dopo l’altra, quasi tutto avrebbe dovuto essere impossibile. Emozioni incredibili, momenti speciali e ricordi che dureranno una vita. Riflettendo su questi momenti, è con immenso orgoglio e un senso di appagamento che annuncio il mio ritiro dal gioco che tutti amiamo.
Mi sono mantenuto ai massimi livelli e ora voglio uscirne al meglio, non solo aggrapparmi al calcio. Ci vuole una grande dose di coraggio per ascoltare il cuore e l’istinto. Desiderio e bisogni sono due cose diverse. Sono caduto e risorto mille volte, e questa volta è il momento di fermarmi e appendere gli scarpini al chiodo con la mia ultima partita vinta con un trofeo a Wembley.
Ho amato lottare per me stesso, i miei club, il mio paese, i miei compagni di squadra e i tifosi di ogni squadra per cui ho giocato. Dal Lens al Madrid al Manchester, oltre alla nostra nazionale. Ho difeso ogni logo con tutto ciò che avevo, e ho amato ogni minuto del viaggio. Il calcio ai massimi livelli è un’esperienza emozionante. Mette alla prova ogni livello del tuo corpo e della tua mente. Le emozioni che si provano non si possono trovare da nessun’altra parte. Come atleti, non siamo mai soddisfatti, non ci accontentiamo mai del successo. È la nostra natura e ciò che ci alimenta.
Non ho rimpianti, non cambierei nulla. Ho vinto più di quanto avrei mai potuto sognare, ma al di là dei riconoscimenti e dei trofei, sono orgoglioso di aver mantenuto i miei principi di sincerità e di aver cercato di lasciare ogni luogo migliore di come l’ho trovato. Spero di avervi resi tutti orgogliosi.
E così, una nuova vita inizia fuori dal campo. Resterò al Como. Solo senza usare i miei scarpini e parastinchi. Non vedo l’ora di parlarne presto. Per il momento, ai sostenitori di ogni club per cui ho giocato, ai miei compagni di squadra, allenatori e staff… dal profondo del mio cuore, grazie per aver reso questo viaggio più speciale di quanto i miei sogni più sfrenati avrebbero mai potuto prevedere.
Grazie, calcio.
Con affetto, Rapha”.
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