di Andrea Iustulin – Il derby Fla-Flu, noto anche come “Clássico das Multidões” (Classico delle Moltitudini), è una delle rivalità calcistiche più antiche e appassionanti del Brasile. Il nome arriva niente di meno che da Mário Filho, il più grande giornalista sportivo che ha raccontato il paese verdeoro. Questa partita vede contrapposte le due principali squadre di Rio de Janeiro: il Clube de Regatas do Flamengo e il Fluminense Football Club.
La loro rivalità è radicata nella storia del calcio brasiliano e continua a essere una delle partite più attese nel calendario sportivo del paese da oltre un secolo. Infatti è il 7 luglio 1912 quando cominciò la legenda con il 3-2 del Flamengo che ancora oggi rimane nella memoria dei tifosi carioca di sponda rossonera. Come in tante altre nazioni il calcio nei primi decenni del XX secolo sta diventando popolare e anche a Rio de Janeiro segnava il confine fra le classi sociali.
Il Flamengo, con la sua immensa base di tifosi provenienti principalmente dalle classi lavoratrici, incarna lo spirito popolare e la passione irrefrenabile del calcio brasiliano. Il Fluminense, con le sue radici nella classe media e alta, rappresenta l’eleganza e la tradizione del calcio.
Una crescita esponenziale che ha visto uno stadio iconico come il Maracana a fare da palcoscenico. Proprio nello storico impianto è stato fissato il record di spettatori per una partita di club il 15 giugno 1969.
Le due torcide hanno toccato quota 194.603 presenze con ancora i Rubro-Negro a festeggiare la vittoria finale per 2-1. Servirà attendere il 1995 per una soddisfazione a favore dei Tricolor carioca grazie al celebre Gol de Barriga all’ultimo minuto di Renato Portaluppi, vecchia e dimenticata meteora della Roma. Non solo partite storiche ma anche grandi duelli fra talenti che hanno scritto pagine e pagine della storia del calcio mondiale. Non servono presentazioni per Zico e Romário per il Flamengo come per Rivelino al Fluminense. Storie di ragazzi simili con il pallone sottobraccio cresciuti nelle favelas dove il calcio di strada è stato il palcoscenico per mettersi in mostra prima di una grande chiamata.
Ecco, se capitate a Rio de Janeiro e vedete qualche bambino danzare con il pallone fra i piedi segnatevi il suo nome che potreste vederlo al Maracana con la maglia del Flamengo o del Fluminense per scrivere una nuova, ennesima storia tutta verdeoro.
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