La sconfitta del Napoli sul campo dell’Empoli apre il sabato del 33^ turno di Serie A. Decide un gol di Cerri dopo soli quattro minuti dal fischio iniziale. In serata colpo salvezza del Verona che all’ultimo respiro supera l’Udinese con un colpo di testa di Coppola e, in attesa delle partite di domani, si allontana dalla zona calda. Si fa difficile la situazione degli uomini di Cioffi che mantengono un solo punto di vantaggio sul terzultimo posto.
Empoli-Napoli 1-0 (ore 18.00)
Il tecnico dei toscani Nicola schiera il 3-4-2-1: Caprile in porta; Bereszynski, Walukiewicz e Luperto i 3 in difesa; Gyasi, Grassi, Maleh e Pezzella in mediana; Fazzini e Cambiaghi supportano Cerri in attacco.
Risponde Calzona con il 4-3-3: Meret tra i pali; linea difensiva con Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus e Natan; Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, tridente offensivo con Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.
Bastano quattro minuti alla squadra di casa per sbloccare la partita: Gyasi entra alza la testa e mette un pallone morbido per Cerri che di testa buca Meret e torna a segnare in Serie A dopo 3 anni (Cagliari-Parma del 17 aprile 2021). L’attaccante si ferma un quarto d’ora più tardi per un problema ai flessori e costringe Nicola a bruciare il primo slot di sostituzioni per inserire Niang. Il Napoli soffre la pressione dei toscani e riesce a farsi vivo solo al 32’ con un tentativo in acrobazia di Osimhen ma ne esce un tiro troppo debole per impensierire Caprile. Prima della fine del tempo l’Empoli sfiora due volte il raddoppio prima con Cambiaghi conclude alto dopo un uno-due perfetto con Niang (35’) poi si ripete al 39’ su assist di Fazzini. Si va negli spogliatoi con la squadra di Nicola meritatamente in vantaggio per 1-0.
Si torna in campo con Calzona che sostituisce Natan con Mazzocchi. Il primo squillo della ripresa è del Napoli al 49’ con un rasoterra mancino di Politano che trova la deviazione in angolo di Pezzella. Nonostante il possesso il Napoli fatica a trovare varchi per impensierire la retroguardia toscana, ci prova al 67’ Kvaratskhelia che salta due uomini, entra in area e calcia di potenza ma Caprile non si fa sorprendere. Il tecnico degli ospiti cerca soluzioni dalla panchina: al 72’ dentro Raspadori e Ngonge per gli esausti Kvaratskhelia e Politano e poi anche Cholito per Anguissa a un minuto dal novantesimo. Nei 4 minuti di recupero concessi dall’arbitro Manganiello la squadra di Nicola non concede spazi e la gara termina con la clamorosa vittoria sui campioni d’Italia uscenti.
Per l’Empoli 3 punti fondamentali e insperati nella corsa salvezza, per il Napoli si complica la strada verso l’Europa. (s.p.)
H. Verona-Udinese 1-0 (ore 20.45)
Baroni schiera il Verona con il 4-3-2-1 con Noslin unica punta, risponde Cioffi con un classico 3-5-2, Pereyra a sostegno di Lucca.
Le due squadre si giocano molto in questi 90’, il terzultimo posto che significa retrocessione è distante solamente un punto e ciò si rispecchia nell’avvio di gara nervoso. Il direttore di gara Guida è costretto a spezzettare il gioco e deve ricorre spesso al cartellino giallo per evitare che la situazione degeneri. Solo nei primi 15’ saranno tre gli ammoniti.
La partita è brutta e dominata dalla paura e per assistere alla prima occasione bisogna attendere il 25’ quando Montipò si supera di piede per respingere una deviazione di esterno destro di Lucca a botta sicura.
Al 32’ Samardzic su punizione da 25 metri mette la palla fuori di un metro. Al 44’ la prima occasione del Verona e la più grande della partita: Noslin di testa da azione d’angolo stampa la palla sul palo alla sinistra di Okoye. Termina senza recupero un soporifero primo tempo.
Nella ripresa, forse complice un filo di stanchezza, la partita sembra aprirsi, soprattutto per merito degli ospiti che provano la via del gol in più occasioni. Al 48’ Lucca spreca un’altra buona occasione e spara alto da ottima posizione, al 50’ Ehizibue manca clamorosamente l’appuntamento con il pallone a un metro dalla porta, al 51’ di testa su calcio d’angolo Bijol manda fuori di poco. Al 63’ gol annullato a Pereyra che aveva scartato Montipò e depositato la palla in rete ma partendo nettamente da posizione di fuorigioco. La spinta degli uomini di Cioffi si esaurisce e Baroni con i cambi ridisegna la sua squadra riuscendo a contenere gli attacchi avversari.
La partita sembra avviarsi verso uno scialbo 0-0 che deluderebbe entrambe le squadra ma al minuto 88 arriva la scossa: Folonrusho di testa raccoglie uno spiovente da calcio da fermo e coglie la traversa a portiere battuto. E’ il secondo legno dei padroni di casa. Nemmeno il tempo di rammaricarsi e arriva il gol vittoria di Coppola che di testa, ancora da angolo, anticipa Bijol, nell’unico errore della sua partita e manda in paradiso gli oltre 20 mila del Bentegodi consegnando al Verona tre punti d’oro nella corsa salvezza.
Grande delusione per l’Udinese con una situazione che si fa delicata: che in caso di risultato positivo del Frosinone domani, infatti, i bianconeri si troveranno in piena zona retrocessione. Il Verona si conferma specialista negli scontri diretti, quella di oggi è la sesta vittoria stagionale contro le ultime 10 in classifica. Per l’Udinese gli ultimi 10 minuti si confermano maledetti, con quello perso oggi diventano 18 i punti persi negli ultimi 600 secondi di gara. (a.c.)
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