Ad aprire il sabato della 29^ giornata di Serie A le due gare delle 15.00. Il Monza vince di misura il match contro il Cagliari grazie a un gol di Maldini nel primo tempo. Il Toro di Juric passa a Udine per 2-0 con le reti di Zapata e Vlasic. Nella partita delle 18.00 un’autorete di Gyomberg spegne le residue speranze della Salernitana e regala ossigeno al Lecce del neo allenatore Gotti. Nel posticipo dello Stirpe la Lazio senza Sarri ritrova la vittoria dopo 3 ko consecutivi superando il Frosinone con il risultato di 3-2.
Monza-Cagliari 1-0 ore 15.00
All’U-Power Stadium si affrontano Monza e Cagliari. La squadra di Palladino arriva dalla vittoria contro il Genoa e dai 9 punti conquistati nelle ultime 4 gare. Reduce da un successo nel turno scorso, quello contro la Salernitana, anche l’undici di Ranieri che grazie agli 8 punti guadagnati negli ultimi 4 incontri si è portato in una posizione più tranquilla nella corsa salvezza.
Primo tempo a viso aperto senza troppi tatticismi, poche però le occasioni da rete. La prima è del Cagliari al 30′ e parte dal piede di Lapadula che calcia una punizione dal limite sotto la barriera del Monza ma la palla sfila di poco al lato. Ancora pericolosi i sardi al 34′ con Dossena che cerca il primo palo ma il suo colpo di testa finisce largo. Alla sua prima vera chance il Monza passa in vantaggio: è Maldini con una punizione calciata magistralmente a trovare l’angolo alto alla destra di Scuffet. Terzo gol nelle ultime 3 gare per l’attaccante di Palladino alla prima da titolare. Nel finale di tempo i padroni di casa hanno la palla del raddoppio ma Dany Mota non trova la porta da distanza ravvicinata.
La ripresa inizia con una doppia occasione per il Monza. La prima al 49′ capita a Dany Mota che non arriva a deviare in porta da pochi passi; la seconda un minuto più tardi la crea Maldini che incrocia il tiro ma la palla finisce al lato. Il Cagliari si fa vivo dalle parti di Di Gregorio al 60′: cross di Augello per Oristanio anticipato da Carboni che evita il peggio. Ospiti vicini al pari al 63′ quando Deiola raccoglie una sponda di Lapadula, calcia in porta e sfiora il palo. Al 67′ mancando la deviazione aerea su una palla calciata da Zerbin e deviata dalla difesa sarda. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo il Cagliari trova il gol del pari un minuto dopo con Lapadula ma l’arbitro Marcenaro annulla richiamato dal proprio assistente. Per rivedere un’occasione da rete bisogna aspettare l’82’ quando il Monza si fa pericoloso con Colombo che però sbaglia da solo davanti a Scuffet e poi si ripete al 92′ ma il suo sinistro è deviato in angolo dal portiere dei sardi.
Finisce con il successo del Monza che si porta al nono posto con 42 punti in attesa delle altre gare della giornata. Per il Cagliari classifica ferma a 26 punti con Frosinone e Sassuolo che potrebbero riprenderlo. (m.s.)
Udinese-Torino 0-2 ore 15.00
Il Torino ritrova i tre punti dopo 5 giornate superando l’Udinese al Bluenergy Stadium. Una rete per tempo per i granata per confezionare un successo che tiene vive le speranze per un posto in Europa. Zapata e Vlasić affondano i friulani, mai pericolosi nel match ed ora nuovamente a -3 dal terzultimo posto in attesa dei risultati delle concorrenti alla salvezza.
In avvio Torino più vicave e coraggioso rispetto all’Udinese più conservativa. Dopo 5’ Zapata manda in profondità Okereke che calcia verso la porta difesa da Okoye sparando alto per la deviazione di Giannetti in scivolata. Tre minuti dopo è il turno di Nikola Vlasić, che dopo aver ricevuto al limite dell’area da Bellanova spara un rasoterra mancino che si stampa sul palo. L’inizio della squadra di Juric è dirompente e porta al vantaggio dopo 10 minuti di gioco. Recupero alto di Vojvoda, cross dall’out destro crossa per la testa di Duván Zapata che incorna di testa e piazza il pallone sotto l’incrocio del palo lontano. Nono gol in maglia granata e lo 0-1. Il numero 91 è il vero totem dei torinesi, sono sue anche le due conclusioni seguenti che vanno vicine allo specchio della porta. L’Udinese accenna la reazione battendo il primo colpo della gara con Kamara, un sinistro incrociato da fuori area che sfila di poco a lato. Il pallino del gioco resta però tra i piedi degli ospiti. Al 29’ è ancora Okereke a spaventare la retroguardia friulana, colpendo con il piattone destro da dentro l’area. Okoye si distende e devia in corner con la punta delle dita. Cioffi coglie il momento di difficoltà dei suoi e alla mezz’ora decide per la prima sostituzione: fuori Payero dentro Ehizibue. Il cambio, con conseguente spostamento di Pereyra sulla linea dei centrocampisti, sembra dare immediatamente linfa ai friulani. L’undici bianconero guadagna metri e si presenta sempre più spesso nella trequarti avversaria, ma senza creare particolari pericoli. Al 45’, infatti, Okoye deve ancora intervenire su Okereke per evitare il raddoppio del Torino prima dell’intervallo.
Il copione d’inizio ripresa è esattamente lo stesso: granata a fare la gara e bianconeri in attesa di poter ripartire. L’atteggiamento di Pereyra e compagni è troppo passivo e finisce per consegnare la seconda rete al Toro. Gineitis recupera nella trequarti dell’Udinese e serve Zapata che allarga per Vlasić. Il croato sposta il pallone sul mancino e fredda Okoye al minuto 53, tornando a segnare in Serie A dopo tre mesi dall’ultima volta. Doccia fredda per i bianconeri che provano comunque a dare una svolta al match con i tentativi di Thauvin e Kamara ben controllati da Milinković-Savić. Sono solamente due lampi e la squadra di Cioffi non trova beneficio neanche dagli ingressi di Ebosele e Zemura. L’Udinese soffre l’aggressività del Toro e fatica a uscire in modo pulito dalla propria metà campo. Al 72’ è di nuovo Zapata a sfiorare il tris e la doppietta personale: su cross di Bellanova dalla destra, l’ex Atalanta colpisce di testa trovando i guantoni di Okoye. Nel finale l’undici di Jurić controlla il risultato gestendo il possesso, mentre i padroni di casa cercano la soluzione da fuori con Thauvin e Success per accorciare le distanze.
Il punteggio sul tabellino non varia fino al triplice fischio di Colombo: tre punti per il Torino e sogno Europa ancora vivo. (e.c.)
Salernitana-Lecce 0-1 ore 18.00
La Salernitana si gioca all’Arechi le residue speranze di salvezza contro il Lecce. I granata devono ancora risolvere la grana Dia ormai ai margini della squadra, i salentini in settimana hanno cambiato l’allenatore salutando D’Aversa sostituito da Gotti.
Modulo speculari per le due squadre schierate con il 4-3-1-2. La novità di Liverani è Costil tra i pali al posto di Ochoa, nel Lecce Gotti piazza Almqvist a supporto di Krstovic e Piccoli.
Partono meglio i padroni di casa che si fanno subito vedere in avanti in un paio di occasioni. Sulla girata di testa di Pirola su cross di Candreva al 14’ è attento Falcone. A conferma che la stagione della Salernitana sia tutt’altro che fortunata, al 17’ passa il Lecce al primo squillo grazie a un’autorete di Gyomberg intervenuto ad anticipare Krstovic. I campani reagiscono e confezionano due situazioni favorevoli per il pari: Pirola ancora di testa spedisce alto sulla traversa; poi Tchaouna prova la conclusione al volo che Falcone devia in corner (24’). Il portiere dei giallorossi è ancora protagonista al 42’ quando salva i suoi andando a neutralizzare un tentativo sotto porta di Maggiore ben servito da Candreva. Si va al riposo con gli ospiti in vantaggio.
Si riparte e al 52’ il Lecce sfiora il raddoppio con Almqvist che raccoglie una respinta di Pirola ma spara alto sulla traversa. La Salernitana si riaccende solo intorno al 70’: Zanoli indovina il corridoio per il neo entrato Simy murato da Falcone che salva il Lecce ancora una volta al 74’ con un grande intervento sul tentativo di Gomis subentrato al 53’.
La squadra di Liverani continua a spingere in modo disordinato Rischiano ancora i salentini all’85’ su un cross insidioso di Candreva bloccato in due tempi da Falcone che anticipa l’arrivo di Simy. L’arbitro Maresca assegna 6 minuti di recupero e al 2’ il colpo di testa di Manolas su corner di Candreva finisce fuori di poco. Ultima chance per il pareggio dei granata al 94’ ma Sansone arriva in ritardo sulla buona giocata di Gonzalez.
Finisce con la prima vittoria esterna stagionale del Lecce proprio nel giorno dell’esordio di Gotti in panchina. Per la Salernitana è ormai notte fonda.
Frosinone-Lazio 2-3 ore 20.45
Al Benito Stirpe il Frosinone ospita la Lazio reduce da una settimana complicata iniziata con la sconfitta contro l’Udinese che ha portato alle dimissioni di Sarri in panchina per il biancocelesti c’è Martusciello che già dal lunedì lascerà il posto a Tudor. Padroni di casa inaspettatamente coinvolti nella lotta salvezza, obbligati a fare punti dopo la vittoria del Lecce in casa della salernitana.
Di Francesco sceglie Turati in porta, partono dalla panchina Valeri e Kaio Jorge. Attacco affidato a Cheddira con Soulè e Gelli ai lati. Nei biancocelesti il giovane Mandas sostituisce l’infortunato Provedel; in difesa ritrova la maglia da titolare Casale accanto a Romagnoli con Pellegrini sulla corsia di sinistra. Ridotta la squalifica, torna in campo Guendouzi.
La prima mezz’ora del match è tutta del Frosinone con la Lazio che fatica a trovare il filo del gioco. L’aggressività dei padroni di casa viene premiata già al 13′ quando Lirola riceve il cross dalla sinistra di Zortea e di testa insacca alle spalle di Mandas. Dopo appena 5 minuti ciociari vicini al raddoppio con un tentativo in acrobazia di Cheddira che finisce alto. La Lazio non c’è e la squadra di Di Francesco prova ad approfittarne al 25′ con una conclusione di prima ancora di Cheddira che manca la porta, ma l’arbitro Rapuano ferma tutto per fuorigioco. Un giro di lancette e si fa vedere per la prima volta la Lazio: Felipe Anderson trova il corridoio giusto per Immobile che incrocia il tiro ma non trova lo specchio. Al 28′ Marusic regala palla a Cheddira che serve Brescianini: è provvidenziale la chiusura in scivolata di Cataldi e al 36′ è Gelli a graziare gli ospiti mancando l’impatto con il pallone sotto porta. Appena due minuti più tardi la Lazio alza la testa e trova il gol del pari. Un cross basso di Guendouzi trova Zaccagni sul primo palo dimenticato da Okoli che non sbaglia e col piattone riporta la gara in equilibrio (38′). E’ ancora l’ex Verona a servire al 42′ la palla del possibile raddoppio a Immobile che controlla male e si fa recuperare dalla difesa ciociara. Subito dopo il capitano biancoceleste ci riprova ma trova la respinta di Turati. Prima della fine del tempo c’è spazio per un’ultima chance del Frosinone ma Lirola, dopo una veloce ripartenza, colpisce l’esterno della rete. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 1-1.
Si riparte con la Lazio che schiera Lazzari al posto di Pellegrini, ammonito e dolorante. E’ di Soulé il primo lampo della ripresa con Mandas che para in due tempi. Rispondono gli ospiti con due tentativi di Immobile imbeccato prima da Luis Alberto poi da Lazzari. Al 56’ Martuscello indovina la mossa che spacca la partita: fuori Immobile dentro Castellanos. L’argentino risponde presente alla prima palla dopo appena 30 secondi andando a deviare di testa alle spalle di Turati una punizione battuta da Luis Alberto. Dopo un lungo check del Var per una possibile spinta di Romagnoli su Barrenechea la rete viene convalidata. Il Frosinone accusa il colpo e 3 minuti dopo tocca a Turati salvare i suoi dal terzo gol con un doppio intervento prima sul Taty poi su una conclusione da fuori area di Luis Alberto. Appuntamento solo rimandato per la Lazio che cala il tris al 62’ ancora con Castellanos che sfrutta una palla vacante dopo il palo colpito in mischia da Casale. I ciociari non mollano e accorciano le distanze al 70’ grazie alla sforbiciata vincente di Cheddira. I biancocelesti rischiano grosso al 73’: su un retropassaggio avventato di Lazzari, Mandas rinvia sui piedi di Soulé, palla a Cheddira che insacca ma in posizione irregolare, gol del pari annullato. La risposta della Lazio arriva all’80: Luis Alberto riceve da Castellanos e cerca di piazzare la palla sul palo opposto. E’ fenomenale Turati che si allunga e devia sul palo. Negli 8 minuti di recupero concessi da Capuano Castellanos ha ancora due occasioni per firmare la tripletta personale ma il risultato non cambia.
La gara termina 2-3 per la Lazio che ritrova la vittoria dopo 3 ko consecutivi e inguaia il Frosinone che ha messo insieme solo due punti nelle ultime 8 gare e resta al terzultimo posto in classifica.
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