di Gianluca Stanzione – Allo stadio Diego Armando Maradona, si affrontano il Napoli di Francesco Calzona e il Torino di Ivan Juric nell’anticipo del 28^ turno di campionato. I campioni d’Italia non riescono a centrare la terza vittoria consecutiva e non vanno oltre il pari, apre le marcature il piattone di Kvaratskhelia e risponde in rovesciata Sanabria per l’1-1 finale.
La partita
Il tecnico del Napoli schiera i suoi con il solito 4-3-3 in cui Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus e Mario Rui formano il quartetto a difesa di Meret. In cabina di regia si muove Lobotka mentre ai suoi lati agiranno Anguissa e Zielinski. In avanti Politano e Kvaratskhelia a supporto di Osimhen. La squadra ospite risponde con il 3-4-1-2 dove Milinkovic-Savic viene confermato tra i pali. Il terzetto difensivo è composto da Buongiorno, Djidji e Masina. Centrocampo a quattro con Rodriguez e Bellanova sugli esterni mentre Linetty e Gineitis formano la diga davanti la difesa. Nel reparto offensivo, Ivan Juric sceglie Vlasic alle spalle di Pellegri e Zapata.
Il Napoli inizia da subito a fare la partita, con i granata che adottano una pressione molto aggressiva. Dopo una prima fase di studio, i padroni di casa alzano il baricentro e costringono il Torino ad abbassarsi nella propria metà campo. La prima opportunità del match è per i partenopei, al 14’ Politano serve Kvaratskhelia che calcia ma trova il grande intervento di Milinkovic-Savic. Sul calcio d’angolo seguente è Oshimen a svettare più in alto di tutti ma il suo tentativo termina sul fondo. Il Napoli con il passare dei minuti cresce e aumenta la pressione offensiva, ospiti in difficoltà. Arrivati al 23’ sono ancora i partenopei a farsi vedere in avanti con Osimhen, il nigeriano prende il tempo a Buongiorno ma colpisce con la spalla senza inquadrare lo specchio della porta. Dopo una prima metà di primo tempo a ritmi molto alti, il Napoli rifiata e concede l’iniziativa ai granata. La squadra di Ivan Juric prende fiducia e al 27’ va ad un passo dal vantaggio con Zapata, sulla conclusione del colombiano è Meret a salvare il Napoli. Negli ultimi 15’ del primo tempo, sale l’intensità in campo e aumentano i contatti in campo tanto che Orsato è costretto a estrarre tre cartellini gialli nel giro di 5 minuti. Il Torino si guadagna una punizione interessante dal limite dell’area di rigore al 42′. Rodriguez si incarica della battuta ma il tiro subisce una deviazione e termina di poco a lato. L’ultimo lampo dei primi 45’ è per i padroni di casa: al 44’ Politano serve Kvaratskhelia a centro area, il georgiano colpisce di testa ma Milinkovic-Savic devia in angolo. La prima frazione termina 0-0 nonostante non siano mancate le occasioni da entrambe le parti.
Durante l’intervallo nessuno dei due tecnici effettua sostituzioni e le due squadre rientrano in campo invariate. Inizia la ripresa e come a inizio gara è il Napoli a controllare possesso, con i granata che si difendono compatti. Il primo squillo del secondo tempo al 52’ quando Politano calcia con il suo mancino da buona posizione ma il suo tiro è troppo centrale. La risposta del Torino non si fa attendere e al 55’ Zapata colpisce di testa in seguito a un calcio d’angolo e manda il pallone sul fondo di poco. Come nella fase conclusiva del primo tempo, anche nella ripresa le due squadre si mostrano propositive e con voglia di attaccare. La gara si sblocca all’ora di gioco con il vantaggio del Napoli: traversone dalla sinistra di Mario Rui e piatto destro di Kvaratskhelia a battere Milinkovic-Savic. Per il georgiano è il quarto sigillo nelle ultime tre di campionato.
Sotto nel punteggio corre ai ripari Juric che decide di inserire Sanabria al posto di Pellegri e dopo appena un minuto il Toro trova il pari: sugli sviluppi di un corner, mischia in area dove Sanabria in girata fulmina Meret e gela il Maradona. Calzona prova a dare nuova linfa alla squadra inserendo Traore e Raspadori al posto di Zielinski e Politano. Quando mancano 20’ al termine comincia a farsi sentire la stanchezza nel Torino, che abbassa di molto il suo baricentro. La squadra di casa capisce che il momento è propizio e aumenta la pressione offensiva. Ci prova al 76’ Osimhen ma il suo tiro è respinto alla grande da Milinkovic-Savic in angolo. Sul corner seguente è Juan Jesus ad anticipare tutti ma il suo colpo di testa è troppo centrale. Arrivati all’80’ di gioco, i partenopei attaccano con tutti i loro effettivi alla ricerca della vittoria, Torino in difficoltà. Con la squadra ospite che si difende bassa è molto difficile per il Napoli trovare spazi, di conseguenza la squadra di Calzona comincia a cercare le iniziative personali dei singoli, di Kvaratskhelia in particolare. L’attaccante georgiano si mette in proprio all’86’ e calcia con il destro dal limite ma ancora una volta è decisivo l’estremo difensore del Torino. Negli ultimi minuti di gioco, Juric inserisce Vojvoda e Lazaro al posto di Linetty e Bellanova. Il direttore di gara Orsato indica sei minuti di recupero e il Napoli crede alla vittoria, spinto dal suo pubblico. In pieno recupero è sempre il solito Kvaratskhelia a prendersi la responsabilità della giocata. Il georgiano al 92’ tenta il tiro cross dalla sinistra e il pallone si stampa sulla traversa. Quando mancano due minuti al termine il Napoli porta tutti i suoi giocatori in avanti per gli ultimi assalti. Al 95’ è sempre Kvaratskhelia si libera del suo marcatore e lascia partire un gran destro dal limite dell’area, ma il pallone sfiora l’incrocio dei pali e finisce sul fondo per l’ultima occasione della gara.
La sfida termina in parità, dopo una prima frazione bloccata, botta e risposta nel giro di 60 secondi tra Kvaratskhelia e Sanabria. Questo risultato interrompe la striscia di due vittorie consecutive per il Napoli che sale a quota 44 in 7^ posizione di classifica e si prepara ad affrontare il Barcellona nel ritorno degli ottavi di Champions League. Per il Torino si tratta di un buon risultato su un campo molto difficile. La squadra di Juric è stata brava a rimanere compatta e a colpire nel momento giusto centrando un pareggio che consente di salire a 38 punti in 10^ posizione di classifica.
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