di Andrea Iustulin – Per trovare un difetto al calcio del continente americano bisogna spulciare le sfide più importanti di ogni nazione con l’uso del ricorrente termine “Superclasico”. Parola che intende il confronto fra le due squadre più importanti del campionato che, spesso, coincidono anche con il derby cittadino.
Se il Sud America è il palcoscenico principale, esiste anche una realtà che abbraccia il Centro e il Nord America che vede il Messico come Nazione dominante. Per comprendere l’entità del fenomeno basta ricordare che dal 2005 è stata, praticamente, un monopolio la Concacaf Champions League interrotto solamente una volta dal trionfo dei Seattle Sounders. Ma non usciamo troppo dai confini dove va in scena il big match fra Club Deportivo Guadalajara e Club de Fútbol América.
Una rivalità che assume una connotazione politica risalente agli anni ’50 con la contrapposizione identitaria tra la capitale Città del Messico e la provincia di Guadalajara.
L’alta borghesia della città cosmopolita che mescola calciatori locali e stranieri contro la squadra del popolo che trova linfa vitale nei calciatori nativi della provincia. L’anima locale del Chivas l’ha portata ad essere il club con più tifosi del paese che si contrappone e insegue agli Azulcremas che sono i più titolati dello stato. Il Guadalajara fu fondato l’8 maggio 1906 con il nome di Unión Football Club da alcuni impiegati dei magazzini La Ciudad de México e Las Fábricas de Francia, guidati dal negoziante belga Edgar Everaert e dal francese Calixte Gas.
La divisa fu ideata da Everaert ispirandosi al Club Bruges che da allora ha peraltro cambiato divisa. Esiste anche una seconda versione sui colori sociali che sostiene siano stati scelti prendendo spunto dalla bandiera francese, dato che tra i primi giocatori della squadra c’era una minoranza transalpina. Il 26 febbraio 1908 la società cambiò nome in Club Deportivo Guadalajara su proposta di Everaert, che aveva notato che in Europa le squadre con denominazione geografica erano più seguite dai tifosi. Uno degli aspetti più affascinanti del Chivas è la sua filosofia di sviluppo giovanile. Il club ha una lunga tradizione di investire nelle giovani promesse del calcio messicano, offrendo loro un’opportunità di crescita e sviluppo nel calcio professionistico. Questo impegno nei confronti dei giovani talenti ha portato a numerosi successi e ha contribuito a plasmare il futuro del calcio messicano.
La rivale invece risale al 1916 quando un gruppo di studenti del Colegio Mascarones e del Colegio Marista de la Perpetua di Città del Messico formarono due squadre di calcio, di nome Récord e Colón. Il 12 ottobre di quell’anno le due compagini decisero di fondersi per creare una squadra più competitiva. Tra i tanti nomi proposti fu scelto quello suggerito dal calciatore Pedro “Cheto” Quintanilla, che aveva proposto América, dato che la squadra era stata costituita il giorno della scoperta dell’America. Rafael Garza Gutiérrez andò a prendere dei pantaloni del padre di colore blu e una maglietta gialla e si scelsero quei colori come rappresentativi della squadra.
La squadra ha un seguito appassionato non solo in Messico, ma anche in tutto il continente americano e oltre vista l’apertura che il club ha sempre avuto per i giocatori stranieri. Gli Azulcremas sono diventati così una icona del calcio così come è iconico l’impianto che ospita le partite casalinghe: lo Stadio Azteca.
Due filosofie a confronto destinate a non incontrarsi mai, così distanti ideologicamente e calcisticamente. Un dominio che vede occasionalmente la fioritura di nuovi antagonisti che si prendono la scena senza mai trovare la continuità per entrare nella leggenda. Il Superclasico è, e sarà per sempre, la sfida fra Club Deportivo Guadalajara e Club de Fútbol América.
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