di Andrea Iustulin – Appena si parla di calcio associandolo al Sud America, viene immediatamente in mente il calcio ballato dei brasiliani o il calcio di strada argentino. Questa è l’immagine più popolare, ma il futbol callejero pervade tutti i terreni asfaltati o polverosi del continente.
Questa settimana voliamo in Equador, più precisamente siamo a Guayaquil, nella provincia del Guayas. Cuore pulsante del paese, situata sull’Oceano Pacifico con circa tre milioni di abitanti.
Ogni anno vive il Clásico dell’Astillero, uno dei derby più sentiti e, a tratti, violenti a cui si possa assister: di fronte il Barcelona Sporting Club e il Club Sport Emelec. Due realtà nate a pochi metri di distanza, il palcoscenico è il quartiere di Astillero da cui appunto prende il nome questo derby.
La più antica è il Barcelona fondato da Eutimio Pérez nel 1925, uno spagnolo trapiantato in Equador che insieme ad un gruppo di amici catalani hanno voluto omaggiare il club blaugrana copiando il nome e lo stemma. I colori sociali sono il giallo e il nero con un bordo rosso sulle maniche e sul pantaloncino. Gioca le partite interne allo stadio Monumental Isidro Romero Carbo di Guayaquil, impianto da 57 267 posti inaugurato nel 1987 che ha visto festeggiare 16 scudetti rendendo i Toreros la formazione più titolata del paese.
A pochi metri di distanza invece è nata l’Empresa Eléctrica dell’Ecuadorm noto con l’acronimo Emelec. Il padre fondatore è lo statunitense George Capwell che sbarcò a Guayaquil nel 1926 per motivi professionali decidendo di creare una società sportiva che inizialmente praticava pugilato e baseball. Il calcio arrivò solamente nel 1947 in occasione della Copa America che si tenne proprio in Equador. I colori sociali sono azzurri con una banda diagonale grigia e i suoi tifosi si chiamano la Boca del Pozo, inseguono gli eterni rivali con 14 titoli nazionali.
Un eterno duello che purtroppo ha vissuto anche pagine drammatiche terminate sulle pagine di cronaca nera dei quotidiani di tutto il mondo. Era il 16 settembre 2007 quando un piccolo tifoso dell’Emelec è stato ucciso a venti minuti dal fischio di inizio. Il bambino era sugli spalti con la famiglia quando venne colpito al petto da un petardo partito dalla Sur Oscura, cuore del tifo del Barcelona. L’anno precedente invece i supporter gialloneri fecero sospendere la gara ad inizio ripresa sul risultato di 3-0 per l’Emelec iniziando un lancio di oggetti in campo che portò al ferimento di un assistente dell’arbitro. Seguirono quindi gli scontri fra le due fazioni con quaranta persone finite in ospedale e nove arresti.
L’ultimo caso in ordine di tempo risale al settembre del 2022 quando la sfida durò appena 26 secondi, alla immediata rete dei gialloneri hanno risposto i tifosi azzurri con una sassaiola che ha costretto l’arbitro a sospendere il match. Un caos che ha fatto degenerare la situazione nonostante l’intervento del VAR che aveva annullato la rete, l’incontro non è più ripreso ed è stato rimandato al giorno successivo a porte chiuse.
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