A Marassi il Genoa porta a casa il lunch match contro il Lecce valido per la 22^ giornata di Serie A e centra la seconda vittoria consecutiva. Dopo il vantaggio ospite siglato da Krstovic nel primo tempo, la squadra di Gilardino ribalta la gara nella ripresa con i gol di Retegui e di Ekuban in rovesciata. Nelle due gare delle 15 pareggiano Verona e Frosinone: al gol di Suslov sul secondo rigore per i veneti (il primo fallito da Duda) risponde Kaio Jorge, mentre il Monza batte 1-0 il Sassuolo grazie a Colpani. Nel pomeriggio dell’Olimpico Lazio e Napoli non vanno oltre lo 0-0. Gara tattica condizionata dalle tante assenze, soprattutto per Mazzarri. Nel posticipo serale al Franchi vince ancora l’Inter di Inzaghi grazie a Lautaro Martinez e si riprende la vetta della classifica con una gara da recuperare. La Viola fallisce il pari dal dischetto. Nel prossimo turno Inter-Juventus.
Genoa-Lecce 2-1 ore 12.30
La domenica di Serie A si apre con la sida di Marassi tra Genoa e Lecce. Padroni di casa reduci dal successo esterno del turno scorso sul campo della Salernitana. Dopo un primo quarto d’ora di studio in cui la sola conclusione è quella di Malinovskyi dalla distanza, è il Lecce a conquistarsi la prima occasione della gara: Almqvist entra in area e salta Vasquez che lo stende provocando il calcio di rigore in favore dei pugliesi. Dal dischetto va Krstovic, ma Martinez intuisce la direzione e para. Dopo pochi minuti arriva un’occasione per i padroni di casa, con Bani che sugli sviluppi di un corner manda alto il colpo di testa da ottima posizione. Al minuto 31’ passa il Lecce proprio grazie al destro dal limite di Krstovic. Una leggera deviazione di Vasquez rende impossibile l’intervento di Martinez, con l’attaccante montenegrino che torna a segnare dopo Lecce-Sassuolo dello scorso 6 ottobre. Al 37’ gli ospiti vanno vicinissimi al raddoppio, con Almqvist che calcia a colpo sicuro ma trova il grande intervento di Martinez. Termina 0-1 la prima frazione di gioco.
Nella ripresa Gilardino prova da subito a cambiare qualcosa, inserendo in campo Sabelli ed Ekuban al posto di Thorsby e Spence. Dopo soli due minuti c’è subito una doppia grande occasione per il Genoa, con una conclusione potente del solito Malinovskyi, deviata da Baschirotto sul palo: Vasquez prova a sulla ribattuta, trovando il grande intervento di Falcone. Ancora un’occasione, stavolta per il Lecce, con Martinez che respinge con il piede la conclusione di Sansone. A poco più di venti minuti dalla fine il Genoa trova il pareggio con Retegui: Gudmundsson calcia una gran punizione che si stampa sulla traversa e poi sulla linea di porta Retegui infila senza problemi di testa sulla ribattuta. Dopo poco meno di cinque minuti i rossoblù completano la rimonta con una straordinaria rete di Ekuban. La conclusione di Vasquez dalla sinistra colpisce la traversa dopo una deviazione, sulla ribattuta è Retegui a servire di testa Ekuban, che mette a segno la rete del 2-1 con una splendida rovesciata che decide la sfida.
Con questo successo il Genoa sale a quota 28 mantenendo l’undicesimo posto in classifica. Diversa la situazione del Lecce, che mantiene quattro punti di distacco sulla zona retrocessione, in attesa della gara dell’Hellas Verona. (e.c.)
Hellas Verona-Frosinone 1-1 ore 15.00
Allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona va in scena la delicata sfida tra Hellas Verona e Frosinone. I padroni di casa si presentano alla sfida con necessità di fare punti, considerate le tre sconfitte nelle ultime quattro partite e una situazione ambientale non semplice. Il tecnico Marco Baroni sceglie il 4-2-3-1 inserendo Serdar e Duda a protezione del quartetto difensivo. In avanti esordio in serie A per l’olandese Noslin.
La squadra ospite arriva al match dopo la recente vittoria casalinga sul Cagliari e con la voglia di confermare i progressi delle ultime settimane. Mister Eusebio Di Francesco schiera i suoi con il 4-3-3 e conferma in blocco i titolarissimi, unica eccezione il nuovo acquisto Seck, che fa il suo esordio in maglia ciociara.
Inizia la sfida e l’Hellas pressa molto alta i portatori di palla avversari. Dopo pochi minuti arriva la prima occasione ed è per gli scaligeri: il tentativo di Noslin è respinto da Turati. Arrivati al 9′ ancora padroni di casa in avanti: Suslov da buona posizione calcia sul fondo. Nei primi 10′ di gioco, ospiti che faticano a sviluppare il gioco e molti imprecisi tecnicamente. La squadra di casa continua a macinare gioco e al 15′ va vicina al vantaggio con Lazovic: il colpo di testa del serbo termina di poco alto. Dopo un primo quarto d’ora ad altissima intensità il Verona rifiata e il Frosinone alza il suo baricentro. Dopo 18′ si fa vedere in avanti anche la squadra laziale ma l’ottima conclusione di Seck è murata da Magnani. Raggiunta la metà della prima frazione, in campo regna l’equilibrio con le due squadre molto attente a non concedere spazi. Il Frosinone si rende pericoloso al 26′ con Harroui, il suo tiro da fuori termina di poco sul fondo. Il centrocampista ospite poco più tardi ferma una ripartenza e si aggiudica il primo cartellino giallo del match. Arrivati al 34′ i giocatori di casa protestano per un tocco di mano di Bourabia in area di rigore. Il direttore di gara viene richiamato al VAR e assegna calcio di rigore per l’Hellas. Si incarica della battuta Duda che si fa respingere il tiro da Turati, si salva il Frosinone. Neanche il tempo di esultare per gli ospiti che il Verona si conquista un altro calcio di rigore su un tocco di mano di Dawidovicz. Dagli undici metri si presenta Suslov che non sbaglia e porta avanti i suoi. La prima frazione si conclude con i padroni di casa avanti nel punteggio: Duda fallisce il primo calcio di rigore, sul secondo è glaciale Suslov. Frosinone impreciso davanti e distratto in fase difensiva.
Comincia la ripresa e Di Francesco inserisce Ghedjemis al posto di Bourabia. Inizia la seconda frazione e ricomincia forte l’Hellas: stacco di testa di Noslin di poco sul fondo.
Immediata arriva la risposta degli ospiti: conclusione di Ghedjemis parata a terra da Montipò. I ciociari alzano la pressione e al 55′ ci prova ancora Harroui, il suo tiro è troppo centrale. Nella ripresa decisamente diverso l’atteggiamento dei ciociari che aumentano la pressione. Raggiunta l’ora di gioco arriva il pari degli ospiti: deviazione sotto porta di Kaio Jorge e risultato in parità. Subita al rete, il Verona si riversa in avanti alla ricerca del vantaggio: al 63′ Suslov calcia sul fondo da dentro l’area di rigore. Continua ad attaccare la squadra di Baroni che al 66′ sfiora il vantaggio con Henry ma Turati compie un miracolo. Passa appena un minuto ed è Kaio Jorge a rendersi protagonista ma Magnani salva l’Hellas sulla linea . Quando mancano 20′ di gioco, le due squadre danno la sensazione di voler prendersi i tre punti. Poco più tardi è di nuovo il Frosinone a farsi vedere in avanti: al 77′ conclusione di Ghedjemis respinta da Montipò. Inizia a farsi sentire la stanchezza per le due squadre dopo una ripresa ad altissima intensità. Arrivati all’86’ gli ospiti si divorano il vantaggio con Cheddira che di testa manda sul fondo. Due minuti più tardi è l’Hellas ad andare a un passo dal raddoppio con Henry ma Turati salva ancora i suoi. Negli ultimi minuti le due squadre preferiscono non correre rischi e di prendono un punto a testa, pareggio giusto per quello che si è visto in campo. Questo risultato consente all’Hellas di salire a quota 18 mentre il Frosinone raggiunge i 23 punti, attualmente a 5 lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione. (g.s.)
Monza-Sassuolo 1-0 ore 15.00
All’U-Power Stadium si affrontano il Monza reduce da due sconfitte consecutive e il Sassuolo che, già in difficoltà, deve fare anche a meno di Berardi.
Palladino tiene inizialmente in panchina i due neo arrivati Djuric e Zerbin; Dionisi concede l’esordio dal 1’ al nuovo acquisto Doig, davanti c’è Castillejo a sostituire l’infortunato Mimmo Berardi.
Tanti errori e confusione nelle battute iniziali di gara con il Sassuolo a fare la partita e il Monza compatto in fase difensiva. Al 22’ il Monza trova la rete del vantaggio con Mota che però segna in posizione di fuorigioco. Al 26’ prima occasione della partita per i neroverdi: Laurientè si mette in proprio e va alla conclusione, il portiere biancorosso Di Gregorio si fa trovare pronto poi Caldirola spazza l’area. Continua a spingere l’undici di Dionisi che sfiora l’1-0 al 29’ con un tiro di Thorstvedt da fuori area che però trova solo il palo. Gli ospiti fanno la partita ma a passare sono i padroni di casa alla mezz’ora. Buona percussione di Mota che serve Colpani: mancino preciso che beffa Consigli nell’angolino basso. Si va al riposo con il risultato di 1-0 .
A inizio ripresa Palladino inserisce i nuovi e anche Dionisi mischia le carte per invertire l’inerzia del match. Dopo 5’ ci prova il Monza con Carboni che supera Tressoldi e calcia di sinistro senza però trovare lo specchio della porta. Al 62′ il gioco viene interrotto per alcuni minuti a causa di un malore occorso a un tifoso del Sassuolo sugli spalti.
Dionisi passa al 3-5-2 nel tentativo di sviluppare più gioco sulle fasce ma la scelta regala il primo effetto solo a dieci minuti dal termine quando un giro palla prolungato porta alla conclusione Volpato. Il tiro termina però fuori di parecchio L’arbitro Manganiello assegna 5 minuti di recupero che portano gli ospiti a riversarsi totalmente nella metà campo biancorossa. Lo sforzo potrebbe essere premiato al 95’ ma Mulattieri manca incredibilmente la porta da posizione ravvicinata. E’ l’ultima occasione del match che termina con la vittoria del Monza. Il Sassuolo resta in piena lotta salvezza con una partita non facile da recuperare contro il Napoli. (s.p.)
Lazio-Napoli 0-0 ore 18.00
Allo Stadio Olimpico di Roma, Lazio e Napoli si affrontano per riscattare la delusione subita in Supercoppa per mano dell’Inter. In una cornice penalizzata dalla squalifica di un turno inflitta ai settori di Curva e Distinti Nord e dal divieto di trasferta ai residenti nella regione Campania, i due tecnici fanno i conti con le molte assenze.
Tridente offensivo inedito per Sarri con Anderson dirottato a sinistra, Isaksen a destra, Castellanos rientra al centro dell’attacco. Cataldi vince il ballottaggio con Rovella. Mazzarri conferma il 3-5-1-1 con Politano a supportare Raspadori e lascia in panchina i neo acquisti Mazzocchi, Ngonge e Dendoncker.
La prima occasione del match arriva dopo 13’ minuti anonimi ed è per la Lazio: Luis Alberto riceve palla e scarica all’indietro per la conclusione di prima di Isaksen che però termina alta. Poche chance nella parte centrale del primo tempo, con grande difficoltà nel costruire la manovra per i due schieramenti. Al 34’ la Lazio reclama per una trattenuta in area ai danni di Castellanos, Orsato lascia giustamente correre. Altra situazione contestata dagli uomini di Sarri al 40’: Lobotka sbilancia Castellanos lanciato verso la porta, Orsato non fischia e sanziona l’intervento successivo di Felipe Anderson. Al 43’ seconda occasione per i biancocelesti. E’ ancora Isaksen il protagonista: il danese si accentra e prova la conclusione di potenza senza inquadrare lo specchio della porta. Primo tempo che si conclude con zero tiri in porta.
La ripresa comincia con quello che, se convalidato, sarebbe stato probabilmente il gol dell’anno: sul lancio in verticale di Cataldi, Castellanos stoppa di petto e in rovesciata scavalca Gollini fuori dai pali. Il guardalinee però alza la bandierina, il chek del Var conferma il fuorigioco. Al 48’ primo giallo della partita per Demme che stende Felipe Anderson, seguito al 54’ da quello recapitato ad Alessio Romagnoli.
Alla mezz’ora Mazzarri manda in campo Gaetano proprio al posto dell’ammonito Demme. La Lazio torna a farsi viva dalle parti di Gollini ma il colpo di testa di Luis Alberto sul cross di Guendouzi manca il bersaglio.
La squadra di Sarri cerca di alzare il ritmo. Danilo Cataldi tenta il mancino da fuori e sfiora il palo alla sinistra di Gollini.
Primo cambio al 71’ anche per i biancocelsti: dentro Pellegrini fuori Lazzari.
Al 75′ la squadra di Sarri manca la clamorosa la chance per il vantaggio: Guendouzi verticalizza per Isaksen, che invece di calciare da buona posizione tenta l’appoggio per Castellanos. Il tacco del Taty non trova la deviazione vincente. Altre sostituzioni da ambo le parti: fuori Guendouzi per Vecino, mentre Mazzarri inserisce i nuovi acquisti Ngonge e Mazzocchi al posto di Raspadori e Mario Rui.
L’ex-Verona si rende subito protagonista, procurandosi una punizione dal limite e causando l’ammonizione di Cataldi. La calcia Zielinski, ma senza fortuna. Ancora due cambi per parte: Lindstrom e Dendoncker rilevano Politano e Zielinski, dall’altra parte fuori Isaksen e Cataldi per Pedro e Rovella.
Vecino ci prova di testa su cross di Pellegrini, ma Gollini blocca sicuro.
Assalto finale della Lazio nei cinque minuti di recupero concessi, con il Napoli chiuso a difendersi. Pellegrini ci prova, trovando la deviazione in angolo della difesa avversaria.
È l’ultima vera occasione della sfida, che si chiude a reti bianche e con pochissime occasioni da rete. Un punto che non serve a nessuna delle due in ottica corsa Champions: il Napoli si porta a 32, la Lazio a 34 (entrambe con una gara da recuperare nel mese di febbraio per via della Supercoppa. (m.b.)
Fiorentina-Inter 0-1 ore 20.45
Dopo la parentesi della Supercoppa Italiana Fiorentina e Inter tornano a giocare una gara di Serie A. I viola quinti in classifica nonostante il turno in meno in campionato affrontano l’Inter, anch’essa con un turno da recuperare, che tenterà di superare la Juventus in attesa dello scontro del prossimo turno. Italiano deve rinunciare a Biraghi e sceglie Parisi sulla corsia mancina, da ancora fiducia ad Arthur e Duncan in mediana, e schiera Bonaventura come rifinitore alle spalle di Beltràn. Inzaghi deve fare a meno di Barella e Cahlanoglu squalificati, al loro posto la scelta è per Frattesi e Asslani, mentre a sinistra la scelta cade su Carlos Augusto scelto al posto di Di Marco. Tandem d’attacco fuori discussione composto da Lautaro e Thuram.
La gara da subito offre emozioni, prima è Lautaro al 9° a portare pericoli alla porta viola, poi è Nzola a segnare all’11° ma l’attaccante di Italiano inizia la sua azione in posizione di offside. Al 13° Faraoni anticipa miracolsamente Carlos Augusto sul cross di Thuram, sul conseguente corner battuto da Asslani, Lautaro elude la marcatura di Parisi e batte Terracciano di testa al 14° minuto, per lui 19 i gol in questo campionato. Dopo un periodo di supremazia sterile della Fiorentina, al 31° Thuram parte in campo aperto lanciato da Lautaro, ma il numero nove neroazzurro inciampa malamente all’ingresso in area. Al 32° ancora una occasione per la squadra di Inzaghi che va vicino al raddoppio con Frattesi ben neutralizzato da Terracciano. Appena due minuti dopo, al 34° viola vicino la pari, conclusione da dentro l’area di Bonaventura e grande parata di Sommer che devia in corner. Nel primo minuto di recupero occasione per la Fiorentina, ma Nzola bene imbeccato in area da Faraoni si fa murare da Bastoni.
Italiano si ripresenta dopo la pausa con Maxime Lopez al posto di Arthur, l’Inter invece si ripresenta con lo stesso undici del primo tempo. Dopo un paio di iniziative di Lautaro nei primi 8 minuti, al 54° Parisi per i viola tenta di sorprendere Sommer con un tiro a giro che però si perde sul fondo. Al 64° anche all’Inter viene annullato un gol, quello segnato da Arnautovic su un azione iniziata con un fuorigioco di Mkhitaryan. La Fiorentina non sembra giovarsi più di tanto dell’ingresso in campo di Nico Gonzalez entrato per Ikonè, la viola gioca molti palloni lontano dall’area interista ma non punge e ad ogni errore corre grossi rischi nella propria trequarti. Al 69° Nzola si libera di forza di De Vrij ma il suo tiro debole viene parato da Sommer. Al 74° su una palla vagante in area, uscita spericolata di Sommer che prima di colpire la palla colpisce Nzola, la Var manda Aureliano a rivedere l’azione e si decide per il rigore che Nico Gonzalez calcia debole tra le braccia di Sommer proteso sulla sua destra. Da qui alla fine non si registrano altre particolari occasioni per le due squadre se non un paio di tentativi vani da corner per la fiorentina, finisce con la vittoria dell’Inter che si riprende la testa della classifica anche se con una gara in meno e in attesa dello scontro del prossimo turno con la Juventus. (m.s.)
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