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Serie A: 21^ giornata, le gare di domenica

Tornano alla vittoria Frosinone ed Empoli; ko Salernitana. La Juventus batte il Lecce e vola in testa

Dopo 7 gare senza successi, il Frosinone ritrova i tre punti in campionato rimontando il Cagliari allo Stirpe nel lunch match della 21^ giornata. Al primo gol di Sulemana in Serie A nel primo tempo rispondono Mazzitelli e Soulé su punizione nella ripresa. Kaio Jorge chiude i conti nel recupero e porta i gialloblù a +5 dalla zona retrocessione. Al Castellani di Empoli esordio vincente per Davide Nicola, subentrato in settimana ad Andreazzoli, che supera 3-0 il Monza di Palladino grazie a una tripletta di Zurkowski. Nella gara delle 18.00 la Salernitana si fa rimontare e lascia l’intera posta al Genoa. Nel posticipo del Via del Mare la Juventus nel secondo tempo conquista i tre punti e il momentaneo primato in classifica.

Frosinone-Cagliari 3-1 ore 12.30

Nel primo quarto d’ora di gara il Frosinone è padrone del possesso palla, mentre il Cagliari resta in attesa e prova a chiudere gli spazi alla squadra di Di Francesco. La prima grossa occasione del match arriva al 17’. Soulè serve Cheddira in area, l’ex Bari da posizione defilata calcia a incrociare con il destro e trova la risposta miracolosa di Scuffet. Il marocchino, un minuto dopo, va anche in gol dalla stessa zona di campo, ma in netta posizione di offside ben segnalata dal guardalinee. I movimenti del centravanti dei ciociari non danno riferimenti alla linea difensiva del Cagliari, con il numero 77 abile a crearsi la terza chance personale del primo tempo al 24’ con un destro in spaccata sul primo palo respinto dal portiere avversario. I sardi soffrono, ma a sorpresa si portano in vantaggio alla prima occasione pulita a disposizione. Cross a rientrare di Azzi dal lato sinistro della trequarti, sponda di Petagna per l’arrivo di Sulemana: l’ex Hellas calcia a botta sicura con il piattone destro e spedisce in rete al minuto 27.
I rossoblù controllano il vantaggio, con il Frosinone che prova a tornare in partita, ancora con Cheddira e Soulé. A tu per tu con Scuffet “Walo” si divora al 42’ la palla gol che sarebbe valsa il pari, mentre l’argentino poco dopo sfiora l’incrocio col mancino a giro da fuori area. L’1-1 dei padroni di casa si materializza nel recupero, quando al termine di un’azione confusa Gelli spara col mancino in area addosso a Scuffet e sulla respinta è vincente il tap in di Barrenechea. Dopo una lunga VAR review, però, l’arbitro Dionisi considera falloso un intervento di Brescianini su Dossena nello sviluppo dell’azione e dunque annulla il gol ai gialloblù che chiudono il primo tempo in avanti nel punteggio.

La rabbiosa reazione allo svantaggio dei ciociari prosegue nella ripresa con un vero e proprio assalto alla porta ospite. Al 50’ è sempre Cheddira, sul calcio piazzato di Brescianini a non riuscire clamorosamente a spedire in porta da due passi con il destro. Tre minuti dopo si supera ancora Scuffet, questa volta sul destro a botta sicura da centro area di Gelli. È il preludio al pareggio gialloblù, agguantato poco dopo l’ora di gioco. Harroui, entrato al posto di Reinier, pennella un cross a centro area per l’inserimento con i tempi giusti di Mazzitelli (64’): il centrocampista romano colpisce di testa e sigla il suo terzo gol in campionato, riequilibrano il risultato. I ritmi di gara si abbassano, ma il Cagliari sembra rimanere in balia di un Frosinone sempre più in crescita nel corso della partita. Il segnale forte lo manda ancora la stella più luminosa dei leoni, Matías Soulé: mancino perfetto su punizione che lascia immobile Scuffet col pallone diretto all’incrocio al minuto 75’ e rimonta completata. Nel finale Turati salva il risultato su colpo di testa di Dossena all’89’ e si ripete nel recupero sull’incornata di Pavoletti, compiendo dunque due miracoli che consentono alla propria squadra di portare a casa una vittoria di grande importanza, confezionata in contropiede da Kaio Jorge. Ripartenza letale dei nuovi arrivati Ghedjemis e Zortea, con quest’ultimo a servire a centro area il numero 9 brasiliano per il pallone del 3-1 finale. Di Francesco torna alla vittoria dopo sette gare e si allontana dalla zona calda della classifica, alla quale resta a solo un punto di distanza il Cagliari di Ranieri. (e.c.)

Empoli-Monza 3-0 ore 15.00

Allo stadio Carlo Castellani l’Empoli del nuovo allenatore Davide Nicola provano a ritrovare una vittoria che manca dal 12 novembre in casa del Napoli. Il Monza ha messo insieme solo quattro punti nelle ultime cinque gare di campionato.

Il nuovo tecnico dei toscani alla sua prima sulla panchina dell’Empoli opera tanti cambi nella formazione iniziale, una su tutte è la presenza dal primo minuto del neo-arrivato Cerri a far coppia in attacco con Cambiaghi. Davanti a Caprile l’inedita difesa a tre formata da Walukiewicz, Ismajli e Luperto. In mezzo al campo il trio Zurkowski-Grassi-Marin con Bereszynski e Gyasi sulle fasce.
Palladino, oggi in tribuna per squalifica, invece deve sempre fare i conti con l’assenza dell’infortunato Di Gregorio tra i pali sostituito da Sorrentino. Difesa a tre con Izzo, Pablo Marì e Caldirola. Gagliardini riprende il proprio posto a centrocampo vicino a Pessina, Pedro Pereira e Kyriakopoulos agiscono invece sulle fasce. A Colpani e Mota il compito di inventare alle spalle dell’unica punta Colombo.

Nelle fasi inziali è il Monza che prova a prendersi il gioco e il campo con un buon giro palla ma, non riesce mai a rendersi veramente pericoloso. L’Empoli aspetta il momento giusto per recuperare palla e ripartire in contropiede e costruisce la prima occasione del match all’11’ quando Luperto serve in profondità Gyasi che però si fa ipnotizzare da Sorrentino. Nulla può il numero uno del Monza 2 minuti più tardi sulla conclusione al volo con il destro di Zurkowski servito dalla sinistra da Cambiraghi. Per i biancorossi ancora un gol incassato nel primo quarto d’ora di gara, il decimo totale. Un problema di approccio che inizia a pesare sulla classifica della squadra di Palladino. Incassato lo svantaggio, nei 20 minuti successivi il Monza si riversa nella metà campo avversaria e si gioca a una sola porta senza riuscire a trovare il colpo giusto per pareggiare. L’Empoli soffre e Nicola a bordo campo si sbraccia chiedendo ai suoi di alzare il baricentro per uscire dalla morsa degli ospiti. La squadra ci prova e al 32’ subisce il tentativo di Gagliardini che lascia partire un destro potente e preciso dalla distanza che sfiora di pochissimo l’incrocio dei pali. Al 38’ però arriva il raddoppio per i padroni casa che sfruttano bene un calcio di punizione dalla trequarti, cross di Cambiraghi per Cerri che prova la conclusione murata da Sorrentino; sulla respinta arriva ancora Zurkowski che di testa trova il gol e la sua prima doppietta in serie A.

In avvio di ripresa un Monza aggressivo va vicino al gol con Dany Mota (55’) che colpisce bene di testa su cross di Pessina ma il portiere toscano Caprile è reattivo e risponde allungandosi alla sua sinistra.
L’Empoli cala il tris al 73’: Maleh pesca in area Shpendi dalla sinistra, il tiro dell’albanese finisce addosso a Caldirola e sulla respinta si avventa ancora una volta Zurkowski che fa tripletta e mette in ghiaccio il risultato.
La partita termina senza particolari acuti e a far festa è L’Empoli che regala al proprio allenatore Nicola un esordio da ricordare e soprattutto la seconda vittoria in casa in questo campionato. Con questi 3 punti i toscani si portano a 16 punti in classifica, a meno uno dal Verona terzultimo e meno due dalla coppia formata da Cagliari e Udinese. Per il Monza restano a quota 25 punti, che rappresentano un margine ancora rassicurante sulla zona retrocessione. (s.p.)

Salernitana-Genoa 1-2 ore 18.00

Lo stadio Arechi di Salerno è il teatro della sfida tra la Salernitana di Filippo Inzaghi e il Genoa di Alberto Gilardino. I padroni di casa arrivano alla sfida dopo due sconfitte consecutive e con assoluto bisogno di punti. La squadra ospite si presenta alla gara con cinque risultati utili di fila e con l’obiettivo di dare continuità a quanto mostrato nelle ultime settimane. Tra le fila granata, esordio dal primo minuto per Toma Basic e Niccolò Pierozzi. In avanti Candreva e Tcahouna spalleggiano Simy. Negli ospiti la linea a tre è composta da Vogliacco, Bani e Vasquez. Il tecnico genoano inserisce come quinti di centrocampo Spence e Frendrup, davanti Gudmunsson a fare coppia con Retegui.

Inizia la gara e partono fortissimo i padroni di casa: al 2’ Bradaric trova Martegani a centro area e il centrocampista batte Martinez per il vantaggio granata. Sotto nel punteggio, prova a riorganizzarsi il Genoa mentre la Salernitana mantiene intensità. Pochi minuti più tardi arriva la risposta degli ospiti con Malinovskyi ma Ochoa risponde presente. Con il passare dei minuti aumenta la pressione il grifone e al 13’ arriva la rete del pari: ottimo suggerimento di Badelj per Retegui e conclusione potente dell’attaccante a superare Ochoa. Nel primo quarto d’ora di gioco entrambe le squadre si sono mostrate propositive e aggressive e all’iniziale vantaggio granata è arrivata, immediata la risposta degli ospiti. Raggiunta la metà della prima frazione, la squadra di casa torna a farsi vedere in avanti: conclusione potente di Candreva e pallone sul fondo di pochissimo. Le due squadre non si risparmiano e il Genoa risponde colpo su colpo: al 33’ cross di Badelj e tiro di Retegui sul quale Ochoa interviene in due tempi. Negli ultimi dieci minuti di gioco la gara è molto spezzettata e piena di interruzioni, in campo regna l’equilibrio e l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi. Durante l’intervallo nessuno dei due tecnici effettua sostituzioni e in campo tornano gli stessi 22 della prima frazione.

Comincia la ripresa ed è la Salernitana a farsi preferire per atteggiamento e determinazione. La squadra di casa alza il suo baricentro e al 52’ si rende pericolosa con Simy: il tiro dell’attaccante viene salvato in angolo dalla difesa ospite. Pochi minuti più tardi, il difensore granata Lovato commette fallo di mano nella sua area e l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri non sbaglia Gudmunsson che porta avanti il Genoa. La squadra di Alberto Gilardino, dopo aver ribaltato il risultato, concede l’iniziativa agli avversari aspettando la ripartenza giusta. Raggiunta l’ora di gioco è la Salernitana ad essere pericolosissima: punizione dal limite molto forte di Candreva e traversa piena del centrocampista. Sventato il pericolo, la squadra ospite si difende con maggiore ordine e non concede spazi, la Salernitana risulta molto imprecisa negli ultimi sedici metri. Negli ultimi venti minuti di gara gli sopiti di difendono molto bassi mentre i granata tentano di sfruttare cross e palle inattive. Raggiunto il 90’ arriva la grande occasione per i granata: tiro di Kastanos a pochi metri da Martinez e grande riflesso del portiere genoano che salva il risultato. Nei minuti di recupero attacca a testa bassa la Salernitana ma il Genoa chiude ogni spazio e non corre altri pericoli. Il direttore di gara decreta la fine della gara e il Genoa si porta a casa l’intero bottino. La squadra di Filippo Inzaghi, nonostante una buona prestazione, esce sconfitta e resta ultima in classifica a 12 punti. Per i granata si tratta della quarta sconfitta consecutiva, la terza in campionato ma più in generale l’ennesimo passo falso di una stagione apparentemente maledetta. L’imperativo per i ragazzi di Inzaghi è quello di reagire e farlo da subito, all’orizzonte c’è la Roma di De Rossi, non certo l’avversario più morbido per riconciare a fare punti. Vittoria molto importante per il Genoa, la squadra ligure conferma i progressi delle ultime settimane e si impone in rimonta a Salerno. Quello dell’Arechi è il sesto risultato utile di fila per i ragazzi di Gilardino, impreziosito ancora di più dalla reazione all’iniziale svantaggio. Il grifone, come confermato anche dal suo allenatore, non può sentirsi ancora al sicuro in ottica salvezza, certo è che gli 8 punti di vantaggio sull’Hellas Verona terzultimo cominciano ad essere un buon cuscinetto.

Lecce-Juventus 0-3 ore 20.45

Al Via del Mare il Lecce che non vince da quattro turni affronta la Juventus che cerca la vittoria per superare l’Inter anche se momentaneamente in attesa che i neroazzurri, impegnati in Supercoppa Italiana, recuperino la loro partita contro l’Atalanta. D’Aversa punta su Gendrey e Gallo terzini, Ramadami davanti alla difesa, Oudin e Almqvist ai lati di Krstovic unica punta. Allegri sceglie Kostic e Cambiaso sugli esterni, Miretti in mediana e davanti si affida alla coppia Vlahovic e Yildiz.

All’inizio le squadre si affrontano a viso aperto, e dopo un paio di tentativi, uno per parte, di Vlahovic per la Juventus, e Krstovic per il Lecce entrambe poco precisi, e McKennie all’11° su azione di corner battuto da Miretti, a svettare e a costringere Krstovic appostato sulla linea di porta ad un salvataggio in extremis. Dopo un tentativo di Kostic per la Juventus finito alto al 12°, è il Lecce con Krstovic a rispondere al 15° ma anche lui alza troppo sopra la traversa. Per il resto del primo tempo, è la squadra di Allegri a cercare il fraseggio per aprirsi varchi verso la conclusione ma il Lecce regge bene e controlla senza grossi affanni.

Nella ripresa si riparte con ritmi molto elevati e continui rovesciamenti di fronte, molta però l’imprecisione nelle rifiniture e nelle conclusioni da entrambe le parti. Al 60° passa in vantaggio la Juventus, sulla prima conclusione di Yildiz, Falcone si oppone deviando verso l’esterno dove Cambiasso rimette al centro per Vlahovic che di piatto al volo la spedisce alle spalle del portiere salentino. Al 69° la Juventus raddoppia e lo fa ancora con Vlahovic che da un passo dalla riga di porta devia una conclusione area di Mc Kennie da dentro l’area. Per il centravanti di Allegri è il 6° gol nelle ultime 5 partite di campionato. All’85° i bianconeri mettono la parola fine alla gara, è Iling Junior a pennellare una bella palla in area di rigore leccese dove Bremer stacca prepotente e batte Falcone per la terza volta. Finisce così con la vittoria della squadra di Allegri che per ora si gode il momentaneo primato, per il tecnico toscano quello con il Lecce è il 300° successo in Serie A.

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