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Serie A: 21^ giornata, le gare di sabato

Esordio vincente della nuova Roma di De Rossi. Il Milan passa a Udine. Cori razzisti contro Maignan e partita sospesa per 5'.

Buona la prima di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma. All’Olimpico i giallorossi superano per 2-1 il Verona di Baroni grazie a un buon primo tempo e alle reti di Lukaku e Pellegrini. Più sofferta la ripresa in cui i veneti sbagliano un calcio di rigore con Djuric e accorciano grazie a Folorunsho che sorprende Rui Patricio.
Nel secondo anticipo della 21^ giornata succede di tutto tra Udinese e Milan. Nel primo tempo Samardzic risponde al vantaggio iniziale rossonero firmato da Loftus-Cheek. Nella ripresa Tauvin firma il sorpasso dei padroni di casa. A un quarto d’ora dalla fine Pioli manda in campo Jovic e Okafor che firmano il ribaltone. L’arbitro Maresca costretto a sospendere il match per 5’ a causa dei cori razzisti indirizzati al portiere del Milan Maignan.

Roma-Verona 2-1 ore 18.00

Inizia l’avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma, chiamato a gestire un pesante dopo-Mourinho. Le scelte del nuovo tecnico giallorosso prevedono Rui Patricio in porta, difesa a 4 per necessità con Karsdorp a destra, Llorente e Huijsen centrali, Spinazzola a sinistra, centrocampo con Bove, Paredes e Pellegrini, Dybala, El Shaarawy dietro a Lukaku. Baroni deve fare a meno di molti uomini e schiera Montipò tra i pali, davanti a lui Tchatchoue, Magnani, Dawidowicz e Cabal, linea mediana con Folorunsho e Serdar, Mboula, Suslov e Saponara dietro a Djuric unica punta.l’inizio

Massimo equilibrio in avvio di partita con le due squadre intente a studiarsi. Il primo affondo pericoloso è della Roma all’8′ minuto: bella verticalizzazione per Karsdorp al centro dell’area, sponda per Lukaku che però si fa rimpallare il piattone dalla difesa ospite. La manovra dei giallorossi è su ritmi modesti ma prende velocità improvvisa quando si chiamano in causa i due esterni. Il Verona si difende nella propria metà campo e prova a ripartire ma la manovra è troppo lenta e macchinosa. Al 19′ la Roma passa in vantaggio. Il primo gol dell’era De Rossi lo firma Romelu Lukaku che batte Montipò. Il merito va equamente diviso con El Shaarawy che costruisce con abilità il gol del belga con una bella fuga e un dribbling in area di rigore.
Al 25′ i giallorossi raddoppiano. Lukaku lanciato sulla destra da Huijsen (partita da lui anche l’azione del primo gol) mette in area, El Shaarawy controlla male e la palla finisce a Pellegrini che di sinistro spedisce sotto la traversa. Esce Spinazzola per Kristensen al 28′ e alla mezz’ora è Huijsen a sfiorare il gol dopo un rimpallo su tiro di El Shaarawy. Si va al riposo sul 2-0.

Si riprende con la squadra di De Rossi alla ricerca del palleggio e del possesso palla teso a controllare la partita ben incanalata dal risultato del primo tempo. La prima occasione della ripresa è della Roma al 51′ con Pellegrini dopo una azione di pressing e recupero alto di Bove, il capitano giallorosso viene però rimpallato in area. Poco dopo gol del Verona che Sacchi annulla per fallo del Folorunsho che segna ma commette fallo su Karsdorp. Al 57′ finisce la partita di un opaco Dybala, al suo posto Zalewski schierato sulla trequarti. al 64′ calcio di rigore per il Verona. Djuric colpisce di testa e Llorente ha il braccio troppo largo. Sul dischetto va proprio Djuric che spedisce il pallone in curva sprecando l’opportunità di accorciare le distanze.
La Roma in questa fase fatica a ripartire con il Verona che pressa molto alto nel tentativo di riaprire la gara. Al 76′ i veneti dimezzano lo svantaggio con un tiro di Folorunsho da molto lontano sul quale Rui Patricio si fa cogliere a dir poco impreparato. Da li alla fine il Verona si butta in avanti alla disperata ricerca del pari e la Roma si difende con qualche affanno. I giallorossi non riescono più a rendersi pericolosi ma la gara finisce con la prima vittoria di De Rossi allenatore della Roma. Nonostante la vittoria molti i fischi all’indirizzo dei giocatori della Roma andati sotto la curva a fine gara, non tanto per la partita ma per il loro rendimento a questo punto della stagione. Ovazione solo per il nuovo allenatore che ha iniziato così la sua avventura. (m.s.)

Udinese-Milan 2-3 ore 20.45

Parte subito forte il Milan che al 16’ va vicino al vantaggio con Giroud imbeccato da Leao ma la conclusione a botta sicura trova la pronta risposta del portiere dell’Udinese Okoye che devia in corner. I friulani si affacciano davanti al 24’ con Lucca che si fa anticipare da Kjaer al momento del tiro. Al 25’ il portiere rossonero Maignan richiama l’arbitro Maresca per segnalare cori razzisti dalla curva bianconera. La partita si sblocca alla mezz’ora: dalla sinistra Theo Hernandez vede l’inserimento di Loftus-Cheek. Il tiro, sporcato dalla deviazione di Kristensen, beffa Okoye.
Il gol rossonero fa ripartire i cori e gli ululati di una parte della curva friulana contro Maignan che lascia il campo. La partita viene sospesa per 5’ e alla ripresa del gioco la squadra di Cioffi trova il pareggio con Samardzic che salta Kjaer e insacca con una conclusione di sinistro da fuori area. Si va al riposo sul punteggio di 1-1.

Nell’intervallo il tecnico bianconero lascia negli spogliatoi Pereyra e inserisce Thauvin. Dopo una fase molto confusa della gara il Milan torna pericoloso al 59’ con Giroud che raccoglie un cross di Pulisic ma il colpo di testa è debole e Okoye para a terra. Al 62’ l’Udinese ribalta il match approfittando di un pasticcio tra Reijnders e Theo Hernandez che spalanca la strada a Thauvin. La conclusione di sinistro del numero 26 bianconero si insacca sotto la traversa.
Pioli richiama prima Rejinders poi Pulisic per far spazio a Jovic e Okafor: la scelta si rivela illuminata nel finale. All’83’ è proprio il serbo a trovare il 2-2 arrivando per primo a correggere in rete una conclusione di Giroud finita sotto la traversa. E’ lo svizzero invece a completare la rimonta rossonera sfruttando la sponda di Giroud su corner di Florenzi al 93’.

Vince il Milan che si porta a 45 punti e centra il sesto risultato utile consecutivo restando agganciato al trio di vetta. Ancora una volta fatali gli ultimi 10 minuti di partita per i friulani ora a un solo punto dalla zona retrocessione.

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