venerdì , 22 Novembre 2024
Home Primo piano Franz Beckenbauer: il tributo del Bayern
Primo pianoTutte le news

Franz Beckenbauer: il tributo del Bayern

L’Allianz Arena ha reso omaggio al Kaiser gentile

di Roberto Vena – L’immensità di una gratitudine detta in due parole semplici ma piene di sentimento: “Danke Franz”, grazie Franz. Il Bayern di Monaco ha reso omaggio a Beckenbauer, scomparso il 7 gennaio a 78 anni dopo una lunga malattia, proiettando all’esterno dello stadio Allianz Arena – che ospitava il match tra Bayern e Hoffenheim – il ringraziamento al leggendario capitano dei biancorossi di Baviera. Un messaggio senza fronzoli, essenziale come impone lo stile della casa, ma capace di esprimere una profonda riconoscenza che tocca il cuore e la memoria. Un sentimento che ha sintetizzato il grazie senza frontiere di tutti gli appassionati di calcio che hanno ammirato per vent’anni anni un campione in campo e fuori dal rettangolo verde.

Il Kaiser

Franz Anton Beckenbauer è nato l’11 settembre 1945 a Obergiesing, un sobborgo di Monaco di Baviera, pochi mesi dopo la fine della Seconda guerra mondiale, in una Germania devastata dalla sconfitta e in macerie. Figlio del direttore del locale ufficio postale, comincia a giocare a calcio nelle giovanili dell’Sc 1906 Monaco per poi passare al Bayern nel 1959 che quattro anni dopo lo promosse in prima squadra.

Beckenbauer – per tutti Kaiser Franz – ha vestito la maglia del team bavarese per 433 volte, dal 1964 al 1977, segnando 60 reti. Con i biancorossi ha vinto quattro scudetti, quattro coppe di Germania, tre Coppe dei Campioni consecutive, una Coppa Intercontinentale e, due Palloni d’oro, nel 1972 e nel 1976, primo difensore ad essere insignito del riconoscimento principe per ogni calciatore professionista. Intrigato dall’esperienza americana, dove raggiunse Pelè e Chinaglia, Beckenbauer dichiarò esaurita l’esperienza al Bayern e volò a New York indossando la maglia del Cosmos, dove vinse tre campionati in quattro anni. Fa il biglietto di ritorno nel 1980, per raggiungere le brume anseatiche di Amburgo e prendersi lo sfizio di vincere uno scudetto anche alla foce dell’Elba. Gli ultimi spiccioli di attività li spende nel 1983 di nuovo nella Grande Mela, indossando per una stagione ancora la casacca del Cosmos.

Il titolo di Kaiser lo ha meritato per le sue qualità di condottiero, incomparabile organizzatore del reparto difensivo nel ruolo di libero – letteralmente rivoluzionato per interpretazione e partecipazione alla costruzione del gioco – e per la sua autorevolezza ed efficacia nel lanciarsi in avanti palla al piede, con corsa elegante e piedi buoni, imponendo la nuova figura di difensore moderno, capace di giocare il pallone con abilità nel centrocampo avversario, lanciare il compagno e, a volte concludere lui stesso a rete. Un leader riconosciuto, coraggioso – chi non lo ricorda nella semifinale epica dell’Azteca giocare contro l’Italia per larga parte dell’incontro con il braccio fasciato –  ed esempio di fair play. Un Kaiser sì, ma gentile, sempre corretto in campo con compagni di squadra, avversari e arbitro.

La Nazionale

Carriera luminosissima anche in Nazionale: 103 presenze con 13 gol, un Mondiale vinto nel 1974 nello stadio di casa, quando la Mannschaft spietata e cinica certificò gli eccessi di leggiadria della incompiuta rivoluzione calcistica degli Orange di Johann Cruijff. Due anni prima Beckenbauer aveva vinto gli Europei.

Assunta la guida di Ct della Nazionale tedesca, Franz Beckenbauer si conferma Kaiser anche in panchina, vincendo i Mondiali del 1990 nella tesissima finale di Roma contro l’Argentina di Maradona. Il trionfo lo consacra con l’ex Ct brasiliano Mario Zagallo tra gli unici grandissimi capaci di vincere il Mondiale da giocatori e da allenatori. Duo che si trasformerà in un trio nel 2018 quando Didier Deschamps, già vincitore da capitano francese del Mondiale 1998, batté seccamente in finale la Croazia di Luka Modric a Mosca, sedendosi accanto al brasiliano e al tedesco nella Trinità calcistica dei vincitori assoluti.

Il cordoglio del mondo del calcio

Perentorio e addolorato il commento della squadra bavarese: ‘FC Bayern non è più quello di una volta: improvvisamente più oscuro, più silenzioso, più povero. I campioni tedeschi del record piangono Franz Beckenbauer, l’unico ‘Kaiser’, senza il quale l’FC Bayern non sarebbe mai diventato il club che è oggi”.
Karl Heinz Rummenigge, ex compagno di squadra di Beckenbauer e storico presidente del Bayern, ha affermato che “Franz ha riscritto la storia del calcio tedesco e ha lasciato un segno indelebile”.

A ricordarlo, tra i tantissimi che hanno voluto lasciare un messaggio di cordoglio e ammirazione per il Kaiser, sono i suoi avversari nella “partita del secolo” all’Azteca, come Roberto Boninsegna e Gianni Rivera. “Un vero uomo squadra – ha dichiarato Bonimba – di una eleganza straordinaria che giocò con questo braccio infortunato ma riuscì comunque a dare il meglio e dettare i tempi”. “E’ stato il più grande calciatore tedesco di tutti i tempi – ha aggiunto Il Golden boy Rivera-  ma attenti, non era un libero. Era un giocatore che occupava tanto spazio di campo, da davanti alla difesa a dietro l’attaccante. E in tutto quel campo metteva le sue tante idee. Ed era un gran signore, anche fuori dal campo”.

Per renderlo indimenticabile nel tempo un parlamentare tedesco ha proposto di istituire un giorno del ricordo di Franz Beckenbauer l’8 luglio, data della vittoria tedesca ai Mondiali di Italia ’90, mentre il suo compagno di squadra Berti Vogts ha suggerito di intitolare al Kaiser la Coppa di Germania.

foto X Bayern Monaco

Leave a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Articles

Nations League: sconfitta a tavolino per il Kosovo

Cambia il risultato di Romania-Kosovo, gara giocata a Bucarest lo scorso 15...

Aia: gli arbitri della 13^ giornata di Serie A

L’AIA ha reso note le designazioni arbitrali per la 13^ giornata di...

Mondiale 2026: qualificazioni Conmebol, 11^ e 12^ giornata

Edoardo Colletti – Nell’undicesimo e dodicesimo turno di qualificazioni Conmebol al Mondiale...

Nations League: i verdetti della fase a gironi

La sesta e ultima aggiornata di Nations League edizione 2024-2025 ha chiuso...