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Serie A: 18^ giornata, le gare di venerdì

Vincono Fiorentina e Lazio, solo pareggi per Napoli e Inter

(Foto A.Fraioli)

La 18^ giornata si apre con le due gare delle 18.30: quella del Franchi vinta di misura dalla Fiorentina contro il Torino e quella del Maradona dove il Napoli fa 0-0 con il Monza. In serata la Lazio batte in rimonta il Frosinone che non ha ancora trovato il primo successo in trasferta, mentre il Genoa ferma l’Inter sull’1-1 e nega ai neroazzurri il titolo di campione d’inverno con un turno di anticipo.

Fiorentina-Torino 1-0 ore 18.30

Allo stadio Artemio Franchi la Fiorentina, reduce da 9 risultati utili nelle ultime 10 partite tra campionato e coppa, ospita il Torino in striscia positiva da 4 partite consecutive.

In avvio sono gli ospiti a fare la gara sfruttando la corsia di destra con Bellanova. Pellegrini in due occasioni e Duncan poi non riescono però a sfruttare al meglio i suoi cross. La Fiorentina fatica a uscire dalla propria metà campo e al minuto 25 arriva la prima occasione per il Torino. Da calcio piazzato Ricci pennella in area per Zapata che colpisce bene di testa, Terracciano è attento e respinge a due mani. La squadra di Juric continua a pressare impedendo ai viola di alzare il baricentro. Al 37’ Bellanova riparte favorendo l’azione di Zapata: sponda per Lazaro che calcia di prima intenzione impegnando ancora Terracciano. La prima occasione per i padroni di casa arriva al 43’ con Ikone che approfitta del retropassaggio sbagliato di Tameze e tenta di superare Milinkovic-Savic che però è abile a deviare con la mano di richiamo. Termina 0-0 un primo tempo molto fisico che ha costretto il direttore di gara La Penna a interrompere più volte il gioco. Torino molto più in palla rispetto alla Fiorentina oggi piuttosto spenta.

Si riparte con i padroni di casa più intraprendenti ma i granata si chiudono bene e non lasciano sbocchi agli avversari. A 7 minuti dal termine arriva la svolta per la Fiorentina con Ranieri che sfrutta nel migliore dei modi il cross dalla destra di Kayode regalando il vantaggio ai viola (93’). Il Torino non riesce a creare più nulla e la gara termina 1-0.

La Fiorentina sale a 33 punti e si prende momentaneamente il quarto posto in attesa del Bologna impegnato domani a Udine. Si interrompe invece il momento positivo del Torino che resta decimo con i suoi 24 punti.

Napoli-Monza 0-0 ore 18.30

Al Maradona Napoli e Monza cercano il riscatto dopo le sconfitte rimediate nell’ultimo turno contro Roma e Fiorentina. Mazzarri schiera un undici formato da soli giocatori protagonisti della stagione dello scudetto, fuori sia Lindstrom sia Simeone, giocano Raspadori e Zerbin al posto degli squalificati Osimhen e Politano. Palladino tiene fuori per la prima volta in stagione Colpani, Pessina si schiera al fianco di Mota a dare supporto a Colombo unica punta, a centrocampo ancora una possibilità per Valentin Carboni schierato esterno di destra a tutta fascia.

La gara inizia su ritmi molto bassi, le due squadre si dividono equamente il tempo del possesso palla e le occasioni non sono molte. Ci prova subito il Napoli ma i tentativi di Anguissa al 4’ e di Raspadori al 9’ non sono così pericolosi da impensierire Di Gregorio. Il Monza si fa vivo dalle parti di Meret al minuto 12: Colombo pesca Pedro Pereira ma il suo tiro viene deviato in angolo dall’accorrente Rrahmani. La gara va avanti con gli ospiti a gestire la palla e gli azzurri a difendersi molto bassi. Per rivedere una occasione degna di nota bisogna aspettare il 40’ ed è del Napoli, ma sulla prima conclusione di Anguissa è bravo Di Gregorio, poi sulla respinta Di Lorenzo spara alto. Prima del riposo padroni di casa ancora pericolosi con Kvaratskhelia che da sinistra entra in area dopo un bel dribbling ma spedisce di poco al lato. Si va negli spogliatoi sullo 0-0.

La ripresa parte sulla falsa riga del primo tempo, con il Napoli pericoloso in un paio di occasioni. Al 49’ ci prova Rrahmani su azione di calcio d’angolo e al 56’ è Kvaratskhelia che dopo un bell’uno due con Raspadori si presenta davanti a Di Gregorio ma non riesce a sorprenderlo. La grande occasione per passare però è del Monza: al minuto 66 Colpani batte a rete e sulla carambola Juan Jesus tocca di mano. L’arbitro Di Bello assegna il rigore. Sul dischetto va Pessina che batte debole e centrale per la facile parata di Meret che nell’occasione si infortuna e poco dopo viene sostituito dal terzo portiere Contini. Scampato il pericolo Mazzarri corre ai ripari con qualche cambio che però non sortisce grossi cambiamenti esce Zielinski per Gaetano, esce Zerbin, Lindstrøm e poco dopo Simeone prende il posto di Lobotka. L’unica occasione creata dagli azzurri però è quella di Gaetano al 92’ che Di Gregorio devia in corner. Poco dopo Palladino viene espulso e va a far compagnia a Mazzarri allontanato dal campo da Di Bello qualche minuto prima. Dopo 7 minuti di recupero finisce 0-0, al Napoli non sono bastati 25 tiri in porta, al Monza il rigore sprecato malamente da Pessina.

Genoa-Inter 1-1 ore 20.45

Il Genoa a Marassi cerca di frenare la corsa dell’Inter verso il titolo d’inverno a una giornata dal giro di boa. Gilardino sceglie Ekuban e Gudmundsson per l’attacco, Sabelli e Martin sulle fasce, all’inizio solo panchina per Retegui, Malinovskyi e Messias. Inzaghi senza Lautaro punta su Thuram e Arnautovic in avanti, schiera Darmian a destra, in difesa Bisseck preferito a Pavard.

La prima frazione di gioco non offre grosse emozioni, l’Inter cerca di fare la partita e il Genoa aspetta nella propria metà campo pronta a ripartire sfruttando la velocità di Ekuban e Gudmundsson. L’unica cosa da registrare nella prima mezz’ora, l’interruzione di quasi 8 minuti del gioco causata dall’accensione di fumogeni sulle gradinate. Il primo episodio di gioco arriva al 33’ quando Strootman mette al centro, Acerbi appoggia per Bani che però arriva in ritardo all’appuntamento con la palla che esce di poco. Alla prima occasione l’Inter passa in vantaggio: da una rimessa laterale si crea l’opportunità per il tiro di Barella che Martinez devia sul palo, sulla respinta è svelto Arnautovic a realizzare il più facile dei gol (42’). La squadra di Gilardino non si abbatte e al settimo minuto di recupero pareggia di testa con Dragusin che sfrutta al meglio un corner di Gudmundsson.

In avvio di ripresa l’Inter cerca da subito il gol del nuovo vantaggio senza però creare troppe occasioni. Ci prova Arnautovic al 51’ ma la sua conclusione finisce larga. Al 68’ Calhanoglu mette al centro dove svetta Acerbi ma Martinez non si fa sorprendere. Il Genoa pensa a difendersi e ci riesce anche abbastanza bene. La prima conclusione pericolosa dei grifoni arriva all’87’ è ancora Dragusin, su un calcio da fermo ancora di Gudmundsson, a colpire di testa spedendo largo. Quella del Genoa è di fatto l’ultima azione della gara. L’Inter frena e deve rinunciare a festeggiare già da stasera il titolo di campione d’inverno. Per il Genoa un punto prezioso per continuare la stagione su binari di tranquillità. Gilardino impone lo stop ai primi in classifica dopo quelli a Roma, Juventus e Napoli,

Lazio-Frosinone 3-1 ore 20.45

Allo Stadio Olimpico di Roma, Lazio e Frosinone chiudono il loro 2023 con un 3-1 in favore dei biancocelesti in un derby laziale che ha regalato tante emozioni. Oltre 2000 i tifosi presenti nel settore ospiti a sostegno dalla squadra di Di Francesco, protagonista di un buon inizio di campionato che ha portato a 6 i punti di vantaggio sulla zona retrocessione, attualmente occupata dal Cagliari (13).
Biancocelesti in campo con il classico 4-3-3: Provedel tra i pali, Marusic, Gila, Patric e Pellegrini la linea difensiva. A centrocampo, complice l’infortunio di Luis Alberto, ancora titolare Kamada, insieme a Rovella e Guendouzi. Davanti il tridente composto da Felipe Anderson, Castellanos e Zaccagni.

I ciociari rispondono con il 3-4-3: a difesa dei pali di Turati, il terzetto composto da Monterisi, Romagnoli ed Okoli; Gelli, Brescianini, Barrenechea e Garritano la linea di centrocampo a sostegno del tridente offensivo Soulé-Kaio Jorge-Harroui.

Nonostante un inizio di partita di grande forcing da parte degli uomini di Sarri, la prima occasione è per il Frosinone: Harroui vince un rimpallo in area e calcia praticamente dalla linea di fondo campo. Provedel lascia scorrere, nessuno arriva sul pallone. Al 14’ altra occasione per gli ospiti, con Kaio Jorge che prova la conclusione in rovesciata ma calcia alto.

La prima vera chance per i padroni di casa arriva al 20’, a seguito di un ottimo fraseggio tra Pellegrini e Zaccagni che porta alla chiusura in angolo da parte di Gelli. Sul corner successivo, si scontrano Kamada e Okoli, che rimangono a terra. Necessario l’intervento dei sanitari, con il difensore ex-Atalanta che ha la peggio ma rimane comunque in campo.
Al 26’ il giapponese si costruisce lo spazio per calciare dopo un’ottima conduzione palla, ma viene murato dalla difesa avversaria in maniera provvidenziale.
La Lazio si conquista un calcio di punizione con Luca Pellegrini: sul pallone va Zaccagni, che trova i guantoni di Turati.
Il Frosinone si rifà avanti al 33’ con il tentativo di conclusone a giro da parte di Gelli, che però finisce in curva.
Monterisi sporca i guanti a Provedel con un colpo di testa su calcio d’angolo, successivamente ci prova Garritano, ma anche lui pecca di precisione.
AL 42’ tornano a farsi pericolosi i biancocelesti con la conclusione a giro di Zaccagni, al lato di poco. Primo tempo che si conclude con poche altre emozioni.
Sarri decide di operare il primo cambio in avvio di ripresa: fuori Felipe Anderson, poco pungente, dentro Isaksen. L’ingresso si fa sentire dopo 47 secondi, con il danese che recapita il pallone sui piedi di Luca Pellegrini e il terzino trova una potentissima conclusione mancina che termina al lato di poco. Doppia sfortuna per il terzino biancoceleste, che al 52’ deve abbandonare forzatamente il campo per un problema muscolare, sostituito da Hysaj. Al 55’ arriva la prima sliding door della partita: Guendouzi colpisce la palla in area con la mano, lamentando una spinta da parte di Okoli.
L’arbitro Feliciani, dopo un controllo al VAR, assegna il calcio di rigore in favore del Frosinone.
Dal dischetto va Matìas Soulé che spiazza Provedel per il vantaggio ospite. Settimo gol stagionale per l’argentino e ciociari momentaneamente a -2 dai biancocelesti.
La squadra di Sarri sembra perdere la bussola, quella di Di Francesco acquisisce fiducia e cerca di approfittarne su punizione di Kaio Jorge, che sfiora il raddoppio colpendo la barriera.

Altro cambio per la Lazio: fuori Kamada al 66’ per dare spazio a Vecino. I capitolini si scuotono e nel momento migliore del Frosinone riescono a trovare la rete del pari: Castellanos stacca perfettamente di testa su cross di Isaksen, levando la ragnatela dall’incrocio dei pali. Secondo gol in Serie A per l’argentino, che non segnava da ottobre contro l’Atalanta.
Appena un giro d’orologio e la Lazio passa dall’essere sotto nel punteggio a portarsi in vantaggio. La difesa del Frosinone regala palla a Castellanos, che sterza e libera la conclusione mancina di Isaksen, glaciale davanti a Turati: palla all’angolino e 2-1 per i padroni di casa.

Castellanos si vede annullare il 3-1 per fuorigioco, ma è comunque decisivo anche nella terza rete che arriva all’84’ con Patric, rapace nell’infilare in rete una deviazione aerea del compagno sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nel recupero, la Lazio colpisce prima la traversa con Isaksen, successivamente Turati salva su Castellanos.

La Lazio torna alla vittoria casalinga dopo lo 0-2 contro l’Inter di Inzaghi, si porta a 27 e chiude il proprio 2023 con la seconda vittoria consecutiva. Per i ciociari rimane comunque significativo il vantaggio sul terzultimo posto.

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