Nel corso della trasmissione “Lunedì in Rete” – in onda su backtothefootballtv (Facebook, Youtube e Twitch) – è intervenuto Pasquale Luiso, ex bomber di Serie A e protagonista con le maglie di Piacenza, Vicenza e Sampdoria.
AMARCORD SERIE A – Con alcuni amici – racconta Luiso – ho un gruppo su Instagram e alla fine delle partite commentiamo un po’. L’altro giorno uno di loro mi scrive “Pasquà ma ti immagini quanti gol avresti fatto oggi? Ti ricordi bene chi ti marcava?” Effettivamente c’erano grandissimi giocatori come Thuram, Cannavaro, Nesta, Maldini, Aldair… quante schiaffoni ho preso con Couto! (ride ndro). Una volta – racconta – in un Perugia-Piacenza entra in campo Materazzi. Nemmeno il tempo di sistemarsi e per mettere subito le cose in chiaro, mi alza forte il braccio sul volto. Invece sugli attaccanti – Mi rivedo molto in Lautaro Martinez, attaccante sveglio sottoporta e tenace. Anche Immobile e Belotti sono due in cui mi specchio, capaci entrambi di dettare la profondità.
IN GIRO PER L’ITALIA – Ho indossato tante maglie, volevo sempre giocare. Rifiutai il Milan – svela Luiso – perchè mi era stato proposto di andare in rossonero per fare la quarta o quinta punta. La mia decisione? Titolare a Vicenza. Non pensavo alle grandi squadre (Juve, Lazio Inter ndr). Anche la Roma mi voleva, ma poi scelsero Bartelt. Godevo nell’essere protagonista sul palcoscenico, non potevo pensare di sedermi in panchina ed aspettare. Una volta Mister Guidolin con il quale avevo un rapporto stupendo, mi mise fuori con l’Empoli. Poi nel corso del match entrai e segnai. “Non ti permettere più di lasciarmi fuori…” queste furono le mie parole.
GRIGLIA FINALE – Difficile fare dei pronostici dopo solamente cinque giornate di campionato, ma mi sembra chiaro che l’Inter sembra una spanna sopra le altre. Non voglio però escludere la Juventus perchè ha giocatori di primissimo livello come Vlahovic, Milik, Chiesa, Rabiot. Allegri lo conosco (i due sono stati compagni ai tempi di Pescara) e gli voglio bene, ma quando dice che la Juve fa un miracolo se arriva quarta… beh non gli credo tanto (sorride ndr). Mi incuriosisce anche la Roma – prosegue Luiso – ha una rosa interessante a centrocampo, ma sopratutto in attacco la coppia Lukaku-Dybala è notevole. La Lazio? Sarri è uno che fa giocare bene le sue squadre, credo che questa sia solo una falsa partenza e i risultati arriveranno.
PANCHINE DEL FUTURO – Il tecnico che più mi piace è Italiano, senza dubbio è già pronto per una big. Ricordo che quando allenavo la Primavera del Vicenza, lo incontrai che allenava l’Arzigliano in Serie D. Non ci fece vedere palla, già si parlava molto bene di lui. Altri due nomi interessanti sono Dionisi che ha fatto bene a rimanere a Sassuolo senza avere fretta di bruciare le tappe e D’Aversa, mio compagno di squadra alla Samp. E’ stato bravo ad aggiornare il suo gioco, prima era più schematico, si è attualizzato. Per quanto mi riguarda – conclude Luiso – quest’anno sono stato bemnissimo alla Juve Stabia, società che mi ha permesso di lavorare con serenità e soprattutto con i giovani. Mi sono voluto fermare però e attendo una chiamata per sedere su una panchina almeno di una squadra di Serie D. Ho avuto diverse offerte come dalle Primavere del Napoli, del Frosinone, della Fiorentina, ma per poco non ce l’ho fatta.
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