di Sabrina Villa – All’improvviso, sono arrivate le dimissioni del presidente della Federazione Spagnola di Calcio (RFEF), Luis Rubiales, in seguito allo scandalo del bacio rubato alla calciatrice Jenni Hermoso. Un atto sconcertante che ha innescato reazioni decise e forti da parte di tutto il mondo sportivo, non solo spagnolo.
L’incidente, se così vogliamo chiamarlo, ricordiamolo, si è verificato durante la cerimonia di consegna delle medaglie della Coppa del Mondo a Sydney il 20 agosto. Il gesto di Rubiales, il cui ruolo era quello di rappresentare la RFEF e il calcio spagnolo in un momento di celebrazione, ha invece scatenato un’ondata di proteste mai viste in precedenza.
La calciatrice Jenni Hermoso ha presentato una denuncia formale alla Corte Nazionale, accusando Rubiales di violenza sessuale, e i pubblici ministeri spagnoli hanno presentato accuse di aggressione sessuale e coercizione contro di lui.
La FIFA ha risposto prontamente sospendendo Rubiales in via provvisoria per 90 giorni, un segno dell’enorme gravità dell’accaduto. Tuttavia, Rubiales ha resistito alle dimissioni, cercando di pendere tempo e restare aggrappato alla poltrona. Solo dopo una crescente pressione mediatica e pubblica, e probabilmente per preservare il prestigio della Spagna come possibile sede dei Mondiali 2030, ha deciso di dimettersi. L’appoggio al presidente della Federcalcio era costato il posto anche al ct della Nazionale femminile campione del Mondo Jorge Vilda.
È importante sottolineare sempre che il gesto di Rubiales è stato inaccettabile e assolutamente da condannare. Il calcio, come ogni altro settore, deve promuovere il rispetto, la dignità e l’uguaglianza tra tutti i suoi partecipanti. Il comportamento di Rubiales ha rappresentato una violazione chiara e inammissibile di questi principi.
Nella lettera condivisa sui suoi profili social, Rubiales ha parlato di una “campagna sproporzionata” nei suoi confronti e ha affermato che difendere la sua onorabilità e la sua innocenza.
Non sappiamo come ci potrà riuscirci e staremo alla finestra, registrando anche che la legislazione del Nuovo Galles del Sud, stato australiano dove è avvenuto il fatto, considera un bacio non consensuale come una “aggressione al pudore”, reato che in Australia prevede una pena fino a 5 anni di carcere, uno in più rispetto alla Spagna.
La decisione di dimettersi da parte di Rubiales è stata tardiva, ma ormai inevitabile date le accuse gravi a suo carico.
Beatriz Alvarez, presidente della Lega calcio femminile in Spagna, ha sottolineato che le dimissioni erano “necessarie” ma avrebbero dovuto avvenire “prima”. Ha espresso la speranza che ora si apra una fase di ristrutturazione interna e di rispetto istituzionale all’interno della RFEF e che il calcio spagnolo possa ricostruirsi dopo il danno reputazionale causato dalla condotta di Rubiales.
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