All’Olimpico Grande Torino, si sfidano Toro e Inter per l’ultima giornata del campionato di Serie A. Per l’11 di Ivan Juric, l’obiettivo è chiudere ottavi per sperare poi nel verdetto UEFA sulla Juventus e ottenere un posto in Conference League. I nerazzurri di Inzaghi provano a centrare il secondo posto prima della finale di Champions League contro il Manchester City a Istanbul. Ne esce una gara divertente con tante occasioni sbloccata dall’Inter con Brozovic sul finale del primo tempo. I neroazzurri, che hanno cercato il controllo della gara, hanno però lasciato un po’ troppo l’iniziativa ai granata che nel finale sfiorano il pareggio che forse avrebbero meritato.
La partita
Juric conferma la formazione che ha vinto contro lo Spezia una settimana fa: ancora fuori Radonjic e Lazaro dentro Singo e Vojvoda sulle due fasce e con Vlasic e Miranchuk a supporto di Sanabria. Inzaghi deve rinunciare forzatamente a Mkhitaryan, Correa e Dimarco. Tra i pali c’è Handanovic, al centro della difesa va De Vrij, Gagliardini al posto di Barella in mezzo al campo e in attacco a far coppia con Lautaro Martinez stavolta c’è Lukaku. Il primo vero squillo è del Torino al 12′: Ricci punta Gagliardini, rientra sul destro e calcia sul primo palo con la palla che esce di poco. L’Inter risponde al 21′ sugli sviluppi di un corner di Calhanoglu, la conclusione è di Dumfries smorzata da Rodriguez che agevola l’intervento Milinkovic-Savic. Al 31′ è Lukaku a resistere alla pressione di Buongiorno e a calciare dall’interno dell’area, determinante la deviazione in corner di Schuurs. Si rivede il Torino al 35′ con Singo che impegna Handanovic. Al 37′ l’Inter passa: Brozovic riceve da Lukaku al limite dell’area, controlla e incrocia il tiro superando Milinkovic-Savic che sembra in ritardo nel tentativo di parata.
Nella ripresa Inzaghi inizia a pensare alla finale di Istanbul e dà il via alle rotazioni. Entrano Barella per Calhanoglu e Dzeko per Lautaro Martinez, ed è proprio il bosniaco ad andare vicino al raddoppio al 55′ quando riceve sulla trequarti e calcia a incrociare dal limite con il sinistro sfiorando il palo. Al 58′ l’Inter sfiora ancora il gol con un colpo di testa di Gagliardini che finisce fuori. Al 59′ arriva la prima vera conclusione granata della ripresa con Karamoh, neutralizzata da una gran parata di Handanovic. Inzaghi inserisce Acerbi per Bastoni e Cordaz per Handanovic. Il terzo portiere interista si esibisce in una gran parata su tiro di Sanabria al 70′ che evita il pari. Dzeko al 79′ scheggia il palo dopo una combinazione con Lukaku, poco prima dell’ingresso in campo di Pellegri e Seck per il Torino che danno una scossa nei minuti finali alla ricerca del pari. Di fatto la gara si chiude al 92′ con Sanabria che manca incredibilmente la facile conclusione a tu per tu con Cordaz. In attesa della gara della Lazio a Empoli, l’Inter si prende il secondo posto, chiudendo il suo campionato con 72 punti. Per il Torino invece svaniscono le ultime speranze europee.
Il tabellino
Torino-Inter 0-1
Torino (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez (12’ s.t. Karamoh); Singo (36’ s.t. Seck), Ricci (24’ s.t. Linetty), Ilic (36’ s.t. Pellegri), Vojvoda (12’ s.t. Aina); Miranchuk, Vlasic; Sanabria. All. Juric.
Inter (3-5-2): Handanovic (20’ s.t. Cordaz); Darmian, De Vrij, Bastoni (20’ s.t. Acerbi); Dumfries, Gagliardini, Brozovic, Calhanoglu (10’ s.t. Barella), Gosens (28’ s.t. Bellanova); Martinez (10’ s.t Dzeko), Lukaku. All. Inzaghi.
Marcatori: 37’ p.t. Brozovic (I)
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti: 5’ s.t. Calhanoglu (I), 13’ s.t. Singo (T), 23’ s.t. Gosens (I)
Le dichiarazioni post partita
JURIC – “C’è grandissimo orgoglio perché ad agosto siamo partiti con mille difficoltà. I ragazzi non hanno mai mollato, dispiace non aver ottenuto l’ottavo posto in classifica. I ragazzi hanno lavorato duramente quest’anno e ci sono ancora margini di miglioramento nel gioco. Possiamo crescere tanto, però sono veramente molto contento e orgoglioso di come si sia creato questo gruppo. C’è grande differenza tra noi e le altre otto, come struttura della squadra. Dove noi dobbiamo essere perfetti è nel lavoro, penso che siamo bravi abbastanza su come far crescere i ragazzi nel lavoro, sia individualmente che come gruppo. Poi c’è da alzare il livello dello staff medico per avere meno infortuni. Non possiamo competere con loro ma possiamo avvicinarci. Futuro? Dovrò parlare con il presidente e capire cosa pensa: poi possiamo decidere. Domani facciamo riunione e vediamo cosa propone, io alla fine devo ringraziarlo perché mi ha permesso di lavorare in autonomia totale e ascoltando le mie idee sul lavoro, ma vorrei alzare l’asticella”.
INZAGHI – “Quotidianamente i ragazzi mi mettono dubbi sulla formazione. Giocheremo la 57esima partita e grazie alle altre 56 ci siamo meritati quella che sarà la più importante. Siamo cresciuti anche con qualche sconfitta, con un grande percorso nel finale di stagione. Oggi volevo vincere, lo dobbiamo alla nostro club e ai nostri splendidi tifosi. Abbiamo perso solo a Napoli di recente, ma abbiamo onorato il campionato. Brozovic e Lukaku per 5 mesi non li abbiamo avuti. Non è alibi ma sono due giocatori fondamentali. Risultati e trofei ti danno mentalità, la squadra è cresciuta e negli ultimi due mesi e mezzo abbiamo fatto grandi cose. Non era scontato poter rientrare nella zona Champions. E’ un’emozione molto grande poter giocare la finale di Champions. Da adesso me la gusterò di più, prima avevamo tante altre cose da fare, c’era la finale di Coppa Italia che noi volevamo vincere a tutti i costi. E anche in campionato avevamo partite difficilissime“.
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