Chiuse le indagini sullo sfogo contro l’arbitro Daniele Chiffi nel post gara tra i giallorossi e il Monza, la Procura Federale ha deferito Josè Mourinho con l’accusa di aver espresso “giudizi lesivi dell’arbitro Chiffi e del movimento arbitrale”.
Ora il tecnico portoghese sarà giudicato dal Tribunale federale nazionale per aver violato gli articoli 4.1 e 23.1 del codice di giustizia sportiva. Deferita anche la Roma per responsabilità oggettiva.
Quali articoli ha violato Mourinho
Art 4.1: “I soggetti di cui all’art. 2 sono tenuti all’osservanza dello Statuto, del Codice, delle Norme Organizzative Interne FIGC (NOIF) nonché delle altre norme federali e osservano i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva“.
Art 23.1: “Ai soggetti dell’ordinamento federale è fatto divieto di esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione di persone, di società o di organismi operanti nell’ambito del CONI, della FIGC, della UEFA o della FIFA“.
Cosa aveva detto Mourinho
Nella conferenza stampa post partita, l’allenatore portoghese si era scagliato contro Chiffi definendolo: “iI peggior arbitro che ho trovato in carriera . E ne ho incontrati tanti scarsi. L’arbitro non ha influenzato il risultato, ma è stata dura giocare con lui. Tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco”. Il riferimento è alla seconda ammonizione inflitta a Celik che ha portato all’espulsione a gara ormai quasi conclusa. Poi Mourinho ha chiamato in causa anche la società: “Altre società avrebbero la forza di dire ‘noi quest’arbitro non lo vogliamo’. La Roma no. Non ha il dna, non ha questa forza”. Lo Special One ha quindi confessato: “Non sono stupido, sono entrato in campo appositamente con un microfono e ho registrato tutto, dal momento in cui sono entrato al momento in cui sono uscito. Mi sono anche trattenuto. Sono uscito prima perché non volevo il rosso, anche se avevo una voglia tremenda di essere espulso, ma ho deciso di non farlo perché sabato devo stare con i ragazzi. Questo signore di arbitro ha pochissimo ma ha un talento molto grande: fare arrabbiare la gente“.
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