Sono contenute in 75 pagine le motivazioni che il Collegio di Garanzia dello Sport ha pubblicato oggi in merito alla decisione di rimettere gli atti alla Corte Federale d’Appello per una nuova pronuncia sulla penalizzazione della Juventus nell’ambito del processo sulle plusvalenze.
Come si legge nel documento, il Collegio ha giudicato legittima la riapertura del processo che ha portato ai 15 punti di penalizzazione della Juventus e ha confermato l’intero impianto accusatorio “poiché è stata comunque evidenziata, a prescindere dagli importi delle singole operazioni e dell’importo complessivo delle stesse, una preordinata e reiterata modalità della violazione delle regole”. Giusto pertanto contestare la violazione all’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che tutela i principi di lealtà, probità e correttezza.
La richiesta del Collegio
Tuttavia, il Collegio chiede alla Corte Federale d’Appello una riformulazione delle motivazioni riguardanti la responsabilità dei dirigenti senza deleghe operative – giudicate carenti – alla luce delle quali provvedere a una rideterminazione delle sanzioni a loro carico. Le sanzioni per i dirigenti apicali erano state invece confermate.
L’obiettivo è quello di chiarire se nella determinazione dei punti di penalizzazione la Corte abbia tenuto conto anche dell’apporto dei dirigenti non esecutivi: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio.
Riduzione della penalizzazione
Proprio sulla base di questo elemento è ipotizzabile una riduzione dei 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte Federale, che non potrà essere particolarmente significativa poiché nelle motivazioni non è stato in nessun modo alleggerito il quadro delle contestazioni. L’ipotesi è che si possa tornare ai 9 punti inizialmente richiesti dalla Procura federale e poi portati a 15 dalla Corte Federale d’Appello, che rischierebbero comunque di tenere la Juve fuori dalle coppe europee.
I tempi per il pronunciamento della Corte Federale
Entro la fine del campionato, la Corte – in nuova composizione così come richiesto dal Collegio del Coni – potrebbe emettere la nuova sentenza che dovrà tener conto del principio di afflittività. Ciò significa che, nel caso la riduzione fosse tale da mantenere la Juve comunque nelle prime quattro posizioni, la sanzione andrebbe comminata nel campionato successivo.
In ogni caso, qualora la Juventus non si ritenesse soddisfatta della nuova decisione della Corte, avrà facoltà di ripresentare un nuovo ricorso al CONI, dilatando i tempi per la conclusione della vicenda.
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