Il Maradona è una meraviglia e non aspetta altro che di poter festeggiare gli eroi del terzo scudetto. L’avversario è la Fiorentina che anticipa l’uscita del tunnel degli spogliatoi per disporsi con il “pasillo de honor” a voler celebrare i protagonisti della stagione 2022-2023. L’atmosfera è bellissima. Alla fine i campioni d’Italia non fanno sconti e battono anche l’11 di Italiano grazie a Osimhen che realizza al secondo tentativo dal dischetto.
La partita
Nel Napoli Spalletti fa spazio a qualche seconda linea. In porta c’è Gollini, in difesa accanto a Kim c’è Ostigard, a centrocampo con Elmas e Demme fanno compagnia ad Anguissa, il tridente offensivo è composto da Lozano, Osimhen e Raspadori. Italiano invece fa i conti con l’assenza di Cabral infortunato sostituito dal serbo Jovic.
Nella bolgia azzurra, è la Fiorentina a rendersi pericolosa al 5’ proprio con Jovic che spedisce altro sulla traversa un bel cross di Sottil. Risponde due minuti dopo Elmas che conclude sul primo palo dal limite dell’ariea, ma la palla finisce fuori. Si gioca a ritmi altie a centrocampo si lotta parecchio. E‘ sempre Jovic l’uomo più pericoloso di Italiano, che ingaggia un duello personale con Gollini. Il serbo impegna il portiere azzurro prima con un colpo di testa destinato all’angolino poi costringendolo a un’uscita provvidenziale. Al 33’ doppia chance per il Napoli ma prima il tiro di Raspadori si infrange sulla difesa viola, poi la conclusione di Di Lorenzo è debole e centrale. Prima della fine di tempo c’è spazio per qualche tentativo di Osimhen ma la mira non è quella giusta e per il primo cambio obbligato per Spalletti costretto a sostituire l’infortunato Lozano con Kvara accolto dall’ovazione dello stadio.
Si riparte con due novità per parte: nel Napoli fuori Raspadori e Demme, spazio a Lobotka e Zielinski; per la Viola dentro Venuti per Dodo.
Dopo appena due minuti gli azzurri hanno l’occasione di portarsi avanti: Terracciano prova a servire Amrabat ma il tocco è troppo corto e viene intercettato da Lobotka. Il marocchio lo stende e l’arbitro Marchetti concede il rigore. Sul dischetto va Osimhen che si fa parare il tiro da Terracciano che poi si supera sulla ribattuta di Di Lorenzo.
La partita si anima, Amrabat prova a farsi perdonare ma Gollini è attento. Poi ci provano Venuti e Bonaventura senza successo. Al 64’ Osimhen prova un pallonetto che colpisce la traversa ma l’arbitro aveva fermato il gioco per un fallo subito da Milenkovic.
Italiano le prova tutte, richiama in panchina Bonaventura e Duncan e manda in campo Castrovilli e Mandragora. Nel momento migliore della Fiorentina passa il Napoli. Marchetti e il Var giudicano da rigore il tocco di Gonzalez su Kvara che accentua la caduta. Osimhen torna sul dischetto e questa volta non sbaglia.
Una volta sotto il tecnico viola tenta le carte Kouamé e Saponara per Amrabat e Sottil. Spalletti concede l’ovazione a Osimhen e manda in campo Cholito Simeone sotto gli occhi di papà Diego presente in tribuna.
La Fiorentina crea più di un’occasione per il pari. All’80’ la spreca Nico Gonzalez che spedisce fuori da ottima posizione; all’87’è Kouamé a provare a superare Gollini ma la palla finisce alta sopra la traversa.
Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine della partita e al Maradona si accende la festa.
Il tabellino
Napoli-Fiorentina 1-0
NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Kim, Ostigard, Olivera; Anguissa, Demme (46′ Lobotka), Elmas (83′ Zerbin); Lozano (45’+1 Kvaratskhelia), Osimhen (77′ Simeone), Raspadori (46′ Zielinski). A disp.: Meret, Marfella, Jesus, Rrahmani, Bereszynski, Zedadka, Lobotka, Gaetano, Simeone, Politano, Ndombele. All. Spalletti
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodô (46′ Venuti), Milenkovic, Igor, Terzic; Amrabat (75′ Kouame), Duncan (66′ Mandragora); González, Bonaventura (66′ Castrovilli), Sottil (75′ Saponara); Jovic. A disp.: Cerofolini, Vannucchi, Biraghi, Ranieri, Bianco, Barak, Ikoné, Brekalo. All. Italiano
Arbitro: Marchetti
Marcatori: 73′ rig. Osimhen (N)
Le dichiarazioni post partita
SPALLETTI – “Quando vedi una felicità così forte diventa soddisfazione sapere di aver contribuito un pezzettino affinché potesse esserci questa atmosfera qui. Arrivavamo da due giorni in cui non abbiamo mai dormito, vedere anche stasera come i ragazzi hanno lottato è sintomo di mentalità e di forza del gruppo. Io spero di dare a tutti la soddisfazione che meritano. Anche oggi è stata fatta una buona partita, avevamo un avversario tostissimo davanti. Nel primo tempo non siamo riusciti a far girare palla ma nel secondo tempo è andata molto bene. L’incontro con De Laurentiis? Non ci sono problemi, loro avevano questa opzione, l’hanno esercitata, li ringrazio di avermi avvertito. Poi ci sarà il tempo, mancano ancora diverse partite per arrivare in fondo al campionato e si vive negli stessi ambienti.“
ITALIANO – “All’inizio di stagione abbiamo pagato la mancanza di gol degli attaccanti, poi i gol sono finalmente arrivati. Jovic e Cabral sono due ragazzi giovani. Il Napoli? Ha vinto lo scudetto dopo un percorso incredibile. Piano piano dobbiamo anche noi crescere. La finale di Coppa Italia era un nostro obiettivo e lo abbiamo raggiunto. Ci aspetta una finale storica. E possiamo arrivare anche in finale di Conference League. I nostri obiettivi erano due al mio secondo anno e penso proprio che li abbiamo raggiunti”.
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