All’Olimpico Grande Torino si gioca l’unico match della 34^ giornata del campionato di Serie A programmata per le ore 15.00. Il Torino di Juric arriva alla gara contro il Monza reduce dalla sfida vittoriosa di Marassi contro Sampdoria. La squadra di Palladino è reduce da un periodo di imbattibilità che dura dal 28^ turno.
La partita
Per mister Juric 3-4-2-1, che prevede Milinkovic tra i pali, linea arretrata affidata a Djidji, Rodriguez e Buongiorno, centrocampo con Lazaro e Vojvoda sugli esterni esterni con Ilic e Ricci centrali, trequarti affidata al duo Miranchuk-Vlasic, con Sanabria unica punta. Palladino risponde mettendosi a specchio, con Di Gregorio in porta, Izzo, Marì e Caldirola a formare la linea a 3 arretrata, Machin-Pessina assistiti da Augusto e Birindelli larghi sulle fasce a centrocampo, trequarti occupata dalla coppia Ciurria-Valoti, davanti Mota Carvalho.
Dopo solo 6 minuti il Monza perde Pablo Marí, al suo posto Marlon. I primi episodi degni di nota dopo il 20° minuto: prima Miranchuk riceve da Sanabria e di sinistro impegna Di Gregorio (21° minuto), poi è il turno di Ciurria che salta Ilic e Djidji poi dal limite dell’area sferra un rasoterra che impegna Milinkovic (24° minuto). Ciurria sembra essere l’uomo del Monza più pericoloso e si ripete al 28° con una azione analoga alla precedente. Da questo momento più Torino che Monza, prima i granata si vedono annullare una rete di Miranchuk dal Var quando è il 36°, poi è Di Gregorio a negare la rete del vantaggio a Vojvoda con un grande intervento in calcio d’angolo al 42°.
La ripresa si apre con il gol del vantaggio del Torino: passano solo 30 secondi e Sanabria dal limite batte Di Gregorio dopo aver ricevuto da Vlasic ed aver conquistato agevolmente la posizione ottimale per incrociare il suo destro. Non è immediata la reazione del Monza che crea la sua prima occasione di pareggio al minuto 65 quando Rovella imbecca bene Carlos Augusto che solo davanti a Milinkovic non riesce a segnare. Al 72° Torino ancora vicino al gol con Miranchuk che dopo un bel contropiede impegna ancora Di Gregorio. Si rifà sotto il Monza con Caprari al 79°, pericoloso il suo destro da fuori ma para di Milinkovic-Savic. Al secondo tentativo Caprari non sbaglia, viene servito bene al limite da Petagna e lascia partire un gran destro a giro che batte Milinkovic per il pareggio del Monza al minuto 86. Prima del fischio finale ancora il tempo per il Torino di protestare sulla mancata assegnazione del rigore per un fallo su Ricci lanciato a rete.
Il tabellino
Torino-Monza 1-1
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Lazaro (37′ st Bayeye), Ricci, Ilic (31′ st Linetty), Vojvoda; Miranchuk (31′ st Karamoh), Vlasic (31′ st Seck); Sanabria (37′ st Adopo). A disp.: Fiorenza, Gemello, Gravillon, N’guessan, Vieira, Gineitis, Pellegri. All.: Juric
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Marì (6′ Marlon), Caldirola (33′ st Sensi); Birindelli (13′ st Caprari), Pessina, Machin (1′ st Rovella), Carlos Augusto; Ciurria, Valoti (13′ st Petagna); Dany Mota. A disp.: Cragno, Sorrentino, Donati, Antov, Barberis, Carboni, Ranocchia, D’alessandro, Vignato, Gytkjaer. All.: Palladino (in panchina Peluso)
Arbitro: Zufferli
Marcatori: 1′ st Sanabria (T), 41′ st Caprari (M)
Ammoniti: Karamoh, Ricci (T), Carlos Augusto (M)
Le dichiarazioni post partita
JURIC – “Grande partita, dominata per il primo e gran parte del secondo. Normale soffrire un po’, c’è grande rammarico per i ragazzi, se la sono meritata. Potevamo fare più gol, purtroppo non siamo riusciti ed è successo quello che è successo. La trattenuta su Ricci? Sono sbalordito. Mi sembra un rigore netto, chiaro. L’arbitro ha deciso così, inutile parlare, ma il rammarico rimane. I punti persi nei finali di partita? Non è una coincidenza quando succede spesso. Non so che dire, mi sembra che ci manca un po’ di furbizia. C’è da pensare”.
PELUSO – “Caprari ci ha abituato a segnare bei gol, lo merita per il lavoro che svolge durante la settimana. Il Torino ti porta a giocare male, attacca forte sui riferimento uomo contro uomo. Se non hai il coraggio di giocare a due tocchi e non riesci a pulire le palle sporche, ti rende tutto più difficile. Abbiamo cambiato modulo ed è stata la scelta migliore, ci ha agevolato e mi congratulo con chi è subentrato. Ci stiamo togliendo grandi soddisfazioni, ogni settimana il gruppo dimostra quanto vale. Siamo una squadra capitanata da un grande tecnico, Palladino, e siamo un bel team che lavora unito“.
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