di Marco Schiacca – Monza-Fiorentina 3-2, Udinese-Cremonese 3-0: questi i risultati delle gare delle 15.00 della domenica, validi per la 31^ giornata del campionato di Serie A.
Monza-Fiorentina 3-2
Il Monza reduce dalla bella vittoria della scorsa giornata contro l’Inter a San Siro, sfida la
Fiorentina che non perde in campionato dal 12 febbraio e che in settimana ha raggiunto la semifinale di Conference League nonostante la sconfitta interna contro il Lech Poznan.
La partita
Palladino schiera la difesa a 3 formata da Caldirola, Marì e Izzo davanti a Di Gregorio, a centrocampo tandem centrale composto da Pessina e Rovella, con Ciurria e Carlos Augusto cursori di fascia; trequarti affidata a Colpani e Caprari a supporto dell’unica punta Mota.
Italiano risponde con Terracciano in porta, con una linea a 4 di difesa composta da Dodò, Milenkovic, Martinez Quarta e Biraghi, a centrocampo Barak, Mandragora e Amrabat dietro a Cabral affiancato da Saponara e Kouamè.
La partenza della Fiorentina è veemente, al 13′ è già 0-2 grazie ai gol di Kouamè che sfrutta bene il corner battuto dalla sinistra da Biraghi (minuto 8), e al raddoppio di Saponara che sfrutta una conclusione sporca di Kouamè, controlla e batte Di Gregorio quando il cronometro segna 13 minuti.
Il Monza sembra in grande difficoltà ma da li a poco la gara cambia indirizzo, al 21′ Terracciano nega il gol a Caldirola, ma 5 minuti dopo il portiere viola non può far niente sul tocco involontario di Biraghi dopo la conclusione parata su tiro di Caprari. I padroni di casa insistono e pareggiano prima del riposo: Di Gregorio dalla propria area di rigore rinvia lungo verso l’area viola, dove Mota approfitta dell’indecisione tra Terracciano e Martinez infilando di destro.
Nella ripresa il Monza inizia così come aveva chiuso la prima frazione di gioco e al 58′ completa la rimonta con il rigore trasformato da Pessina assegnato per un fallo di Amrabat su Dany Mota.
Inizia la girandola dei cambi e si arriva al recupero con un paio di occasioni per parte, nell’extra-time la squadra di Italiano sfiora il pari prima con Cabral di testa fermato da Di Gregorio e poi con Sottil che spara alto sulla traversa.
Il tabellino
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo (87′ Marlon), Pablo Marì, Caldirola; Ciurria, Pessina (68′ Machin), Rovella, Carlos Augusto; Colpani (68′ Donati), Caprari (78′ Petagna); Dany Mota (87′ Valoti). A disposizione: Cragno, Sorrentino, Donati, Gytkjaer, Franco Carboni, Sensi, Birindelli, Ranocchia, Antov, D’Alessandro, Vignato. Allenatore: Palladino
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Dodò (80′ Terzic), Martinez Quarta, Milenkovic, Biraghi; Amrabat (71′ Duncan), Mandragora (71′ Jovic); Kouamé, Barak (61′ Sottil), Saponara (61′ Castrovilli); Cabral. A disposizione: Cerofolini, Vannucchi, Ikoné, Ranieri, Nico Gonzalez, Bianco, Kayode, Igor. Allenatore: Italiano
Arbitro: Sacchi
Marcatori: 7′ Kouamé (F), 13′ Saponara (F), 25′ aut. Biraghi (M), 43′ Mota (M), 59′ rig. Pessina (M)
Ammoniti: Carlos Augusto, Izzo, Rovella (M), Barak, Milenkovic, Amrabat (F)
Le dichiarazioni post partita
PALLADINO –“Faccio i complimenti alla Fiorentina e mister Italiano perché ci hanno messo in difficoltà. Abbiamo trovato contromisure e fatto una partita strepitosa e di carattere. Per giocare contro queste squadre devi mettere anche qualità: nello spogliatoio ho fatto io l’applauso ai ragazzi. Ci hanno fatto giocare male. Abbiamo sbagliato qualcosa che non sbagliamo di solito e abbiamo deciso di andare in verticale con l’attacco degli spazi. Se ci lasciano palleggiare lo facciamo ma se dobbiamo andare in verticale lo sappiamo fare allo stesso modo: siamo soddisfatti. Non l’avevamo preparata quella giocata e non prepariamo questo genere di cose. Giochiamo per principi sull’occupazione degli spazi e con un’identità ben precisa. Non mi prendo nessun merito sul secondo gol.“
ITALIANO – “Stanchezza? No, eravamo partiti molto bene. Non abbiamo approfittato dell’approccio morbido del Monza. Non ci possiamo permettere cali di attenzione e di concentrazione. Sinceramente avendo questi impegni importantissimi, non esiste sparire dalla partita, ma siamo obbligati ad archiviare perché giovedì abbiamo una partita fondamentale. Oggi era importante la partita, potevamo scavalcare il Bologna e avvicinarci a quelle davanti. Non possiamo staccare la spina. Se siamo rinati è perché tutti abbiamo alzato l’asticella. È solo una questione di atteggiamento. Sono arrabbiato per aver perso, ma devo restare lucido perché abbiamo degli appuntamenti troppo importanti. I due gol del primo tempo, sono gol che non dobbiamo subire. Ho parlato anche con i ragazzi per cercare di sistemare le cose in vista di giovedì”. Sul ritorno di Coppa Italia con la Cremonese: “È una partita importante. Giochiamo in casa, abbiamo un piccolo vantaggio da giostrare e da mantenere, permetterà di approdare a una finale storica”.
Udinese-Cremonese 3-0
Alla Dacia Arena si sfidano due formazioni in condizioni mentali molto differenti, l’Udinese naviga in posizioni tranquille di classifica, mentre la squadra di Ballardini deve recuperare ben 8 punti sullo Spezia quart’ultimo in classifica.
La partita
Sottil ripropone l’undici di partenza di una settimana fa all’Olimpico contro la Roma nonostante il recupero di Beto e Arslan che partono dalla panchina. Ballardini invece ne cambia 3 rispetto alla vittoria sull’Empoli, in difesa c’è Bianchetti per Lochoshvili, a centrocampo Benassi per Pickel e dietro le punte schiera Buonaiuto e non Galdames.
Al via è l’Udinese a dare la sua impronta alla gara e già dopo 2 minuti si ritrova in vantaggio con un bel gol di esterno sinistro da fuori area di Samardzic dopo un fraseggio prolungato dal limite, Carnesecchi non può far nulla sul tiro sul suo palo lungo.
La reazione della Cremonese non si fa attendere e al minuto 8 Valeri arriva al cross dal fondo per il colpo di testa di Tsadjout che però non centra i pali. Udogie e poi Lovric nel giro di pochi minuti vanno a un passo dal raddoppio per l’Udinese, cosa che avviene al minuto 27 con Perez: Samardzic mette in mezzo dalla sinistra una palla perfetta sulla quale si avventa di testa Perez che fredda Carnesecchi.
Al 34′ Dessers sfiora il gol che avrebbe dimezzato il vantaggio dei friulani, ma al 36′ si ritrovano sotto di 3 gol quando Success si ritrova a tu per tu con Carnesecchi dopo un lancio di Bijol e lo supera con un piattone preciso che tocca il palo e si infila in rete.
Nella ripresa l’Udinese si limita a controllare il vantaggio, la Cremonese assume con i cambi un atteggiamento più aggressivo che però non frutta e spesso concede ai padroni di casa molto campo che però la squadra di Sottil non sfrutta al meglio. Nel finale Beto va vicino per 2 volte alla quarta rete ma prima trova pronto Carnesecchi.
Il tabellino
Udinese (3-5-1-1): Silvestri; Becao (39′ st Masina), Bijol, Perez; Ehizibue (39′ st Ebosele), Samardzic (20′ st Arslan), Walace, Lovric, Udogie; Pereyra (39′ st Pafundi); Success (42′ Beto). A disposizione: Padelli, Piana, Festy, Zeegelaar, Abankwah, Thauvin, Nestorovski. Allenatore: Sottil
Cremonese (4-3-1-2): Carnesecchi; Sernicola (1′ st Aiwu), Bianchetti, Vasquez, Valeri; Meitè, Castagnetti (1′ st Okereke), Benassi; Buonaiuto (30′ st Basso Ricci); Tsadjout (44′ Afena-Gyan), Dessers (15′ st Quagliata). A disposizione: Saro, Sarr, Pickel, Ghiglione, Acella, Ferrari, Galdames, Lochoshvili. Allenatore: Ballardini
Arbitro: Fourneau
Marcatori: 2′ Samardzic, 27′ Perez, 36′ Success (U)
Ammoniti: Samardzic, Arslan (U), Valeri, Afena-Gyan, Sernicola
Le dichiarazioni post partita
SOTTIL – “Non potevo far entrare Pafundi punta centrale, lui lo vedo come seconda, Success lo vedo prima punta quindi se esce metto Beto. Penso che Ballardini abbia dato una fisionomia ben precisa, senza ovviamente criticare il lavoro di Alvini. Loro venivano da un periodo positivo, non era una gara scontata, andava rispettata una Cremonese in forma. Sono venuti con un rombo, mi aspettavo un 3-5 o 3-4, hanno cambiato più sistemi di gioco. Complimenti ai ragazzi, tutti partecipi, non abbiamo rischiato nulla. Stiamo facendo un bel percorso nonostante non abbiamo il budget di altre squadre come la Fiorentina che può spendere 80 milioni per la rosa. Davanti ci sono 21 punti ancora. Abbiamo ragazzi esperti ma anche giocatori giovani che sono al primo anno di A. Ho visto quasi tutte le squadre avere oscillazioni, il dogma di questa società è chiaro: vogliamo far crescere i ragazzi e il miglioramento passa anche attraverso i bassi. Sento parlare di percorsi straordinari di Fiorentina o Torino, ma noi siamo lì. Vorrei che qualcuno sottolineasse i miglioramenti di Samardzic, Lovric, Ebosele Pafundi… Sono orgoglioso di questi ragazzi, mi hanno dato tanto e potranno dare tanto, penso ci stiano degli alti e bassi. Oggi la squadra è questa, giocano bene a calcio e prepariamo la trasferta di Lecce.”
BALLARDINI – “Siamo partiti con un atteggiamento che non ci appartiene. Non siamo stati presuntuosi, ma consapevoli di potercela giocare contro l’Udinese. Abbiamo sbagliato l’approccio e fatto molto male, nella ripresa non c’erano energie né per noi né per loro. Moduli? Non sono molto importanti: cerchiamo di far rendere al massimo i giocatori in base alle caratteristiche che mettiamo in campo. Questa squadra è stata concepita in un modo, le certezze sono i numerosi difensori centrali e i pochi esterni d’attacco. La gara di giovedì in Coppa Italia contro la Fiorentina sarà molto importante, quella seguente col Verona in campionato sarà ancora più importante”.
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