Il Verona supera il Bologna 2-1 grazie a una doppietta dell’ex Simone Verdi. Serviva una vittoria per continuare a sperare nella salvezza e così è stato. La squadra di Motta gioca sotto ritmo ma allo scadere sfiora un clamoroso pareggio.
La partita
Con Ceccherini out, Zaffaroni recupera Magnani e soprattutto Simone Verdi schierato in attacco al posto di Duda. Nel Bologna Thiago Motta lascia a sorpresa Orsolini e Sansone in panchina per far spazio al tridente Aebischer-Zirkzee-Barrow.
Al 12′ la prima occasione è del Verona con Lasagna lanciato in contropiede da Verdi che però spreca a tu per tu con Skorupski. I gialloblù prendono fiducia, e creano due palle gol con Verdi neutralizzate dal portiere polacco. Al 18’ si fa vivo il Bologna con Nico Dominguez, Montipò smanaccia in angolo. Al 22′ l’arbitro Mariani assegna un rigore per un fallo del bolognese Posch su Depaoli, decisione rettificata dopo un check VAR e trasformata in una punizione dal limite che Verdi calcia sulla barriera. Il Verona che ha più bisogno di punti continua a fare la partita e il Bologna appare intimorito. Tra il 30’ e il 40’ Zaffaroni perde Abildgaard e Lasagna, al loro posto vanno in campo Duda e Lazovic. Nei minuti di recupero concessi da Mariani c’è l’episodio che porta in vantaggio il Verona: Skorupski esce in modo scomposto e colpisce Gaich. Stavolta per il Var è rigore, il primo stagionale per i gialloblù. Sul dischetto va Verdi che non sbaglia.
In apertura di ripresa Zaffaroni inserisce Djuric al posto di Gaich ancora stordito dal colpo subito da Skorupski, mentre Motta manda in campo Orsolini e Moro per Barrow e Aebischer. Al 57’ è proprio Orsolini che prova a impensierire Montipò ma il tiro termina fuori. Al 62’ Verdi raddoppia per il Verona correggendo di testa un cross di Faraoni. Il Bologna si sveglia e prova a riaprire il match con Orsolini e Dominguez ma il portiere del Verona si fa trovare pronto. Il finale del Bentegodi è da brivido per i tifosi gialloblu: al 4’ di recupero Dominguez trova il gol con un pallonetto che dimezza lo svantaggio e dopo pochi secondi Orsolini spreca la palla del pareggio bolognese spedendo alto sulla traversa. Pericolo scampato per il Verona che intravede la salvezza.
Il tabellino
Hellas Verona-Bologna 2-1
Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani (36′ st Coppola), Hien, Dawidowicz; Faraoni, Tameze, Abildgaard (30′ pt Duda), Depaoli; Verdi (36′ st Sulemana); Lasagna (40′ pt Lazovic), Gaich (1′ st Djuric). A disp.: Perilli, Berardi, Doig, Veloso, Braaf, Ngonge, Kallon, Cabal. All.: Zaffaroni
Bologna (4-3-3): Skorupski; Posch, Soumaoro (14′ st Sansone), Lucumì, Kyriakopoulos; Dominguez, Schouten, Ferguson; Aebischer (1′ st Moro), Zirkzee, Barrow (1′ st Orsolini). A disp.: Bardi, Ravaglia, Bonifazi, De Silvestri, Lykogiannis, Medel, Pyyhtia, Sosa. All.: Thiago Motta
Arbitro: Mariani
Marcatori: 45’+6′ pt rig. Verdi (H), 17′ st Verdi (V), 45’+4′ st Dominguez (B)
Ammoniti: Faraoni, Duda (H), Posch, Barrow, Dominguez, Skorupski (B)
Le dichiarazioni post partita
ZAFFARONI: “C’è un gruppo che lavora bene e forte e che ci ha sempre creduto anche quando la situazione era critica. I calciatori hanno sempre avuto voglia di dimostrare che quella classifica non era veritiera. Stiamo facendo un grande percorso, c’è da essere soddisfatti ma sappiamo bene che è ancora molto dura, e bisogna immediatamente pensare a ciò che ci aspetta. Le facce dei calciatori dicono che c’è la voglia di raggiungere questo obiettivo e quando sono arrivato era difficile pensarlo ma bisognava crederci, è stata proprio questa capacità nel momento in cui sembravamo spacciati ad essere cambiata. Non è finita, è lunga e questo è un momento particolare, c’è la giusta euforia e non bisogna andare oltre perché dobbiamo mantenere questa attenzione e questa rabbia“.
THIAGO MOTTA: “Abbiamo giocato una partita difficile, contro una squadra che si difende bene e che non ci lasciava spazi. Nel secondo tempo abbiamo dominato, meritavamo il pareggio, la palla non è entrata. Ora dobbiamo digerire la sconfitta e ripartire. Il rigore? Non ero arrabbiato, Serra aveva visto il fallo di mano, poi prendiamo il rigore contro. Un grande arbitro abituato ad andare in Europa deve gestire meglio queste situazioni. Per me sul primo episodio, dove poi non ha dato il rigore, era simulazione e giallo”.
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