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Cori razzisti: tutto il calcio con Lukaku

Le reazioni dei compagni e delle massime istituzioni calcistiche

Dopo quanto avvenuto ieri durante Juventus-Inter di Coppa Italia, tutto il mondo del calcio prende pubblicamente posizione a supporto dell’attaccante neroazzurro Romelu Lukaku vittima di insulti razzisti da parte di alcuni sostenitori bianconeri.

La condanna è unanime, da Kylian Mbappé a Vinicius ed Evra. Da Balotelli a De bruyne, e poi ancora Courtois, Nainggolan, Hakimi, Tielemans, Onana, Dumfires, Materazzi, Weah, Zirkzee e molti altri.

Il post di Lukaku

La storia si ripete. Ci sono passato nel 2019 e di nuovo nel 2023. Spero che questa volta la Lega prenda davvero provvedimenti perché questo bellissimo gioco dovrebbe essere apprezzato da tutti.. Grazie per i messaggi di supporto, f… al razzismo“. Così l’attaccante dell’Inter in un post su Instagram.

Gli agenti di Lukaku

Dopo la partita, il primo a intervenire è stato Michael Yormark, presidente dell’agenzia Roc Nation Sports International che da anni cura l’immagine del belga. “Gli insulti razzisti rivolti a Romelu Lukaku dai tifosi della Juventus sono stati spregevoli e non possono essere accettati. Prima, durante e dopo il rigore è stato oggetto di insulti razzisti ostili e disgustosi. Romelu ha esultato allo stesso modo di quanto fatto in precedenza. Ma la risposta dell’arbitro è stata mostrargli un cartellino giallo. Romelu merita delle scuse da parte della Juventus e mi aspetto che la Lega condanni immediatamente i comportamenti di questo gruppo di tifosi della Juventus. Le autorità italiane devono sfruttare questa opportunità per affrontare il razzismo, piuttosto che punire la vittima dell’abuso. Sono certo che il mondo del calcio condivide lo stesso sentimento“.

La promessa della Juventus

La Juventus, come sempre, sta collaborando con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi ieri sera”. Così il club bianconero, con una nota sul proprio sito ufficiale. “Anche in questo caso nei confronti dei responsabili sarà applicato il codice di gradimento” – chiarisce il club bianconero.

La solidarietà dell’Inter

Il club neroazzurro non fa mancare il proprio sostegno al giocatore: “Siamo fratelli e sorelle del mondo. Dal 9 marzo 1908 è questa la nostra storia. Vogliamo ribadire con fermezza che ci schieriamo compatti contro il razzismo e ogni forma di discriminazione. Il calcio e lo sport devono essere non solo un veicolo di emozioni ma anche di valori chiari e condivisi, che nulla hanno a che fare con quanto visto ieri sera negli ultimi minuti della semifinale di coppa Italia a Torino, Juventus-Inter. Per questo ribadiamo tutto il nostro appoggio, il nostro affetto e la nostra solidarietà a Romelu Lukaku, come il mondo del calcio sta facendo da più parti in queste ore. Forza Rom, siamo con te!

Il ministro dello Sport Abodi

Questo il tweet del Ministro dei giovani e dello Sport Andrea Abodi: “”Il #razzismo è insopportabile ovunque, tanto più su un campo di calcio…su qualunque campo di calcio, a partire dagli stadi di #Roma, #Torino #Milano #Monza #Bergamo #Cremona #Verona #Udine #Genova #LaSpezia #Bologna #Sassuolo #Firenze #Empoli #Napoli #Salermno #Lecce #RISPETTO!”.

Il comunicato della Lega di Serie A

In una nota la Seria A “condanna con fermezza ogni episodio di razzismo e ogni forma di discriminazione. Pochi personaggi presenti sugli spalti non possono rovinare lo spettacolo del calcio e non rappresentano il pensiero di tutti i tifosi e appassionati allo stadio, che per fortuna condividono i valori più alti dello sport. Le Società di A, come sempre hanno fatto, sapranno individuare i colpevoli, escludendoli a vita dai propri impianti”. La campagna “Keep Racism Out” e l`accordo siglato due settimane fa con UNAR sono “passi concreti di impegno in questa battaglia, lunga e incessante, che porterà al risultato fissato senza indugi: fuori i razzisti e i loro insulti dagli stadi” – conclude la nota.

L’associazione calciatori

Il presidente dell”Aic Umberto Calcagno ha così commentato l’episodio: “Credo che, oggi più che mai, sia del tutto evidente che il nostro mondo non potrà mai contrastare una serie di episodi tutti caratterizzati dalla stessa matrice. Purtroppo siamo lo specchio della società nella quale viviamo molti pseudo-tifosi portano allo stadio le cattive abitudini che hanno nella vita di tutti i giorni. Il calcio è una cassa di risonanza molto importante e abbiamo bisogno di interventi anche da parte delle autorità, da soli non potremo mai vincere questa battaglia. Per fortuna abbiamo più strumenti rispetto al passato, per esempio gli stadi nuovi come quello della Juventus: mi auguro vengano individuati quanto prima questi soggetti e allontanati per anni dagli stadi”. E aggiunge “Diciamo tutti, da tempo e con forza, che il razzismo deve andare fuori dagli stadi: siamo nel 2023 e non possiamo non avere gli strumenti per individuare con certezza e celerità chi se ne rende protagonista, anche nell’immediatezza della partita“. Poi precisa che “i messaggi di solidarietà devono essere propositivi: la vicinanza a Lukaku è ovvia, ma dobbiamo trovare soluzioni al problema e non limitarci agli slogan“.

Il presidente della Fifa Infantino

Nel calcio non c’è posto per il razzismo o per qualsiasi forma di discriminazione. E’ semplicemente inaccettabile vedere gli insulti razzisti rivolti dagli spettatori a Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter, durante la partita di Coppa Italia con la Juve. La FIFA e il sottoscritto siamo al fianco di Lukaku, così come di qualsiasi altro giocatore, allenatore, ufficiale di gara, tifoso o partecipante di qualsiasi altra forma di discriminazione. Lee vittime di questi abusi devono essere sostenute e i responsabili puniti severamente da tutte le autorità. Ripeto l’appello che ho lanciato all’inizio di quest’anno affinché i tifosi si facciano sentire e mettano a tacere i razzisti. Allo stesso modo, nel calcio, dobbiamo garantire l’applicazione di severe sanzioni sportive per far fronte a tali incidenti e per fungere da deterrente. Una volta per tutte no al razzismo. No a qualsiasi forma di discriminazione”. E’ la nota che il presidente della Fifa Gianni Infantino affida ai social.

La difesa della Federcalcio belga

Anche la federazione del Belgio, scende in campo a difesa di Lukaku. Sui profili social della nazionale viene postata una foto dell’esultanza dell’attaccante dopo il primo dei due gol segnati due settimane fa contro la Svezia per dimostrare che è identica a quella che ieri sera l’arbitro Massa ha inteso come una reazione verso la curva juventina. Anche con la sua Nazionale l’attaccante esultò con il saluto militare e il dito davanti alla bocca per zittire i critici. La foto è accompagnata dalla scritta “No al razzismo #Come together” e l’emoticon di una stretta fra una mano bianca e una di colore.
   

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