di Emanuele Tonini – 2-0 al Friburgo. Alla Juventus bastano i finali dei due tempi per avere ragione dei tedeschi che la mettono subito sul piano dell’agonismo, ma la differenza di valori si vede. Pratica ottavi sbrigata tenendo a riposo Angel Di Maria in vista del big match di domenica sera a San Siro contro l’Inter. Torna al gol Vlahovic (su rigore) dopo sei partite all’asciutto. Domani alle 13.00 i bianconeri conosceranno il prossimo avversario da affrontare nei quarti di finale.
La partita
Privo di quattro giocatori rimasti a Torino (Milik, Pogba, Alex Sandro e Bonucci), con Miretti fche dà forfait all’ultimo per il riacutizzarsi di un vecchio fastidio e con Di Maria e Chiesa non in perfette condizioni, Allegri si affida al 352. Kean e Vlahovic il duo d’attacco, mentre in difesa si rivede Gatti sulla fascia, preferito a De Sciglio.
L’allenatore tedesco Christian Streich, lascia a sorpresa in panchina “la stella” italiana Vincenzo Grifo.
Il primo tentativo è del Friburgo, che dopo 5 minuti prova la conclusione con Doan che sbaglia la mira. Dopo un quarto d’ora la Juve si affaccia dalle parti di Flekken ma il tiro di Locatelli da fuori area, è parato dal numerouno tedesc. La prima vera occasione è tedesca al 20’: su corner di Gunter svetta di testa Ginter, para Szczesny con un grandissimo riflesso. Al 27’ la Juve va in gol n Vlahovic ma il gol viene annullato per fuorigioco. Al 41’ l’episodio che sblocca la partita: parata del portiere del Friburgo Flekken su tiro di Kean. la palla finisce a Gatti che Kean con un tiro che Flekken neutralizza, la palla torna a bianconeri e la conclusione di Gatti (tra i migliori in campi) colpisce il braccio del difensore Gulte. Dopo un check al VAR, l’arbitro Gozubuyuk decide per il calcio di rigore e per il secondo giallo a Gulte costretto a lasciare il campo. Friburgo in dieci e Dusan Vlahovic sul dischetto del rigore. Il tiro del numero 9 è centrale e viene sfiorato da Flekken che non riesce evita il vantaggio bianconero nonostante un’esecuzione non perfetta.
La ripresa è in salita per il Friburgo, sotto di un gol e con l’uomo in meno, ma la squadra di Streich prova ugualmente a riaprire la partita. Dopo pochi minuti Gregoritsch tenta su punizione, il tiro molto potente sfiora il palo, ci riprova al 57 ma il tiro è respinto da un Szczesny in grande spolvero. A questo punto Streich tenta le carte Sallai e Grifo al 62’, Allegri risponde con Chiesa e Illing per Vlahovic e Kostic, per cercare di sfruttare gli spazi che, inevitabilmente il Friburgo lascia nel tentativo di pareggiare. I bianconeri però appaiono poco lucidi e svogliati e non sfruttano la superiorità numerica, concedendo ai tedeschi la possibilità di rimanere dentro la partita. Nonostante gli angoli e le punizioni conquistate da Grifo e compagni, difesa juventina non si fa sorprendere. Nei minuti finali, la Juve prima colpisce la traversa con Chiesa e pochi secondi dopo, l’azzurro servito da Rabiot mette la parola fine alla partita segnando il gol del raddoppio archiviando la qualificazione ai quarti. Ora testa allo scontro diretto di domenica sera a San Siro contro l’Inter.
Il tabellino
Friburgo-Juventus 0-2
FRIBURGO (3-4-3): Flekken; Kuler, Ginter, Gulde; Sildillia, Eggestein (46’ Schmidt), Hofler, Gunter (73’ Weisshaupt); Doan (62’ Grifo), Gregoritsch (73’ Petersen), Holer (62’ Sallai). Allenatore: Streich
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (83’ De Sciglio), Fagioli, Locatelli (83’ Barrenechea), Rabiot, Kostic (70’ Illing Junior); Kean (90’ Soulé), Vlahovic (70’ Chiesa). Allenatore: Allegri.
MARCATORI: Vlahovic (J) al 45’, Chiesa (J) al 95’.
ARBITRO: Gozubuyuk.
AMMONITI: Vlahovic (J), Illing Junior (J).
ESPUSI: Gulde (F).
Le dichiarazioni post partita
ALLEGRI -“Importante passare il turno, ma troppi errori nella ripresa. Nel secondo tempo abbiamo fatto errori tecniche scelte di passaggio sbagliate. Così non va bene. Abbiamo fatto una buona gara nel primo tempo, ma guardando al secondo tempo dobbiamo migliorare. In vantaggio di un uomo dobbiamo fare scelte migliori, gestire meglio la palla. Ci siamo creati qualche difficoltà, anche perché per loro non cambiava niente. Se avessimo tenuto di più la palla sarebbe stato più facile non subire queste situazioni. Sono situazioni che vanno migliorate, ma a parte Di Maria, tutti gli attaccanti che abbiamo sono contropiedisti“. Su Chiesa: “Sicuramente averli in condizione a livello a livello mentale è un buon segnale, ma io guardo la prestazione della squadra e nel secondo tempo abbiamo subito troppi rischi, troppe palle in area“.
STREICH – “Faccio i complimenti alla Juve per il passaggio del turno. Ho riflettuto a lungo su come giocare e posso dire che l’abbiamo fatto nel modo giusto. Davanti abbiamo giocato bene, loro hanno fatto un paio di contropiedi pericolosi. Poi c’è stato il rigore, il rosso e la gara è stata dura da affrontare. Abbiamo però continuato a giocare e non so cosa sarebbe successo se avessimo segnato l’1-1. Poi c’è stato il retropassaggio di Locatelli per Szczesny , non so perché non sia stato fischiato… E’ difficile da accettare ma lo facciamo. Però faccio i complimenti alla Juventus”.
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