L’Assemblea della Lega Serie A si è riunita questa mattina per discutere sullo stato di avanzamento della commercializzazione dei diritti audiovisivi per il triennio 2024/2027, soprattutto dopo il fallimento dell’emendamento al Decreto Legge Milleproroghe proposto da Claudio Lotito.
La decisione dell’Esecutivo
Estendere da tre a cinque anni la durata dei contratti per i diritti tv dei campionati professionistici sportivi, inclusa la Serie A, regolati dalla Legge Melandri. Questo l’emendamento che aveva come primo firmatario Claudio Lotito senatore di FI e presidente della Lazio. Di fatto la proposta mirava a concedere una proroga di due anni (dal 2024 al 2026) a Dazn e Sky per i diritti televisivi della Serie A in assenza di soluzioni più convenienti per i club e comunque non oltre la durata complessiva di 5 anni.
La misura era già stata approvata dalle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato nonostante il parere contrario pubblicamente espresso dal ministro dello Sport Andrea Abodi: “Tutto ciò che aiuta a migliorare i fatturati da parte mia sarà sempre sostenuto. In questo caso c’è stata un’iniziativa parlamentare. Il Parlamento è sovrano, mi auguro che l’effetto possa essere positivo anche se non ne condivido il percorso”.
Rilievi “di merito e di merito” – secondo fonti accreditate – erano stati sollevati anche dal Quirinale, con conseguente “moral suasion” esercitata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella allo scopo di spingere l’Esecutivo a intervenire indicando la “materia estranea al decreto” (che dovrà essere convertito in legge entro il 27 febbraio).
“L’Esecutivo ci dovrà spiegare il motivo, io non sono d’accordo visto che avevo presentato l’emendamento per attuarla” ha tuonato Lotito. Sta di fatto che alla scadenza dei contratti in corso, i diritti televisivi della Serie A dovranno essere rimessi in gara.
L’Assemblea di Serie A: proroga opzione utile
La Lega di Serie A compatta, nel corso dell’Assemblea di oggi, ha chiesto al Governo di garantire questa opzione: “l’Assemblea ha sottolineato che l’ipotesi di proroga di massimo due anni dei contratti in essere con DAZN e SKY per i diritti audiovisivi 2021/2024, rappresenta un’opzione molto utile che, in modo non automatico e non vincolante, è strategicamente funzionale allo sforzo che la Lega, con tutte le sue Associate, sta portando avanti per garantire la migliore e più efficiente valorizzazione della Serie A per gli anni a venire.
L’Assemblea chiede quindi a Governo e Parlamento di assicurare alla Lega e a tutti gli organizzatori dei campionati di ogni sport professionistico questa opzione, che non ha alcun onere per la finanza pubblica. La Serie A si augura che possa essere messa nelle condizioni di perseguire tutte le azioni possibili per valorizzare al meglio l’industria del calcio, i cui proventi e il cui gettito fiscale sostiene tutto lo sport italiano”.
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