di Edoardo Colletti – All’Olympiastadion di Berlino l’Olanda conquista un posto in semifinale soffrendo contro la Turchia. La squadra di Montella domina e va avanti con Akaydin nel primo tempo, poi De Vrij e l’autorete di Müldür nel finale cambiano la storia del match. Koeman e i suoi giocatori voleranno a Dortmund in semifinale vent’anni dopo l’ultima volta, ad attenderli l’Inghilterra che nel pomeriggio ha eliminato la Svizzera.
Olanda-Turchia 2-1 (ore 21.00)
L’Olanda prova a mettere le mani sulla gara sin dai primi minuti di gioco. In virtù di tutta la qualità a disposizione dal centrocampo in giù, gli Orange puntano ai fraseggi stretti sulla trequarti per provare a sbloccare il match. La Turchia, invece, attende nella propria metà campo e cerca eventuali sviluppi in ripartenza. Nella prima metà di tempo il più attivo nella squadra di Koeman è Depay, suo l’unico tentativo olandese con un destro di prima da centro area che termina alto di molto sopra la traversa. I biancorossi rispondo al 12’ con Özcan, ma la conclusione del centrocampista del Dortmund non spaventa Verbruggern. Col passare dei minuti l’Olanda trova sempre meno spazi e cede il controllo del match alla Turchia che alza i giri del motore. Gli uomini di Montella guadagnano metri ed iniziano a collezionare buone chance, concretizzando al minuto 35. Sugli sviluppi di un corner Arda Güler crossa dalla destra verso il secondo palo dove Akaydin impatta di testa e non lascia scampo a Verbruggen. La rete premia gli sforzi turchi e manda le squadre all’intervallo sullo 0-1.
Al rientro dagli spogliatoi Koeman decide subito per la prima sostituzione fuori Bergwijn dentro Weghorst. L’ingresso del centravanti del Burnely sembra dare risposte immediate, il numero 9 alza il baricentro dell’Olanda e porta un pericolo in più nell’area avversaria. Al 56’, però, la Turchia sfiora il raddoppio su calcio di punizione. Arda Güler calcia forte e rasoterra dalla distanza col mancino, prodigioso l’intervento di Verbruggen a deviare il pallone sul palo.
La manovra olandese stenta a decollare, mentre i biancorossi dimostrano maggior piglio e concretezza in avanti grazie a Yilmaz in grado di svariare su tutto il fronte offensivo. Al 65′ Yildiz impegna Verbruggen col destro da fuori area, risponde Weghorst da posizione defilata ma trova i guantoni di Günok. L’occasione dell’attaccante è il preludio al pari dell’Olanda. Schema da calcio d’angolo che libera al cross Depay, traiettoria perfetta per l’incornata vincente di Stefan De Vrij al 70’.
La rete scatena gli Orange. Contropiede al 76’ guidato da Reijnders che si appoggia sulla destra da Dumfries: rasoterra del terzino dell’Inter sul secondo palo deviato nella propria porta da Müldür e rimonta completata per l’Olanda.
Montella prova il tutto per tutto nel finale, inserendo anche Tosun in avanti e Celik sull’esterno. Lo stesso terzino della Roma ha la chance per pareggiare all’85’, ma il suo destro a botta sicura ed a portiere battuto viene miracolosamente respinto in scivolata da Van de Ven. Le squadre si allungano e aumentano le occasioni da rete: Gakpo non finalizza sotto porta, poi Verbruggen cala un altro intervento decisivo sul tocco ravvicinato del subentrato Kiliçsoy nel recupero. L’assalto turco non basta, la gara termina 2-1 e dopo vent’anni l’Olanda tornerà a giocare una semifinale di un Europeo. Ad attenderla l’Inghilterra che nel pomeriggio ha eliminato la Svizzera.
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