di Andrea Cesarini – Questa volta Berlino non sorride all’Italia. Gli azzurri vengono sconfitti 2-0 dalla Svizzera e salutano Euro2024. Di Frauler e Vargas le reti che fissano il risultato finale. Malissimo tutti i 15 calciatori di movimento utilizzati da Spalletti, dominati per 90’ dagli svizzeri più reattivi, più determinati e tecnicamente più forti. Tra gli azzurri si salva solo Donnarumma, anche oggi autore di tre parate determinanti. Per gli azzurri, mai in gara, l’unico vero tiro in porta è un “autopalo” di Shar al 51’.
Svizzera-Italia 2-0 (ore 18.00)
Spalletti conferma le indiscrezioni della vigilia e sceglie il 4-3-3 con Darmian a sinistra al posto di Dimarco, Mancini al posto dello squalificato Calafiori. In mezzo al campo fuori Pellegrini e Jorginho e dentro Cristante e Fagioli. Davanti la scelta cade su El Shaarawy per completare il tridente con Chiesa e Scamacca che torna titolare.
Confermato il 3-4-2-1 per Yakin con Embolo unica punta supportato da Ndoye e Vargas. Centrocampo con Freuler e Xhaka centrali, Aebischer a destra e Rieder a sinistra.
Parte meglio la Svizzera che nei primi minuti chiude l’Italia nella propria metà campo, gli uomini di Spalletti provano a ripartire con Chiesa e El Shaarawy ma con troppa imprecisione.
Gli azzurri soffrono troppo a centrocampo il pressing degli svizzeri, Barella e Fagioli fuori dal gioco, Cristante spesso in ritardo nelle chiusure preso in mezzo tra Rodriguez e Aebischer.
Il primo quarto d’ora scivola via senza occasioni e con ritmi molto lenti, probabilmente favoriti dal gran caldo di Berlino.
Al 24’ prima grande occasione per la Svizzera con Embolo che si trova tutto solo davanti al portiere approfittando di un errore di Darmian ma Donnarumma compie l’ennesimo miracolo del suo Europeo.
La Svizzera spinge e l’Italia sembra aver accusato l’occasione subita, il palleggio risulta difficile e Scamacca non riesce a tenere il pallone per far salire la squadra e la Svizzera ne approfitta per aumentare la pressione sugli avversari.
Ndoye sulla destra ha spesso la meglio su Darmian in evidente difficoltà nel contenerlo e mette in mezzo qualche pallone che solo per caso non si trasformano in occasioni pericolose. Al 31’ conclusione da 25 metri di Rodriguez che finisce alta sopra la traversa. Al 35’ Barella perde l’ennesimo pallone della sua partita, rincorre l’avversario e lo stende con un fallo da dietro: giallo.
Il meritato vantaggio elvetico arriva al 37′ con Freuler che al centro dell’area raccoglie un cross da sinistra di Vargas, controllo in corsa di destro e sinistro al volo, ad anticipare il tentativo disperato di Mancini che batte Donnarumma.
Il gol non cambia l’inerzia del gioco, l’Italia continua a palesare le difficoltà di palleggio dimostrate nella prima mezz’ora, la Svizzera spinge alla ricerca del gol che chiuderebbe il discorso. Altra grande parata di Donnarumma al 45′ su una punizione da destra di Rieder. Il portierone del PSG ci arriva e devia in angolo con la collaborazione del palo.
Il primo tempo si chiude con la Svizzera meritatamente in vantaggio. Molto male l’Italia, senza precisione, senza qualità e con poco coraggio. Deludenti le prestazioni di quasi tutti i giocatori.
Spalletti prova la mossa Zaccagni, in campo nel secondo tempo al posto di El Shaarawy.
Prima azione e raddoppio Svizzera con un gran gol di Vargas che lasciato libero un metro dentro l’area ha tutto il tempo di stoppare il pallone e battere Donnarumma con un gran destro a giro sotto l’incrocio dei pali.
L’Italia non reagisce e la Svizzera continua a premere. Al 51’ la prima occasione per l’Italia ma completamente casuale, Schar liberissimo al centro della sua area di rigore colpisce scomposto un cross al centro e manda la palla a sbattere contro il palo. Sfortunata l’Italia, poteva essere l’episodio per riaprire la partita. Azzurri malissimo in mezzo al campo, poco lucidi e sempre in ritardo nelle chiusure, Barella, Cristante e Fagioli non riescono a ripartire e a costruire un’azione degna di nota.
Giallo anche per Mancini al 57’, intervento in ritardo in mezzo al campo su Rieder.
La Svizzera prova ad abbassare i ritmi pur mantenendo il possesso palla approfittando dello scarso filtro dei centrocampisti azzurri. Al 63’ fuori un irriconoscibile Barella, in campo Retegui. L’Italia prova una sorta di 4-2-4 della disperazione ma gli azzurri faticano a portare la palla nella metà campo avversaria, Chiesa e Zaccagni non vengono mai messi nelle condizioni di tentare l’uno contro uno che potrebbe dare la superiorità numerica all’Italia.
Il primo vero tiro in porta azzurro arriva al minuto 73’ con Retegui che dal limite “passa” la palla a Sommer. Passa un minuto e Scamacca coglie il palo da un metro su tocco di Zaccagni ma in sospetta posizione di fuorigioco.
La mossa della disperazione di Spalletti al minuto 75: dentro Pellegrini e fuori Cristante. La Svizzera sembra un po’ stanca e l’Italia prova ad approfittarne, al 76’ con Scamacca che da fuori area conclude in porta ma spara altissimo. Frattesi per Fagioli è l’ultimo cambio di Spalletti al minuto 86.
La partita termina con gli svizzeri che mettono in campo una sorta di umiliante torello tra gli olè dei tifosi elvetici.
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