di Andrea Iustulin – Il derby di Mostar, conosciuto anche come “Vječiti derbi” (Derby Eterno), è uno degli eventi calcistici più appassionanti e significativi nei Balcani.
Questo derby vede contrapposte due squadre storiche della città di Mostar, in Bosnia ed Erzegovina: l’HŠK Zrinjski Mostar e il FK Velež Mostar. Più di un semplice evento sportivo, il derby riflette le profonde divisioni storiche, etniche e culturali che caratterizzano la regione.
La divisione etnica di Mostar è una realtà complessa e radicata, nata da un passato di conflitti e tensioni. Nonostante i numerosi tentativi di riconciliazione, le separazioni tra le comunità croata e bosniaca rimangono evidenti in molti aspetti della vita quotidiana. Il derby di Mostar, in questo contesto, è un microcosmo delle più ampie divisioni della città, ma anche un potenziale terreno di dialogo e comprensione.
L’HŠK Zrinjski Mostar, fondato nel 1905, è il club calcistico più antico della Bosnia ed Erzegovina. Storicamente legato alla comunità croata di Mostar, lo Zrinjski fu costretto a chiudere i battenti durante l’era comunista jugoslava a causa delle sue connessioni con il nazionalismo croato. Rifondato dopo la guerra in Bosnia negli anni ’90, è diventato uno dei club più di successo del calcio bosniaco, vincendo numerosi campionati e coppe nazionali. Il club è diventato un simbolo di resilienza e rinascita per la comunità croata di Mostar.
L’FK Velez Mostar invece è stato fondato nel 1922 e ha una storia ricca e complessa. Associato principalmente alla comunità bosniaca di religione musulmana, ha goduto di grande successo durante l’era jugoslava. Tuttavia, la guerra degli anni ’90 ha avuto un impatto devastante sul club, che ha visto diminuire le proprie risorse e influenze. Nonostante le difficoltà, è rimasto un simbolo importante per la sua comunità e continua a lottare per il successo nel campionato bosniaco.
Il derby di Mostar ha radici profonde che risalgono agli anni ’20 del XX secolo. Le partite tra Zrinjski e Velež sono sempre state caratterizzate da una forte rivalità, amplificata dalle tensioni etniche e politiche che hanno segnato la storia della regione. Durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina (1992-1995), Mostar divenne uno dei principali teatri di scontro tra le forze croate e bosniache. Questi conflitti hanno lasciato un’impronta indelebile sulle relazioni tra le due squadre e i loro tifosi.
Il fiume Neretva, che attraversa Mostar, simbolizza la separazione tra la parte croata e quella bosniaca della città, con Zrinjski che rappresenta la sponda occidentale e Velež quella orientale.
La partita è famosa per la sua atmosfera elettrica e spesso tesa. I tifosi di entrambe le squadre sono noti per la loro passione e fervore. Le partite sono caratterizzate da coreografie spettacolari, cori incessanti e un sostegno incondizionato per i rispettivi club. Tuttavia, la rivalità tra le due tifoserie ha portato anche a scontri violenti, sia dentro che fuori dallo stadio. I tifosi del Zrinjski, noti come “Ultras Zrinjski,” e quelli del Velež, conosciuti come “Red Army,” sono tra i gruppi di sostenitori più organizzati e influenti del calcio bosniaco.
Questi sono gli ingredienti per rendere la sfida un qualcosa che va oltre il semplice evento sportivo; è un riflesso delle complesse dinamiche sociali e politiche della città. Il derby che rappresenta un microcosmo delle più ampie tensioni etniche e nazionali della Bosnia ed Erzegovina.
Negli ultimi anni ci sono stati vari tentativi di utilizzare il calcio come strumento di riconciliazione e dialogo tra le comunità. Progetti congiunti e iniziative volte a promuovere il rispetto reciproco tra i tifosi di Zrinjski e Velež sono stati implementati con risultati contrastanti. È un evento che incarna le speranze, le paure, le divisioni e le aspirazioni di una città e di una nazione. Rappresenta un esempio potente di come lo sport possa riflettere le dinamiche sociali e politiche di una regione, fungendo al contempo da strumento di divisione e di potenziale riconciliazione.
Nonostante le difficoltà e le tensioni, il derby di Mostar continua a essere una celebrazione della passione calcistica e un simbolo delle complesse realtà della Bosnia ed Erzegovina post-bellica.
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