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Dl sport: Abodi, “obiettivo sostenibilità economica dei club”

Nuova commissione attiverà forme di collaborazione con la Consob

Nel suo intervento alla commissione Cultura della Camera il ministro dello sport Andrea Abodi ha spiegato l’importanza della “Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche” istituita dal decreto legge sport.

La Commissione opererà come organismo di controllo e vigilanza, sulla legittimità e la regolarità della gestione economica e finanziaria dei club partecipanti ai campionati di calcio e basket con l’obiettivo di verificare il rispetto dei principi di corretta gestione, il mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario e il funzionamento dei controlli interni. La Commissione attiverà forme di collaborazione con la Consob.

L’obiettivo finale della Commissione indipendente sulle società sportive professionistiche è quello di garantire l’equilibrio economico-finanziario dei club, soprattutto quelli calcistici, e garantire al tempo stesso un’equa competizione, che poi è uno dei presupposti per garantire qualità alla competizione e quindi credibilità e reputazione, questo per i doveri che lo sport in generale, ma il calcio in particolare, ha nei confronti di tifosi e di investitori“, ha dichiarato Abodi.

Il ministro ha anche evidenziato gli effetti derivanti dalle irregolarità di bilancio delle società sportive professionistiche: “Gli effetti degli inadempimenti di varia natura amministrativa da parte dei club si scaricano sugli interessi collettivi: il fallimento di una società, la regolazione della crisi di impresa con lo stralcio dei debiti fiscali, la stessa rateizzazione, parliamo di strumenti perfettamente illegittimi, determinano comunque un danno per la finanza pubblica. E non ci sfugge il fatto che un danno lo provocano anche al sistema sportivo che viene finanziato con il 32% della fiscalità con un minimo garantito. E’ evidente che i 105 milioni di stralci di debiti fiscali ottenuti da quattro società calcistica di A, B e C nell’ultimo anno e mezzo, utilizzando norme dello Stato, hanno prodotto un danno allo sport per oltre 35 milioni. Noi dobbiamo cercare di intervenire per limitare“.

La Commissione, ha precisato il ministro “si compone nel suo vertice di cinque più due che vengono invitati a partecipare e sono i rappresentanti dell’Agenzia delle entrate dell’Inps“, assicurando che la Commissione “non è governativa”.

“Siamo convinti del miglioramento del modello in questo modo – ha aggiunto – Penso possa offrire maggior e più evidente trasparenza”.

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