Allenatori: Lazio, Tudor si dimette

E’ durata meno di tre mesi l’esperienza di Igor Tudor sulla panchina della Lazio. Arrivato a metà marzo per sostituire Maurizio Sarri, oggi il tecnico croato ha rassegnato le proprie dimissioni da responsabile della prima squadra nonostante un contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Solo pochi giorni fa il presidente biancoceleste Claudio Lotito aveva categoricamente smentito le voci di incomprensioni e di un possibile divorzio.

La cena di due giorni fa tra l’allenatore croato, il suo agente Seric, il presidente Lotito e il ds Angelo Fabiani, non è servita ad appianare le divergenze sul mercato, a partire dai giocatori sgraditi al tecnico Rovella, Guendouzi, Isaksen, ma non sacrificabili per la società. A questa dicotomia sulle strategie tecniche e programmatiche, si aggiunge la storia di un feeling mai nato tra Tudor e lo staff di Formello, alcuni calciatori e soprattutto ambiente e i tifosi.

La Lazio incassa così le seconde dimissioni in meno di 3 mesi, dopo quelle di Maurizio Sarri arrivate il 15 marzo dopo la sconfitta con l’Udinese. Tanti i nomi per la sostituzione di Tudor: dal ritorno di Sarri, a Miro Klose, a Gattuso, a Juric, a Conceicao. La via più praticabile porterebbe a Marco Baroni, ormai ex Verona e molto apprezzato dal ds Fabiani, che ha frenato la trattativa con il Monza.

Contattato dal sito tag24 nel pomeriggio per avere conferma dell’addio di Tudor, Lotito aveva dichiarato: “Non ne sono a conoscenza. Non so cosa dirvi, il giorno che se ne è andato via Sarri io ero in commissione e mi hanno detto: ‘ma si è dimesso Sarri?‘ Se Tudor fa come lui non so che dirvi, ma io non lo so”.

La nota della Lazio

Le dimissioni di Igor Tudor sono state ufficializzate dal sito del club biancoceleste:

“La S.S. Lazio comunica che, in data odierna, Igor Tudor ha rassegnato le proprie dimissioni da responsabile della prima squadra. La Società ringrazia il tecnico per il lavoro svolto, augurando le migliori fortune personali e professionali“.