Nel primo dei due posticipi del lunedì della 37^ giornata , il Verona di Baroni passa per 2-1 all’Arechi di Salerno e guadagna l’aritmetica salvezza con un turno di anticipo. Gol ed emozioni in serata al Dall’Ara tra Bologna e Juventus. Finisce 3-3 con i bianconeri che rimontano le tre reti nel finale.
Salernitana-Verona 1-2 (ore 18.30)
Per l’ultima partita in casa della stagione Colantuono schiera la Salernitana con un 3-4-2-1: Fiorillo in porta; trio difensivo con Pierozzi, Fazio e Pirola; in mediana Zanoli, Coulibaly, Basic e Sambia; davanti Tchaouna e Kastanos a supporto di Weissman. Per i punti salvezza Baroni risponde con il canonico 4-2-3-1: Montipó tra i pali; Tchatchaua, Coppola, Dawidowicz e Cabal i quattro di difesa; Serdar e Duda i due mediani; in attacco dietro all’unica punta Noslin spazio a Suslov e Folorunsho e Lazovic.
Parte forte il Verona che al secondo minuto colpisce l’esterno della rete con un diagonale di Noslin servito da Folorunsho e poi sfiora nuovamente il vantaggio al 15’ grazie a una bella punizione di Suslov che impegna Fiorillo in tuffo. La rete è nell’aria e arriva alla successiva occasione. Suslov si mette in proprio, prima recupera palla poi, dopo un elegante sombrero, conclude dal limite con il mancino e insacca all’angolino (22’). Nella prima mezz’ora la Salernitana non riesce mai a tirare nella porta di Montipò. Al 45’ ancora una chance per i veneti, ma il tiro di Folorunsho viene incredibilmente respinto con la pancia da Fiorillo. In pieno recupero la squadra di Baroni trova anche il raddoppio grazie allo scatenato Folorunsho che sfrutta al meglio un errore difensivo della Salernitana e tutto solo davanti alla porta firma il 2-0.
Si riparte con Colantuono che interviene dalla panchina inserendo Maggiore e Candreva che supera così le 500 partite in Serie A. È proprio lui al 60’ a firmare il primo tentativo della Salernitana con una conclusione dalla distanza di esterno destro che finisce alta sulla traversa. Il tecnico granata regala l’esordio in serie A al giovane 2005 Gerardo Fusco mandato in campo al 76’ al posto di Weissman. A dieci minuti dal termine l’Hellas va vicina alla terza rete ancora con Folorunsho ma il suo diagonale trova il palo. Al 90’ la Salernitana accorcia le distanze con Maggiore che sorprende Montipò. La gara si conclude qui. Vittoria fondamentale per il Verona che può festeggiare la salvezza aritmetica a 90’ dal termine del campionato. (s.p.)
Bologna-Juventus 3-3 (ore 20.45)
Thiago Motta schiera il suo Bologna con il 4-2-3-1: a protezione di Skorupski tra i pali, confermati Posch, Lucumì, Calafiori e Kristiansen; in mediana la coppia Aebisher e Freuler; davanti Castro sostituisce l’indisponibile Zirkzee, alle sue spalle Ndoye, Urbanski e Odgaard. Nella sua prima da allenatore della Juventus, Montero conferma il 3-5-2 con poche novità: Szczesny in porta; terzetto difensivo con Bremer, Gatti e Danilo; a centrocampo Cambiaso a destra, Iling a sinistra, in mezzo Miretti, Rabiot e Locatelli; in attacco il tandem Chiesa-Vlahovic.
Il Bologna parte fortissimo e dopo 60 secondi Szczesny compie un grande intervento su Freuler. Sul calcio d’angolo seguente arriva il vantaggio della squadra di Thiago Motta: Castro fa sponda per Calafiori che da pochi metri batte Szczesny. I rossoblu continuano ad attaccare e al 7’ è Aebisher a provarci da fuori ma la difesa della Juventus si salva in corner. Al 12’ il Bologna trova il raddoppio: Ndoye crossa al centro e Castro di testa devia in rete. La Juve è in difficoltà e al 16’ rischia ancora sul mancino di Urbanski ma Bremer è decisivo nel respingere in angolo. La squadra di Montero è nervosa e a corto di idee, il Bologna va al doppio della velocità e nel giro di pochi minuti vengono ammoniti Cambiaso e Miretti. Negli ultimi dieci minuti del primo tempo i bianconeri cercano di proporsi in avanti ma in maniera lenta e prevedibile, che non crea pericoli dalle parti di Skorupski.
Durante l’intervallo Montero sostituisce i due ammoniti Miretti e Cambiaso, al loro posto in campo Alcaraz e Weah. La Juventus riparte in maniera aggressiva e al 47’ ci prova con Rabiot che impegna Skorupski nella deviazione in angolo. Nonostante il buon avvio di ripresa degli ospiti, al 52’ arriva il terzo gol del Bologna: Castro serve Calafiori che davanti a Szczesny non sbaglia e firma la sua doppietta personale.
Montero inserisce Yildiz per Gatti e pochi minuti dopo richiama Dusan Vlahovic e al suo posto entra Milik. Thiago Motta concede l’ovazione dei suoi tifosi a Castro, sostituito da Saelemaekers; poi esce anche Odgaard dentro Orsolini e Urbanski sostituito da Fabbian. Nella Juve fa il suo ritorno in campo Fagioli gli fa spazio Rabiot. Il tecnico del Bologna al 74’ decide di utilizzare le sue due ultime sostituzioni: fuori Calafiori e Freuler, dentro Beukema ed El Azzouzi. Al 77’ un’ingenuità del difensore rossoblu Lucumì regala una chance a Chiesa che davanti a Skorupski non sbaglia con il mancino. Dopo aver accorciato le distanze, la Juventus alza il suo baricentro e aumenta la pressione offensiva. Yildiz guadagna una punizione dal limite che Milik calcia in maniera perfetta sotto l’incrocio dei pali riaprendo la gara al minuto 82. Il Bologna accusa il colpo e incassa subito anche il gol del pari juventino: brutta palla persa in uscita dai rossoblu, Yildiz ne approfitta e dal limite fulmina di destro Skorupski. La Juventus crede alla clamorosa vittoria e si rende pericolosissima con Chiesa all’88’ salva tutto Aebisher. Nei tre minuti di recupero c’è ancora spazio per un tentativo di Locatelli che si perde sul fondo. (g.s.)
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