Al termine della gara vinta 3-1 sul Milan, il tecnico dei granata Ivan Juric ha annunciato il suo addio al Torino. Lo ha fatto in modo schietto e diretto, come è nel suo stile, nel corso delle interviste post partita ai microfoni di Dazn e Sky Sport.
Le parole di Juric
“L’Europa non cambierà il mio destino. Avevo detto che sarei restato con l’Europa, ma qui c’è sempre una situazione di poca gioia e tanta polemica. Non ci sono i presupposti per rimanere, mi piace una situazione in cui si è tutti uniti e si rema dalla stessa parte, invece qua anche facendo una stagione favolosa c’è sempre un ambiente che non vive le cose con gioia. Questa situazione, in generale, con il tempo logora. Al Filadelfia abbiamo creato un grande ambiente, ma sento sempre critiche da tutte le parti. Col tempo provi a cambiare tutto questo, ma poi capisci che è tutto inutile. A Genova dove pur ho fatto male, a Verona è stato fantastico. Mi piacerebbe più amore e felicità e meno litigi, nonostante tutta la bellezza che ho visto in questa stagione. A Bergamo possiamo andare in Europa, siamo davanti al Napoli campione, ma magari sono troppo emotivo io nelle mie valutazioni. Daremo il massimo per raggiungere un risultato stratosferico, al termine di un lavoro triennale fantastico, poi però basta”.
“A Torino il lavoro è fantastico, anche con la Primavera ci divertiamo e lavoriamo bene. Mi dispiace tutto il resto e mi chiedo perché non si possa gioire se la squadra sta dando tutto, sembra sempre che manchi qualcosa. Un’esperienza che non ho mai vissuto prima, vorrei più amore e meno litigi per godermi vittorie come quella di stasera contro il Milan, e che i nostri giocatori venissero più apprezzati. Non c’è la sensazione che il grande lavoro fatto sia capito e apprezzato, ma magari esagero io”.
Diamo l’addio per definitivo? “Sì, penso di sì. Abbiamo fatto benissimo le cose. Vogliamo arrivare in Europa, sarebbe la ciliegina sulla torta. Sarà dura a Bergamo conoscendo Gasp, vediamo cosa succede. In questo momento sarebbe un peccato, io ci credo tanto. Sarebbe fantastico, un triennio eccezionale. Dove andrò in futuro? Al momento c’è concentrazione massima sull’Europa e sui ragazzi”.
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