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Serie A: 37^ giornata, le gare del sabato

L'Atalanta si qualifica per la Champions, il Toro sogna la Conference

La vittoria dell’Atalanta per 2-0 al Via del Mare contro il Lecce ha aperto il sabato del 37^ turno di campionato. Per gli uomini di Gasperini un successo che vale l’aritmetica certezza di partecipare alla prossima Champions League. Nel posticipo serale un Milan già in vacanza perde 3-1 in casa del Torino. Per i granata di Juric, che scavalcano il Napoli in classifica, c’è ancora una chance di agguantare un posto in Conference League.

Lecce-Atalanta 0-2 (ore 18.00)

Il tecnico del Lecce Gotti deve fare i conti con le assenze di Dermaku, Kaba, Banda e Sansone così, davanti a Falcone in porta schiera la linea a quattro con Gendrey, Baschirotto, Pongracic e Gallo; in mediana Gonzalez, Berisha, Ramadani e Dorgu; in attacco la coppia Krstovic-Piccoli.. Tante novità di Gasperini in vista della finale di Europa League di mercoledì prossimo. In porta c’è Musso, con Toloi, Hien e Bonfanti in difesa; Scalvini avanza in mediana al fianco di Pasalic, con Hateboer e Zappacosta esterni; in attacco Miranchuk e Touré supportano Scamacca. 

Si parte su ritmi molto elevati e già nei primi dieci minuti si contano due occasioni per parte. Per l’Atalanta tentativo di Miranchuk al 3′ ben parato da Falcone, tre minuti dopo ci prova Pasalic anche lui disinnescato dal portiere leccese. Salentini pericolosi con Piccoli all’8’ e al 9’ minuto che trova la replica di un attento Musso. Al 17’ primo squillo di Scamacca ben servito da Miranchuk che impegna Falcone. La gara scende un po’ di intensità e per assistere a una nuova occasione bisogna attendere il 38′ quando Zappacosta si mette in proprio e nella stessa azione va due volta alla conclusione: la prima è murata da Venuti; la seconda finisce fuori. Padroni di casa in gol al 44′ con Dorgu ma l’arbitro Rapuano annulla per fuorigioco. Il primo tempo termina in parità.

Si ritorna in campo ed è il Lecce a farsi pericoloso per primo al 46′ ma Krstovic da pochi passi non trova la porta sul cross basso di Piccoli. E’ l’Atalanta però a sbloccare la gara al 48′ con il nuovo entrato De Ketelaere lanciato da un passaggio illuminante con l’esterno di Scamacca. Il belga si invola verso Falcone e lo supera con un colpo sotto. Dopo appena cinque minuti i bergamaschi trovano anche il raddoppio: Falcone esce male sul cross di Miranchuk dalla bandierina e Scamacca di testa fa 2-0. Al 55’ è Hien a provarci ancora su azione di calcio d’angolo ma la sua conclusione finisce fuori. Al 75’ minuto Gritti, che sostituisce in panchina Gasperini squalificato, ha già effettuato tutti e 5 i cambi in vista della finale di Europa League che l’Atalanta disputerà tra quattro giorni a Dublino contro il Bayer Leverkusen. Lecce vicino al gol che dimezzerebbe lo svantaggio all’88’: Piccoli batte una punizione dal limite, il suo tiro rasoterra è teso e angolato e Musso si salva anche con l’aiuto del palo. E’ l’ultimo episodio della gara che consegna ai nerazzurri la certezza aritmetica di un posto in Champions League per la prossima stagione. Sconfitta indolore per il Lecce già salvo. (m.s.)

Torino-Milan 3-1 (ore 20.45)

All’Olimpico Grande Torino Jurić cambia alcuni interpreti rispetto all’ultima gara con il Verona, ma non il modulo. Contro il Milan è ancora 3-4-1-2: Milinkovic-Savic tra i pali e il trio Tameze-Buongiorno-Masina in difesa; Ilic e Linetty al centro con ai lati Bellanova e Rodríguez; Ricci a supporto della coppia Zapata-Pellegri. Pioli da spazio a chi in stagione ha avuto poco minutaggio, lasciando in panchina Leão e Giroud con Theo assente illustre. In porta va Sportiello; Thiaw e Tomori centrali affiancati da Kalulu e Terracciano; Reijnders e Musah le due mezzali e Bennacer in cabina di regia; Jović unica punta, Okafor e Pulisic sugli esterni.

Avvio timido da parte di entrambe le formazioni, primo quarto d’ora senza un vero e proprio padrone, ma con un Torino leggermente più propositivo in fase di costruzione offensiva. Il primo colpo del match lo batte proprio la squadra di Juric al 16’. Bellanova trova il fondo e scarica a centro area per l’arrivo di Tameze: il francese calcia di prima con il destro, ma spara il pallone altissimo sopra la traversa cestinando un’ottima occasione. Risponde subito dopo Okafor con un tiro cross dal fondo ben respinto da Milinkovic-Savic. Lo svizzero sembra essere in serata ed al 25’ sfiora il gol del vantaggio: Reijnders parte in contropiede, arriva nei pressi dell’area e appoggia per il numero 17 che prova il piazzato a giro e va vicino allo 0-1. Passa un solo minuto ed il Toro riesce a portarsi avanti nel risultato. Linetty si appoggia su Rodríguez che dall’out sinistro sceglie il cross in area per l’incornata vincente di uno smarcato Zapata: il colombiano spizza di testa e super Sportiello al minuto 26. Dopo il gol il Torino mostra una marcia in più rispetto ai rossoneri, anche in virtù delle motivazioni diverse in termini di classifica di entrambe le squadre. L’undici di Piola fatica nelle uscite e nell’avvicinarsi all’area granata, complice un Buongiorno in grandissima forma. La determinazione dei padroni di casa emerge ancor di più nel finale di primo tempo. Al 40’ scatta il contropiede guidato da Pellegri che lancia in corsa sulla fascia il solito Bellanova: cross dell’esterno sul secondo palo per Ilic che completamente solo mette in rete di testa e raddoppia per i granata. Pulisic prova a scuotere i suoi con un rasoterra deviato dal limite che si spegne sul fondo, ma la rete per tornare in gara non arriva e il primo tempo si chiude sul 2-0 per i padroni di casa.

Bastano poco più di 20 secondi dal calcio d’inizio della ripresa al Torino per chiudere l’incontro. Pellegri recupera al limite dell’area avversaria, appoggia a Ricardo Rodríguez che spara un bolide dalla lunga distanza con il pallo che bacia l’interno dell’incrocio e finisce in porta. Doccia fredda per Pioli ed i suoi che un minuto dopo vanno immediatamente ad un passo dal 3-1. Pulisic raccoglie al limite e calcia forte col destro: palla che sbatte sulla parte bassa della traversa e rimbalza in campo, gioia negata dal legno all’americano. Il Milan tenta subito l’assalto per tornare in gara, prima Milinkovic para sul tentativo in scivolata da posizione defilata di Jović, poi Pulisic si guadagna a sorpresa un penalty al 53’. Il numero 11 viene steso in area da Masina e dal dischetto Bennacer spiazza il portiere al minuto 55. Pioli prova ad approfittare del momento buono ed attinge dalla panchina mandando in campo Leão al posto di Okafor, mentre Juric opta per Vojvoda al posto di Rodríguez. Il Milan prova il forcing per accorciare le distanze e regalarsi un finale di gara diverso, ma il Torino stringe i denti e grazie ad una retroguardia ben organizzata respinge le offensive del Diavolo. Nel finale i rossoneri provano il tutto per tutto con l’ingresso di Giroud per Musah e dunque un modulo ridisegnato con il 4-2-4 che vede il francese in coppia con Jovic. Al minuto 87 Leão va ad un passo dal riaprire l’incontro: classica sgasato sulla sinistra del portoghese che rientra sul destro in area, mette a sedere più di un uomo e calcia forte, ma Milinkovic è attento e respinge il tiro del numero 10.
L’ultimo sussulto di un match dominato dal Torino che sorpassa il Napoli al nono posto che potrebbe significare l’accesso all’Europa per i granata. Altra brutta prestazione per il Milan in un finale di stagione più che complicato. (e.c.)

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