La Lazio spreca un’occasione d’oro a Monza nella sfida che ha aperto il 35^ turno. La squadra di Tudor non va oltre il 2-2 contro l’undici di Palladino. Biancocelesti in vantaggio nel primo tempo con Immobile e il Monza abile nel riprenderla due volte con Djuric, anche quando la rete del 2-1 di Vecino all’83’ sembrava aver sancito un’importante vittoria nella rincorsa alla Champions. Nel posticipo di Reggio Emilia colpo grosso del Sassuolo che per la seconda volta in stagione batte l’Inter di Inzaghi grazie alla rete di Laurienté. I neroverdi si portano momentaneamente a -2 da Empoli e Frosinone e agguantano l’Udinese, impegnata lunedì sera in casa contro il Napoli, a quota 29 mantenendo ancora vive le speranze di salvezza.
Monza-Lazio 2-2 (ore 18.00)
All’U-Power Stadium Palladino schiera i suoi con il 4-2-3-1: Di Gregorio in porta; Birindelli, Marì, Izzo e Kyriakopoulos in difesa; Pessina e Bondo in mediana; la qualità di Carboni, Zerbin e Colpani dietro al centravanti Djuric. Nei biancocelesti torna Ciro Immobile dal 1’, preferito a Castellanos, con Luis Alberto e Felipe Anderson alle sue spalle. Zaccagni e Marusic a presidiare le fasce, Kamada e Guendouzi a completare il centrocampo. Patric, Romagnoli e Hysaj la linea a 3 a difesa dei pali di Mandas.
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Match che si mette presto in discesa per i biancocelesti che al 12’ sbloccano il risultato. Di Gregorio respinge una conclusione da fuori di Kamada, bravo nel calciare al volo. Il tiro deviato mette in difficoltà il portiere, respingendo nella zona di Ciro Immobile, lesto nel ribadire in rete da pochi passi. Premiata la scelta da parte di Tudor nel dare fiducia al bomber di Torre Annunziata che realizza la settima rete in campionato, undicesima complessiva. Al 15’ Zaccagni riceve un cartellino giallo, episodio che più tardi si rivelerà determinante. Il Monza si rende pericoloso al 22’ con il colpo di testa di Valentin Carboni che però non inquadra la porta da pochi passi sul buon cross di Colpani. Lazio che cerca il raddoppio con Patric che prova a coordinarsi in area ma non tiene il pallone basso. Zaccagni già ammonito rischia due volte il secondo giallo, così Tudor lo richiama in panchina 32’ inserendo Casale nei 3 di difesa e spostando Hysaj in fascia. Dopo appena due minuti anche il centrale rimedia l’ammonizione per una trattenuta su Colpani. Proprio da questo fallo nasce una conclusione dalla distanza di Colpani che costringe Mandas a distendersi. La Lazio vanifica un contropiede al 37′ con Luis Alberto che preferisce calciare verso la porta invece di servire i compagni sulle fasce. Anche il Monza spreca, con il colpo di testa di Bondo che termina sul fondo da buona posizione.
Si va a riposo sul punteggio di 0-1 in favore dei biancocelesti, con il ritorno al gol di Immobile che non segnava da febbraio.
Inizio di ripresa senza sostituzioni nelle due squadre e con il Monza che rientra meglio in campo rispetto ai biancocelesti.
Al 57’ Colpani fallisce un aggancio da buona posizione dentro l’area e calcia debolmente tra le braccia di Mandas. Pochi minuti dopo il “Flaco” semina il panico nella difesa avversaria, supera Patric e poi Mandas ma perde l’attimo per calciare. Triplo cambio per Tudor al 64’: fuori Kamada, Luis Alberto e Immobile dentro Vecino, Cataldi e Castellanos. I padroni di casa conducono il possesso palla, gli ospiti si abbassano. L’atteggiamento premia la squadra di Palladino che trova il pari al minuto 73’: doppio errore di Cataldi e Hysaj che regalano il possesso agli avversari. Sugli sviluppi, Mandas è miracoloso su una prima conclusione di testa, ma non può fare nulla sulla ribattuta da pochi passi di Djuric. La rete viene inizialmente annullata poi convalidata dopo la revisione del VAR. Gol che arriva nel momento peggiore per la Lazio con molti dei suoi uomini di qualità richiamati in panchina. All’83’, nonostante le difficoltà dei biancocelesti nel costruire la manovra, ci pensa il Monza a concedere a Vecino la più facile delle occasioni. Donati sbaglia la misura del passaggio e mette l’uruguaiano davanti a Di Gregorio che nulla può sul piattone vincente. Padroni di casa, che all’89’ vanno nuovamente vicino al pari con una gran botta dalla distanza di Pablo Marì, alzata sopra la traversa da Mandas. In una delle rare ripartenze la Lazio prova a chiudere la sfida nel primo dei 5 minuti di recupero, ma Di Gregorio blocca il tentativo di Guendouzi. Sul ribaltamento di fronte nasce l’azione che porta alla rete del 2-2. Sul cross di Matteo Pessina, Djuric svetta tra Romagnoli e Casale, tutt’altro che impeccabili nella marcatura, e insacca sotto al sette dove Mandas non può intervenire.
Termina 2-2: un punto amaro per la Lazio che vede ridursi notevolmente le chance di agguantare un posto in Champions League; pareggio meritato, forse addirittura un po’ stretto, per il Monza che ha giocato per vincere nonostante l’assenza di obiettivi concreti.
A fine gara confronto accesso tra i giocatori biancocelesti e alcuni tifosi presenti nel settore ospiti. Al centro dell’episodio Guendouzi, Marusic e Luis Alberto apparentemente in disaccordo con l’atteggiamento di contestazione da parte dei propri tifosi. E’ lo stesso Marusic a spiegare l’episodio ai microfoni di Dazn: “Non abbiamo fatto una grande partita. Con i tifosi abbiamo parlato, volevano che ci fossero tutti i giocatori, anche chi era rientrato. Hanno parlato e ci hanno detto che sono con noi fino alla fine, è tutto ok”. (m.b.)
Sassuolo-Inter 1-0 (ore 20.45)
Nell’ultima chiamata per la salvezza Ballardini schiera i suoi con il 3-5-2: Consigli in porta; Erlic, Ferrari e Kumbulla i tre di difesa; a centrocampo Toljan a destra, Doig sulla corsia opposta, in mezzo Lipani, Henrique e Thorstvedt; coppia d’attacco Lauroené-Pinamonti. Stesso modulo per Inzaghi: tra i pali c’è Audero; davanti a lui Pavard, De Vrij e Bastoni; Dumfries, Frattesi, Sllani, Mkhitaryan e Carlos in mediana; davanti Lautaro Martinez e Sanchez.
Sassuolo più attivo in avvio di gara ma finisce per sbattere contro la difesa nerazzurra. Al quarto d’ora di gioco squillo di Thorstvedt che entra in area, calcia ma trova la deviazione in angolo di De Vrij. Dopo un minuto è Lipani a impegnare Audero con un destro sul primo palo dal limite. Risponde l’Inter al 18’ con Lautaro che anticipa Kumbulla sul cross di Dumfries ma la conclusione finisce sull’esterno della rete. La squadra di Ballardini non si spaventa e al 20’ passa in vantaggio: Doig ruba palla a Dumfries sulla linea di fondo e mette in mezzo per Laurienté che insacca con una gran botta sotto l’incrocio. L’undici di Inzaghi vicina al pareggio in due occasioni nello spazio di due minuti: prima con Dumfries che riceve da Asllani, incrocia il tiro che sfila vicino al palo (26’), poi Sanchez su cui è attento Consigli (28’). Al 31’ il portiere neroverde deve superarsi sul colpo di testa di Pavard che raccoglie l’ennesimo cross dalla trequarti di Bastoni. L’Inter insiste e nel primo dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Marchetti va in rete con Lautaro: la deviazione di Toljan sulla conclusione di prima di Carlos Augusto diventa un assist per l’argentino che insacca a porta vuota ma il Var annulla per fuorigioco. Si va negli spogliatoi con gli emiliani in vantaggio.
Si riparte con un calcio di punizione che Laurientè scodella in mezzo all’area interista ma non trova nessuno dei compagni pronto a impensierire Audero. È l’Inter a fare la partita ma senza creare particolari pericoli alla porta dei padroni di casa. Prime sostituzioni alla mezz’ora, Ballardini richiama Thorstvedt e manda in campo Boloca, Inzaghi inserisce Cuadrado per Dumfries e Arnautovic per Mkhitaryan. I nerazzurri si affacciano in avanti al 66′ proprio con Arnautovic, Ferrari chiude il tentativo in diagonale. Ancora cami nelle due squadre: nell’Inter entra Barella al posto di Frattesi e Buchanan per Bastoni, poi è il turno di Klassen per Asllani; il tecnico degli emiliani prova la carta Obyang per Lipani. All’82’ Barella innesca perfettamente Cuadrado sulla destra, provvidenziale la chiusura in corner di Kumbulla su Arnautovic. Ultime scelte per Ballardini che inserisce Racic e Missori al posto di Henrique e Toljan. Dopo 4 minuti di recupero cala il sipario sulla sfida del Maipei Stadium con il Sassuolo che per la seconda volta in questa stagione batte l’Inter (le uniche due sconfitte di questo campionato sono arrivate entrambe contro i neroverdi) e rimescola le carte in coda.
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