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Serie A: 34^ giornata, le gare di domenica

Pareggi per Bologna, Napoli e Roma; vincono Atalanta e Fiorentina

(foto X ACF Fiorentina)

Nel lunch match del 34^ turno l’Inter, già campione d’Italia, supera anche il Torino di Juric grazie a Calhanoglu che firma una doppietta in quattro minuti. Ventesimo clean-sheet stagionale per la squadra di Inzaghi. Nel pomeriggio finisce 1-1 al Dall’Ara la sfida tra il Bologna e l’Udinese rimontata nonostante la superiorità numerica. Nelle due gare delle 18.00 Napoli e Roma pareggiano 2-2. Al gol giallorosso firmato Dybala rispondono Oliveira e Osimhen ma sul finale è Abraham a riportare il match in equilibrio. L’Atalanta vince contro l’Empoli con un gol per tempo: prima Pasalic su rigore, poi Lookman. Grazie al pareggio del Maradona la squadra di Gasperini è ora a meno 2 dal quinto posto con una partita da recuperare. L’Empoli resta a quota 31 a +2 dalla zona retrocessione. Manita della Fiorentina nel posticipo contro il Sassuolo.

Inter-Torino 2-0 (ore 12.30)

Inzaghi conferma nove undicesimi della squadra che ha battuto il Milan: Sommer tra i pali; a formare il trio di difesa ci sono Pavard, de Vrij e Bastoni; Darmian e Carlos Augusto sulle corsie esterne con Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan nelle vie centrali; davanti Lautaro e Thuram. Risponde Juric con Milinkovic-Savic in porta; Lovato, Buongiorno, Rodriguez in difesa; Bellanova, Tameze, Ilic, Lazaro a centrocampo con Ricci e Vlasic a supporto dell’unica punta Zapata.

Nel primo tempo i nerazzurri si affidano alla costruzione dal basso tentando con un buon fraseggio di recuperare metri e soprattutto aprire qualche spazio ma il pressing alto dei granata costringe i campioni d’Italia a tornare dalle parti di Sommer. Al 15’ arriva il primo squillo della partita con il Torino che nell’arco di cinque minuti si rende pericolosa due volte: la prima con Zapata che prova la conclusione potente ma centrale; la seconda ancora con Zapata che anticipa di testa de Vrij ma la palla sfila poco oltre il palo. Scivolano via i così i primi 45 minuti, molto tattici e giocati sotto ritmo, con l’Inter che nerazzurri che non arriva mai a impensierire Milinkovic-Savic.

La ripresa si apre subito con un colpo di scena: su un fallo di Tameze ai danni di Mkhitaryan l’arbitro Ferrieri Caputi viene richiamata al VAR e dopo la review decide di espellere il difensore granata quando il cronometro segna il 48’. Tempo sei minuti e Calhanoglu si prende la scena portando in vantaggio l’Inter con un sinistro di prima intenzione che si insacca alle spalle di Milinkovic-Savic. Quattro minuti dopo Lovato stende Thuram in area di rigore. Dagli 11 metri si presenta Calhanoglu che spiazza nettamente Milinkovic-Savic per il 2-0. In inferiorità numerica, il Torino crolla fisicamente e mentalmente consentendo all’Inter di gestire in totale libertà.
Juric prova a cambiare qualcosa pescando dalla panchina Sanabria e Vojvoda ma il risultato non cambia e così al termine dei 90 minuti può cominciare la festa nerazzurra al Meazza.
Nel prossimo turno la squadra di Inzaghi andrà a far visita al Sassuolo a Reggio Emilia, mentre il Torino ospiterà il Bologna di Thiago Motta nell’anticipo di venerdì. (s.p.)

Bologna-Udinese 1-1 (ore 15.00)

Avvio di gara bloccato nel primo quarto d’ora con l’Udinese ad attendere il Bologna nella propria metà campo. Al 17’ Kristiansen cerca Zirkzee in area con un cross, bravo Bijol in anticipo. Ospiti vicino al vantaggio al 23’: Zirkzee nel tentativo di spazzare il pallone calcia addosso a un avversario nella propria area e rischia di beffare Skorupski.
Dopo una prima fase di assoluto equilibrio, le due squadre si allungano intorno alla mezz’ora di gioco e quando il primo tempo sembra destinato a chiudersi senza reti, l’Udinese si porta improvvisamente in vantaggio. Samardzic verticalizza per Lucca, che arriva sul fondo e scarica per Payero; davanti a Skorupski, l’argentino non sbaglia e porta in vantaggio la squadra di Cannavaro.

Inizio di ripresa con il Bologna alla ricerca del pareggio e l’Udinese chiuso nella propria metà campo per arginare le sortite avversarie. Al 58’ Ndoye calcia col destro da buona posizione, ma la conclusione è debole. Al minuto 64 Beukema stende Samardzic lanciato in contropiede, prende il secondo giallo e lascia il Bologna in 10 uomini. Nonostante l’inferiorità numerica i padroni di casa restano compatti e si riversano nuovamente in avanti. Gli sforzi vengono premiati al 78’ quando la squadra di Motta trova il gol del pari con una punizione dalla trequarti di Saelemakers che trova una traiettoria che beffa Okoye. Grande momento per l’ex-Milan che sul finale manca il gol di pochissimo in due circostanze. L’ultima clamorosa chance della gara è dell’Udinese che proprio allo scadere colpisce il palo con Davis.
Finisce 1-1 al Dall’Ara. Un punto che soddisfa probabilmente più il Bologna che l’Udinese rimontata nonostante la superiorità numerica. (m.b.)

Atalanta-Empoli 2-0 (ore 18.00)

Gasperini schiera Carnesecchi tra i pali; Hien, Djimsiti, Scalvini in difesa; Zappacosta, De Roon, Pasalic, Ruggeri a metà campo e Miranchuk e Lookman alle spalle di Toure.
Nicola scegli di mettersi a specchio: Caprile in porta; Bereszynski, Walukiewicz e Luperto i tre di difesa; Gyasi, Grassi, Maleh e Pezzella a centrocampo; davanti Fazzini e Cambiaghi supportano l’unica punta Niang.
Parte bene l’Atalanta con l’Empoli che difende basso e non lascia spazi tra le linee. Ne esce un avvio molto intenso ma con poche occasioni da gol. Alla mezz’ora di gioco si segnala solo l’infortunio di Cacace che costringe Nicola al primo cambio con Walukiewicz. L’episodio che spezza l’equilibrio arriba al 42’: contatto tra Pezzella e Tourè in area e l’arbitro Fabbri assegna il rigore per i padroni di casa. Sul dischetto va Mario Pasalic che calcia di potenza, Caprile intuisce l’angolo ma non ci arriva. L’Empoli accusa il colpo e la squadra di Gasperini poterebbe raddoppiare già al 48′ su una buona giocata in velocità Tourè che serve Miranchuk murato da Caprile. Si va al riposo sul punteggio di 1-0.

L’Atalanta trova il raddoppio in avvio di ripresa: Lookman recupera palla, si invola in area e insacca di sinistro (51’). Il numero 11 nerazurro sfiora la doppietta al 60’ ma il rasoterra esce di poco a lato. L’Empoli con molta fatica si va vedere su un’accelerata di Cambiaghi sulla sinistra, palla a Kovalenko che prova la conclusione sul primo palo ma trova solo l’esterno della rete. A dieci minuti dal termine gli ospiti trovano una buona opportunità con Marin ma la finisce comodamente tra le braccia di Carnesecchi.
La gara termina con la vittoria dell’Atalanta che sale a 57 punti, -2 dalla Roma, bloccata dal Napoli sul 2-2. L’Empoli rimane a 31 lunghezze, a +2 sulla zona retrocessione. (s.p.)

Napoli-Roma 2-2 (18.00)

Nel consueto 4-3-3- Calzona recupera Rrahmani vicino a Juan Jesus al centro della difesa, sugli esterni Di Lorenzo a destra e Oliverq q sinistra; assente Zielinski per infortunio, in mediana tocca a Cajuste affiancare Lobotka e Anguissa; davanti confermato il tridente Politano-Osimhen-Kvaratskhelia. Stesso modulo anche per De Rossi: Svilar tra i pali; in difesa torna titolare Kristensen a destra e a Spinazzola sulla corsia opposta, in mezzo Mancini e il rientrante Ndicka; a centrocampo c’è Bove a sostituire lo squalificato Paredes insieme a Cristante e Pellegrini; tridente d’attacco Azmoun, Dybala ed El Shaarawy.

In avvio di gara subito un’occasione per la Roma: Dybala da corner trova Mancini che fa sponda verso Pellegrini ma il colpo di testa del numero 7 giallorosso finisce alto di poco. Dopo un paio di timidi tentativi prima con Juan Jesus e poi con Osimhen, il Napoli si fa pericoloso al 19’ con un filtrante di Politano per Di Lorenzo che calcia da due passi ma Svilar si oppone. Intorno alla mezz’ora, alla prima sbavatura di Ndicka, Osimhen recupera palla, entra in area e calcia da posizione defilata, ma è ancora attento il portiere giallorosso. Il nigeriano al 35′ vince un duello aereo con Ndicka e lancia in campo aperto Anguissa che spara alle stelle con Svilar in uscita. Sul finale di tempo il Napoli cresce e mette spesso in difficoltà la retroguardia romanista e al 40′ chiama Svilar alla parata più difficile del primo tempo su un tiro a giro di Kvaratskhelia sul secondo palo. Il primo tempo si chiude con il punteggio di 0-0.

La ripresa inizia con una occasione per parte: per la Roma ci prova El Shaarawy al 49’ ben servito in area da Kristensen; per il Napoli al 51′ c’è Politano su assist di Osimhen. Ancora decisivo Svilar al 55′ che in uscita mura Lobotka. L’episodio che sblocca la gara arriva al 59′: intervento di Juan Jesus su Azmoun e l’arbitro Sozza fischia il rigore che Dybala trasforma con freddezza calciando nell’angolo alla destra di Meret. Subito dopo il gol De Rossi richiama in panchina El Shaarawy, dentro Angelino. Passano appena quattro minuti e il Napoli rimette in parità la gara: Mancini va leggero sulla pressione di Cajuste, la palla arriva a Olivera che grazie anche alla deviazione di Kristensen beffa Svilar. La partita si accende e prima è il Napoli a sfiorare il gol con un colpo di testa di Osimhen (65’), poi tocca alla Roma con Pellegrini al 66’ ma Meret sventa il pericolo. Al 69’ due cambi per parte, per il Napoli escono Politano e Cajuste per Ngonge e Traorè, per la Roma escono Azmoun e Bove per far posto a Renato Sanches e Abraham. Svilar è ancora prodigioso al 73′ su Osimhen sfuggito a Mancini ma all’83’ il Napoli raddoppia. Fallo di Renato Sanches in area giallorossa su Kvaratskhelia, dal dischetto va Osimhen che non sbaglia. Ancora due sostituzioni Baldanzi per Kristensen per la Roma e Raspadori per Kvaratskhelia per il Napoli.
La Roma però è ancora letale nei minuti finali e all’88’ trova il pareggio: ancora un corner di Dybala, stavolta è Ndicka a spizzare sul secondo palo dove Abraham insacca di testa sul filo del fuorigioco. E’ il 21^ gol giallorosso nato dagli sviluppi di un calcio da fermo; il nono da corner; il 27^ segnato nell’ultima mezz’ora di gioco. I Napoli manca i tre punti nonstante una prova convincente; la Roma resta in scia di Juventus e Bologna entrambe fermate sul pari ma vede avvicinarsi l’Atalanta ora a meno 2 con una gara da recuperare. (m.s.)

Fiorentina-Sassuolo 5-1 (20.45)

Fiorentina in campo con il 4-2-3-1, con la novità Christensen tra i pali; al centro della difesa confermati Quarta e Ranieri con Kayodè a destra e Parisi a sinistra preferito a Biraghi; in mediana Duncan e Arthur; davanti Ikonè, Barak e Sottil a supporto di Kouamè. Ballardini risponde con il 4-4-1-1: Consigli confermato in porta; linea difensiva con Viti, Kumbulla, Ferrari e Tressoldi; in mezzo al campo Volpato, Obiang, Boloca e Doig; in attacco Thorstved alle spalle di Pinamonti.

In avvio di gara è la Fiorentina a controllare il possesso con il Sassuolo attento a non concedere spazi e pronto a colpire in ripartenza. Dopo un quarto d’ora padroni di casa pericolosi con Kouamè che manca di pochissimo l’impatto con l’invito di Sottil. Due minuti più tardi arriva la rete del vantaggio della Fiorentina: Volpato perde un pallone sanguinoso ed è bravo Sottil a puntare la porta e a calciare all’angolino. Sotto nel punteggio il Sassuolo prova a reagire e al 24’ ci prova Tressoldi ma il suo colpo di testa termina alto sopra la traversa. La squadra di Vincenzo Italiano continua a giocare ad alta intensità e al 28’ sfiora il raddoppio con Parisi che calcia da posizione defilata e colpisce il palo. Negli ultimi 15 minuti la squadra di Italiano gestisce il risultato cercando di abbassare i ritmi con gli emiliani che cercano soluzioni dalla distanza. Il tentativo potente da fuori di Thorsteved 35’ trova pronto Christensen. Poco prima della fine del tempo ancora la Fiorentina ancora in avanti: grande giocata di Ikonè che cerca Barak a centro area, determinante Tressoldi in chiusura. Si va negli spogliatoi con i viola meritatamente avanti grazie alla rete di Sottil.

A inizio ripresa entrambi i tecnici decidono di intervenire: Italiano inserisce Nico Gonzalez per Ikonè mentre Ballardini richiama in panchina Volpato e Viti per Bajrami e Mulattieri. Dopo un avvio promettente del Sassuolo, i padroni di casa raddoppiano: cross di Arthur e colpo di testa di Martinez Quarta a battere Consigli (54’). Non si fa attendere la reazione degli ospiti, che tre minuti più tardi accorciano le distanze con una conclusione potente di Thorstvedt. Bastano 60 secondi alla Fiorentina per ristabilire le distanze con la rete di Nico Gonzalez. Il Sassuolo è in grande difficoltà e all’ora di gioco incassa anche il poker di Barak che non sbaglia davanti a Consigli e chiude la partita (63’). Continua ad attaccare la squadra di Italiano che al 66’ fa manita: sponda di Barak per Nico Gonzalez che firma la doppietta personale. Tre reti in otto minuti per gli emiliani che compromettono definitivamente la gara. La Fiorentina è spietata e al 69’ colpisce il palo ancora con Nico Gonzalez e sulla respinta Consigli salva su Barak. A venti minuti al termine Belotti appena entrato si fa vedere in avanti servendo Sottil a centro area che in spaccata non inquadra la porta. Il direttore di gara non concede recupero e la sfida si chiude sul 5-1. Seconda vittoria consecutiva per la Fiorentina che aggancia il Napoli in 8^ posizione a quota 50 punti. Seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Ballardini che certifica una situazione di classifica sempre più difficile. I neroverdi restano penultimi in classifica a 26 punti, ben cinque di distanza dall’ Empoli quartultimo. (g.s.)

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