La domenica del 32^ turno si apre con lo spettacolare pareggio del Maradona tra Frosinone e Napoli nel lunch match. I campioni d’Italia chiudono tra i fischi e molto probabilmente dicono definitivamente addio al sogno di un posto in Champions League. Punto d’oro per gli uomini di Di Francesco ancora impegnati nella lotta per non retrocedere e che oggi sarebbero salvi. Un punto ciascuno e tanti gol anche al Maipei Stadium dove Sassuolo e Milan chiudono sul 3-3. La squadra di Ballardini resta penultima a quota 26; i rossoneri di Pioli secondi salgono a 69 punti prima del derby con l’Inter del prossimo turno. Momenti di paura in Udinese-Roma delle 18.00 per un malore accusato in campo da Ndicka. Gara sospesa a 18 minuti dalla fine sul punteggio di 1-1. Nel posticipo l’Inter fa 2-2 con il Cagliari di Ranieri che si prende un punto molto importante in chiave salvezza.
Frosinone-Napoli 2-2 (ore 12.30)
Calzona schiera il Napoli con il 4-3-3 per confermarsi dopo la vittoria di Monza e rilanciare la sua squadra per la lotta Champions, anche approfittando dei mezzi passi falsi di Juve e Bologna di ieri. Di Francesco risponde con un 3-4-2-1 con Cheddira unica punta.
Partono meglio gli ospiti che nei primi 10’ impegnano la difesa dei partenopei. Il Napoli guadagna campo e al 13’ crea la prima occasione con Osimhen, pronto alla risposta Turati. Al 16’ in vantaggio i padroni di casa con il gol-gioiello di Politano che con un sinistro a giro dal limite dell’area supera l’incolpevole Turati. Per l’attaccante è l’ottavo centro stagionale e il 50^ in carriera.
Osimhen in contropiede non approfitta del clamoroso errore di Romagnoli e solo davanti a Turati spara sul fondo quando il cronometro segna il 20′.
Al 30’ la grande occasione per il Frosinone: Rahmani atterra Cheddira, calcio di rigore che Soulè tira male e Meret para facilmente. La squadra ospite continua a spingere, al 35’ doppia chance per Cheddira e Mazzitelli, Meret si esalta e neutralizza entrambe le conclusioni. Il primo tempo si conclude senza altre emozioni.
La ripresa inizia con l’occasione di Osimhen e la bella risposta di Turati. Sull’angolo seguente ancora Turati con una grande parata nega il gol a Di Lorenzo. Al 50’ clamoroso errore di Meret che in fase di costruzione dal basso consegna la palla a Cheddira per la più facile delle conclusioni: gol e 1-1. Il Napoli non ci sta, reagisce con veemenza e al 63’ torna in vantaggio con la zampata di Osimhen su azione di angolo. Per l’attaccante nigeriano è il 13^ gol stagionale.
La partita rimane divertente con occasioni da una parte e dall’altra: al 73’ gli uomini di Di Francesco trovano il secondo pareggio con un gran colpo di testa di Cheddira che anticipa l’incerto Rahmani e firma la sua prima doppietta in Italia.
Al 75’ ancora Turati ferma Kvaratskhelia. Passano altri dieci minuti e Meret riscatta parzialmente l’errore sull’1-1 e di piede respinge una deviazione ravvicinata di Seck di petto.
Emozioni anche nei cinque minuti di recupero con Di Lorenzo che al 92’ mette in mezzo un pallone sul quale Simeone arriva con un attimo di ritardo. C’è ancora tempo per l’espulsione di un nervoso Mario Rui che al 98’ prende il secondo giallo per fermare fallosamente la ripartenza di Seck.
La partita finisce tra i fischi di delusione dei tifosi del Napoli che se la prendono con tutti, compreso il Presidente De Laurentiis. Il pareggio, infatti, serve poco agli uomini di Calzona che agganciano la Lazio al 7^ posto a quota 49 ma rimangono a -10 dal Bologna quarto e -6 dal quinto posto che molto probabilmente sarà valido per qualificarsi per l’Europa che conta.
Con questo pareggio il Frosinone scavalca per differenza reti il Verona e, in attesa di Atalanta-Verona di domani, al momento sarebbe salvo. (a.c.)
Sassuolo-Milan 3-3 (ore 15.00)
Nella gara delle 15 il Sassuolo ospita il Milan al Maipei Stadium. Ballardini ne cambia 3 rispetto alla squadra che ha pareggiato con la Salernitana nel turno scorso: davanti a Consigli tra i pali, la linea difensiva a 4 composta da Toljan, Erlic, Ferrari con Doig che lascia la corsia di sinistra a Viti; nei tre di centrocampo c’è Obiang al posto di Bajrami con Boloca e Thorstvedt ai lati; in attacco Volpato è preferito a Defrel con Laurienté e Pinamonti a completare il reparto.
Qualche novità anche per Pioli in vista del ritorno di Europa League con la Roma di giovedì: in porta Sportiello sostituisce Maignan rimasto a Milano; in difesa Florenzi, Kijaer; Thiaw e Theo Hernandez; in mediana Adli e Musah; alle spalle del prescelto Jovic si muovono Chukwueze, Loftus-Cheek e Leao.
Inizio shock per i rossoneri che al 4’ sono già sotto: è Pinamonti a portare avanti il Sassuolo andando a colpire di prime intenzione su invito di tacco di Thorstvedt. La squadra di Ballardini sfiora il raddoppio solo 4 minuti dopo con Laurienté che salta Kjaer, conclude sul primo palo col mancino ma trova solo l’esterno della rete. Risposta immediata del Milan con Theo Hernandez ma il suo rasoterra finisce fuori di poco. Al 9’ Ballardini è costretto a bruciare il primo slot di sostituzioni per un problema fisico accusato da Toljan al suo posto dentro Tressoldi.
Un giro di lancette e gli emiliani trovano il 2-0: Thorstvedt trova il corridoio per servire Laurienté, Sportiello respinge la prima conclusione ma nulla può sul tap-in successivo. Dopo un miracolo di Consigli su incornata di Thiaw, Chukwueze buca il portiere neroverde di testa ma la rete viene annullata per fuorigioco. Appuntamento solo rimandato perché il Milan ci riprova due minuti dopo e accorcia con una sgasata di Leao che semina il panico in area e poi buca Consigli sul secondo palo (20’).
Ancora pericoloso il Sassuolo al 36’ quando un retropassaggio verso Sportiello proprio del portoghese rischia di favorire Laurienté. Il finale di tempo è tutto rossonero: ci prova prima Florenzi dalla distanza, risponde coi pugni Consigli che si ripete subito dopo sul sinistro di Theo Hernandez; poi Loftus-Cheek si fa murare il tentativo col destro. Si va al riposo sul 2-1 per i padroni di casa.
Si riparte con Defrel in campo a sostituire Volpato nel Sassuolo ma è sempre il Milan a essere aggressivo anche se rischia su un appoggio sbagliato in uscita di Kjaer che innesca Laurienté che spreca. Al 53’ l’attaccante francese non sbaglia: riceve palla da Defrel e la piazza di destro alle spalle di Sportiello ristabilendo i due gol di vantaggio sugli avversari. Al 58’ ripartenza 4 contro 3 del Sassuolo, ma anche questa volta Laurienté sbaglia la scelta e vanifica l’occasione; un minuto dopo il Milan accorcia di nuovo grazie a Jovic che raccoglie e insacca una respinta corta di Consigli. Sesto goal in campionato per l’ex Fiorentina, il 9^ stagionale. Un minuto più tardi scappa ancora Leao sulla sinistra, entra in area e serve in mezzo per Giroud anticipato all’ultimo istante da Ferrari.
Il Milan va in rete al 63’: lancio lungo per Chukwueze che mira il palo lontano e buca Consigli di esterno sinistro ma anche questa volta parte in fuorigioco. Secondo gol annullato al nigeriano che poi uscirà per far posto a Pulisic.
Al 68’ in un contrasto aereo con Pinamonti il braccio di Thiaw diffidato è troppo alto e vale il giallo che lo costringerà a saltare il derby. Un miracolo di Consigli al 78’ sbarra la porta al tentativo di Pulisic servito dalla destra da Adli. All’83 Okafor appena entrato trova la rete del pari rossonero in mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Sassuolo è stanchissimo e rischia di capitolare all’86’: Pulisic scappa sulla destra e mette in mezzo per Giroud che spedisce alto sulla traversa. L’attaccante statunitense mette in area un paio di palloni interessanti, ma il muro emiliano tiene la gara finisce 3-3.
Udinese-Roma sospesa (ore 18.00)
Al Friuli si affrontano Udinese e Roma. La squadra di casa a caccia di punti per uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione, gli ospiti per cercare di avvicinare il Bologna, prossimo avversario e fermato ieri dal Monza, nella corsa a un posto in Champions League. Cioffi conferma Lucca in avanti, a supporto dell’unica punta c’è Pereyra, a centrocampo Samardzic affiancato da Walace e Payero. De Rossi attua un sostanzioso turnover: in difesa si torna a tre con Huijsen, Llorente e Ndicka; a centrocampo irrinunciabili Paredes e Cristante con Aouar, sugli esterni Zalewski e Angelino; in attacco c’è Lukaku con Baldanzi a supporto.
Nel primo quarto d’ora Udinese più intraprendente della Roma. I friulani si presentano almeno in un paio di occasioni dalle parti di Svilar creando qualche grattacapo alla retroguardia giallorossa anche se non arrivano conclusioni degne di nota. La Roma è lenta e non trova sbocchi per gli avanti né per le vie centrali né sulle corsie esterne. La prima conclusione è dell’Udinese al 16′: Bijol spizza di testa l’invito di Samardzic ma la palla finisce larga. La Roma risponde al 17’ con Zalewski che serve al centro Aouar ma anche la conclusione dell’algerino manca il bersaglio. Ancora una chance per i giallorossi al 21’ quando Baldanzi colpisce al volo dal limite su una respinta della difesa bianconera e impegna Okoye che devia in corner. Al 23’ l’Udinese la sblocca: Pereyra sfrutta un’indecisione di Huijsen e supera Svilar in uscita con uno scavetto. La squadra di De Rossi non riesce a organizzare una reazione immediata e crea la prima occasione per il pari al minuto 38 quando Angelino pesca in area Lukaku che di testa non centra i pali. Si va al riposo con i padroni di casa meritatamente in vantaggio.
Si riparte con la Roma in avanti per cercare di rimettere subito la gara in equilibrio e l’Udinese ad aspettare nella propria metà campo. Ci prova al 49′ Paredes dal limite di controbalzo ma Okoye è attento. La squadra però è troppo lenta e a tratti pigra così De Rossi mette mano ai cambi: dentro Karsdorp e Dybala, fuori Huijsen e Aouar. Si arriva all’ora di gioco senza grandi sussulti, ma al 64′ la Romi trova il pareggio. Cristante in posizione di ala destra riceve e di prima mette al centro per Lukaku che con un perfetto terzo tempo brucia i centrali friulani e di testa batte Okoye. Giallorossi vicini al raddoppio al 67’: dribbling di Dybala sulla destra, conclusione di Baldanzi che si fa deviare il tiro, ci riprova Lukaku ma l’Udinese si salva in corner.
Momenti di panico al 72’ la gara quando la gara si interrompe per un malore accusato da Ndika che si accascia toccandosi il petto. I compagni richiamano a grandi gesti i soccorsi e il giocatore viene portato fuori in barella ma cosciente. L’arbitro Pairetto concede una pausa di 2 minuti per permettere di verificare le condizioni del difensore. De Rossi scende negli spogliatoi risale scosso e preoccupatissimo, aggiorna la squadra che non si sente di proseguire. L’Udinese accoglie la richiesta di sospensione, Pairetto esegue. Lo speaker annuncia la misura tra gli applausi dello stadio. Gli ultimi 18 minuti di Udinese-Roma si giocheranno in data da definirsi. (m.s.)
Inter-Cagliari 2-2 (ore 20.45)
La squadra di Simone Inzaghi scende in campo con il 3-4-3: Sommer tra i pali; i tre di difesa Acerbi, Bisseck e Bastoni; sulle corsie esterne Dimarco e Darmian e Barella, Chalanoglu e Mkhitaryan a completare il centrocampo; davanti la coppia Sanchez-Thuram. Nel 3-4-2-1 di Ranieri Hatzidiakos, Mina e Obert sono i 3 a protezione di Scuffet; a centrocampo Di Pardo, Makoumbou, Sulemana e Augello; in attacco Jankto e Luvumbo alle spalle di Shomurodov.
I nerazzurri si fano subito vedere in avanti: al 5’ Barella conclude al volo ma Scuffet respinge in tuffo. Pochi minuti più tardi termina sul fondo anche il tentativo di Dimarco servito da Sanchez. Dopo un inizio difficoltoso, alza la testa il Cagliari che all’11’ va ad un passo dal vantaggio con Luvumbo ma il suo mancino sfiora il palo di Sommer. Un giro di lancette e la sblocca l’Inter con un destro di Thuram che batte Scuffet da distanza ravvicinata. I sardi reagiscono e al 18’ è di nuovo Luvumbo a provarci ma il suo tiro viene deviato da Acerbi e poi bloccato da Sommer. L’Inter cerca il raddoppio al 22’ ma Sanchez non riesce a colpire bene su un ottimo suggerimento di Thuram. Nonostante la rete di svantaggio, la squadra di Ranieri non rinuncia alla fase offensiva e cerca di rispondere colpo su colpo alle avanzate dei nerazzurri. Poco prima della mezz’ora sono ancora gli ospiti a farsi vedere dalle parti di Sommer ma sul tentativo di Shomurodov il portiere svizzero risponde presente. Alla mezz’ora Ranieri richiama in panchina Jankto e inserisce Prati e il Cagliari sfiora il pari al 38’ con Shomurodov, salva tutto Barella. I primo tempo si chiude con l’Inter in vantaggio nonostante una buona prestazione dei rossoblù.
Si riparte con Dimarco che chiama al grande intervento Scuffet al 48′. Il Cagliari si difende basso mentre l’Inter cerca di aumentare la pressione offensiva. Raggiunta l’ora di gioco i nerazzurri ci provano con Chalanoglu ma Scuffet interviene ancora una volta a salvare i suoi. Al 64′ Inzaghi inserisce Frattesi per Mkhitaryan. Un minuto più tardi arriva la rete del pari degli ospiti: sponda di Luvumbo per Shomurodov che supera Sommer. Non si fa attendere la reazione dell’Inter, al 67’ ci prova Sanchez di testa e al 72’ Mina respinge con il braccio il colpo di testa di Frattesi. Il direttore di gara concede il rigore e dal dischetto non sbaglia Chalanoglu che riporta avanti i suoi. Inzaghi inserisce Arnautovic, Carlos Augusto e Dumfries per Sanchez, Dimarco e Darmian; Ranieri richiama in panchina Shomurodov, Luvumbo Di pardo per Lapadula, Viola e Zappa. I sardi attaccano alla ricerca del pari mentre l’Inter cerca di gestire la rete di vantaggio ma all’83’ gli sforzi degli ospiti vengono premiati da pari di Viola che conclude in diagonale con il mancino. La rete del centrocampista dà fiducia ai sardi e manda in difficoltà i nerazzurri, all’86’ è ancora Viola a spaventare il Meazza ma il suo tiro sfiora il palo e termina sul fondo. Negli ultimi minuti entrambi i tecnici decidono di intervenire: Inzaghi manda in campo Buchanan al posto di Bastoni mentre Ranieri inserisce Wieteska per Hatzidiakos. Nel finale l’Inter attacca ma i rossoblu si difendono con ordine senza concedere spazi. L’ultima occasione del match è proprio per gli ospiti, di nuovo con Viola ma il suo colpo di testa viene intercettato da Sommer.
La sfida si chiude in parità, l’Inter resta saldamente in testa alla classifica con 83 punti. Il Cagliari disputa 90’ di sacrificio e intensità e si prende un punto molto importante in chiave salvezza, i sardi salgono in 14^ posizione a 31 punti. (g.s.)
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