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Serie A: 32^ giornata, le gare di sabato

Vittoria del Lecce con l'Empoli; frena ancora il Bologna; pari anche nel derby di Torino

(foto profilo X US Lecce)

Il sabato della 32^ giornata di campionato si apre con una importante vittoria in chiave salvezza del Lecce sull’Empoli grazie al gol di Nicola Sansone. Finisce 0-0 il derby di Torino: più pericolosa la Juventus nel primo tempo, meglio la squadra di Juric nella ripresa. Dopo il pari del turno scorso a Frosinone, frena ancora il Bologna nel posticipo serale contro Monza terminato anche questo sullo 0-0. Emiliani rallentano nella corsa Champions fermati da un super Di Gregorio ma restano al quarto posto a meno quattro dalla Juve terza ma domani la Roma può portarsi a un punto prima dello scontro diretto della prossima domenica.

Lecce-Empoli 1-0 ore 15.00

Lo scontro salvezza tra Lecce ed Empoli va ai salentini che passano di misura grazie alla rete in extremis di Sansone. Rammarico dei toscani per la rete annullata a Cerri in avvio di gara, la squadra di Gotti sale momentaneamente a +6 sulla zona retrocessione.

Dopo 5’ gli ospiti sembrano aver stappato subito il match. Cancellieri sgasa sulla sinistra saltando Gendrey e prende il fondo: cross teso dell’ex Lazio sul primo palo per la zampata vincente di Alberto Cerri che batte Falcone. A inizio azione, però, Caprile blocca il pallone con le mani fuori area, dunque dopo un’attenta revisione al VAR l’arbitro Mariani annulla la rete e concede calcio di punizione al Lecce. Le squadre si affrontano subito a viso aperto nonostante la grande posta in palio, con ribaltamenti di fronte continui da una parte e dall’altra. Al 19’ il Lecce batte i primi due colpi del suo match. Ci prova prima Gendrey al volo sul secondo palo con il destro, poi Dorgu di testa sull’angolo seguente, ma in entrambi i casi è più che attento Caprile nel respingere le due conclusioni. I ritmi si abbassano inevitabilmente visto l’intenso avvio di gara ed il forte caldo percepito al Via del Mare, ma superata la mezz’ora sono ancora i giallorossi a bussare alla porta degli azzurri. Ci prova Baschirotto al 32’ dalla lunga distanza: il rasoterra del difensore viene deviato da Walukiewicz e successivamente dal portiere in calcio d’angolo. Risponde subito dopo un Cancellieri in ottima forma, la cui rovesciata in area si spegne di poco alta sopra la traversa. I toscani alzano i giri del motore e sfiorano il vantaggio con la doppia occasione di testa di Cerri da corner, dove Falcone si dimostra reattivo nel negare la gioia all’attaccante ospite. Nel finale è di nuovo il Lecce ad andare a centimetri dall’1-0 con la traversa colpita di testa da Piccoli, l’ultimo sussulto di un primo tempo equilibrato che si chiude sullo 0-0

Nella ripresa cambia l’atteggiamento delle due formazioni, con l’Empoli in attesa di ripartire ed un Lecce decisamente più pericoloso ed in controllo del possesso. I salentini aggrediscono la metà campo avversaria già dai primi minuti del secondo tempo, spaventando la retroguardia di Nicola al minuto 58. Caprile deve ancora superarsi sul colpo di testa di Baschirotto da corner e respingere l’offensiva dei padroni di casa. Pochi minuti dopo è il turno di Oudin: discesa e tunnel di Gallo sulla sinistra, palla scaricata per l’arrivo del francese che calcia forte da fuori area trovando la miracolosa deviazione in angolo di un difensore toscano al minuto 63. Gli ingressi in precedenza di Cambiaghi e Niang non danno vivacità all’Empoli, quasi mai in grado di creare vere e proprie chance da gol anche nel finale. Quando i ritmi di gara sembrano nuovamente abbassarsi, Gotti attinge dalla panchina e gioca la carta Pierotti. A un minuto dal 90’, pochi secondi dopo il suo ingresso in campo, l’attaccante argentino sfrutta un’indecisione di Walukiewicz, strappa il pallone al difensore e davanti a Caprile appoggia per il tap in facile di Sansone. I due subentrati regalano tre punti fondamentali per la salvezza ai giallorossi (e.c.)

Torino-Juventus 0-0 ore 18.00

Torino e Juventus si affrontano nel derby numero 158 in Serie A. In casa granata la vittoria manca dall’aprile 2015, più in generale solo una volta il Toro è uscito vincente negli ultimi 35 confronti.
Oggi la squadra di Allegri gioca per tenere lontane le inseguitrici nella corsa alla prossima Champions League, quella di Juric per continuare a sognare un posto in Europa.
Allegri schiera la formazione tipo: Cambiaso e Kostic sulle fasce partono ancora titolari preferiti a Weah e Iling-Junior, in attacco confermato il tandem Chiesa-Vlahovic.
Juric, che deve fare a meno di Schuurs, Djidji, Gineitis e Pellegri, conferma Tameze nei tre di difesa; Vojvoda preferito a Lazaro sulla fascia sinistra; a centrocampo giocano Ricci e Linetty, in attacco spazio alla coppia Sanabria-Zapata.

Si parte con la Juventus subito pericolosa e vicino al gol già al 6’: Chiesa va via sulla destra e serve una palla perfetta a Vlahovic che batte a colpo sicuro ma centra il palo. Ancora uno spunto di Chiesa al 12′, palla per Cambiaso che appoggia a Locatelli ma il tiro finisce alto. Il Torino non riesce a organizzare trame pericolose e i tentativi più frequenti di guadagnare campo sono affidati a rinvii lunghi a cercare Zapata troppo isolato e poco supportato da Sanabria. Al minuto 30 ancora una occasione per la Juventus: stavolta è Gatti a liberarsi sulla destra e a crossare sul palo lontano dove c’è Vlahovic ma la conclusione è deviata in angolo da Milinkovic-Savic in uscita. Sul finale di tempo la partita si innervosisce e il direttore di gara Maresca deve ricorrere al cartellino giallo prima con Gatti e poi con Ricci. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 con la Juventus che può rammaricarsi per le occasioni avute e non sfruttate e con il Torino che solo nel finale è riuscito a farsi vedere dalle parti di Szczesny. 

Si riparte con un gol di Zapata annullato al Torino per un precedente fallo di Bellanova in anticipo su Kostic. È un avvio di ripresa che vede gli ospiti più propositivi nella metà campo della Juventus che attende e riparte poggiandosi su Kostic e Cambiaso sulle corsie esterne. All’ora di gioco arriva la prima vera parata di Szczesny che devia con un difficile intervento una bella incornata di Sanabria che sovrasta Gatti sul bel servizio di Bellanova dalla destra. Al 64’ finisce la gara di Chiesa sostituito da Yildiz, in campo per la Juventus anche Iling Junior al posto di Kostic. Contropiede bianconero al 74′ con Rabiot che porta palla e serve largo Yildiz, il turco rientra sul destro e calcia deciso ma Milinkovic-Savic respinge. Anche Juric modifica il suo attacco, al 77’ dentro Okereke e fuori Sanabria, dentro anche Lazaro per Vojvoda. Contemporaneamente Allegri toglie dal campo Vlahovic e Gatti e inserisce Kean e Alex Sandro. Si arriva al 90′ senza azioni degne di nota e con Maresca che concede 7 minuti di recupero anche a causa del tempo trascorso per soccorrere Szczesny uscito malconcio da uno scontro aereo con il neo entrato Masina. Al 94’ occasione per il Torino: Lazaro di testa alza di poco sopra la traversa.
Il 158^ derby della Mole finisce 0-0: primo tempo più Juventus che Torino, ripresa più Torino che Juventus. Juric deve rimandare l’appuntamento con la sua prima vittoria nel derby di Torino; Allegri non supera il record di vittorie nella stracittadina di Giovanni Trapattoni. (m.s.)

Bologna-Monza 0-0 ore 20.45

Trasferta insidiosa per il Monza ospite del Bologna al Dall’Ara. La squadra di Thiago Motta viaggia in piena zona Champions League mentre quella di palladino deve reagire alle ultime due sconfitte consecutive contro Torino e Napoli.
Padroni di casa in campo con il 4-2-3-1: Skorupski in porta; Posch, Lucumì, Beukema e Kristiansen a formare la linea dei 4; davanti alla difesa Aebischer e Freuler; dietro a Zirkzee agiscono Orsolini, Ferguson e Urbanski a sostituire lo squalificato Saelemaekers. 
Modulo speculare per il Monza: davanti a Di Gregorio tra i pali linea difensiva con Birindelli, Pablo Marí, Izzo e A. Carboni al posto di Caldirola fermato dal giudice sportivo; in mediana Akpa-Akpro e Bondo; in attacco Colpani, Pessina e Zerbin alle spalle dell’unica punta Djuric.

Prima del fischio di inizio osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell’esplosione di Suviana. Dopo una prima fase di studio a ritmi blandi, è il Bologna a prendere in mano le redini del gioco con gli ospiti che attendono nella propria metà campo il momento giusto per colpire in contropiede. Bussa il Monza al 17’ con un colpo di testa di Pessina su cross di Colpani neutralizzato da Skorupski. Poi doppio botta e risposta tra Orsolini e il portiere del Monza Di Gregorio che al 20’ va deviare sopra la traversa una punizione del numero 7 rossoblù e si ripete tre minuti più tardi sfiorando con la punta delle dita il sinistro indirizzato all’angolino. Il Monza si difende e ci prova con Pessina che mette in mezzo per Djuric, stavolta è Skorupski a respingere d’istinto. Si rifà sotto il Bologna al 40′ ma sul corner di Orsolini il piattone di Ferguson finisce di poco a lato. Dopo un minuto di recupero si chiude il primo tempo con il punteggio di 0-0.

Si riparte senza sostituzioni e con una buona occasione per gli ospiti al 49’: Zerbin serve Colpani che tutto solo sul secondo palo spedisce alto in acrobazia. Dopo lo spavento il Bologna torna a impossessarsi della partite e torna in cattedra Orsolini, il più ispirato dei suoi che soprattutto sui calci piazzati sfida ripetutamente Di Gregorio. Al 54’ ancora lui trova l’imbucata giusta per il taglio di Ferguson ma il numero uno del Monza salva tutto in uscita. Serata storta per lo scozzese che poco dopo accusa un problema al ginocchio e lascia il posto a Ndoye. In ombra anche Zirkzee. Al 69’ Posch pesca Orsolini che in area controlla e prova a sorprendere Di Gregorio di sinistro sul primo palo senza successo. I due allenatori provano a incidere con le sostituzioni. I padroni di casa insistono fino all’ultimo ma il muro del Monza tiene e la gara si chiude sullo 0-0.
Una nuova frenata dopo quella di Frosinone per la squadra di Motta che resta quarta ma rallenta dando alla Roma di portarsi domani a meno uno prima dello scontro diretto del prossimo turno.

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