Al Chase Stadium di Fort Lauderdale in Florida l’Italia di Spalletti apre la preparazione verso Euro2024 battendo il Venezuela 2-1 nella prima delle due amichevole in programma negli Usa. Donnarumma para un rigore Rondon al 2′ ma a decidere è la doppietta di Mateo Retegui che si candida a una maglia da centravanti titolare in Germania. Di Machis la rete del momentaneo pareggio venezuelano. Domenica secondo e ultimo impegno americano nel New Jersey contro l’Ecuador.
La partita
L’inizio del match è preceduto da un minuto di raccoglimento per Joe Barone, direttore generale della Fiorentina scomparso martedì scorso. In tribuna, seduto accanto al presidente della Figc Gabriele Gravina, c’è Jannik Sinner che domani esordirà nel Masters 1000 di Miami contro Vavassori.
Prove generali per il 3-4-2-1 di Luciano Spalletti: in porta c’è Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Scalvini il terzetto difensivo; in mediana Cambiaso, Udogie, Locatelli, Bonaventura; in attacco Frattesi e Chiesa supportano Retegui. Il ct dei Vinotintos Fernando Batista schiera i suoi con un 4-2-3-1: Roma tra i pali; Ferraresi, Angel, Osorio, Navarro formano la linea di difesa; Aramburu, Martinez sono i due mediani; Machis, Casseres, Savarino i tre dietro all’unica punta Rondon.
Partenza da incubo per a difesa italiana che al secondo minuto la combina grossa: Udogie e Scalvini non si capiscono e costringono Buongiorno ad arrangiarsi alla disperata su Rondon. Sacrosanto il rigore assegnato dall’arbitro Rubiel Vazquez. È lo stesso attaccante del Pachuca a presentarsi davanti a Gigio Donnarumma che intuisce l’angolo e para. Sulla ribattuta il più svelto è Savarino che però conclude alto. Si salva l’Italia. Gli azzurri rispondono al 13′ con Federico Chiesa che indirizza il tiro a giro verso il secondo palo, ma il pallone esce di pochissimo. Il Venezuela controlla e riparte e 6 minuti più tardi sfiora il vantaggio ancora con Rondon dimenticato dalla difesa italiana che arriva in ritardo sul cross preciso di Machis. L’Italia fatica a trovare spazi e si rivede davanti solo al 36′ con il bianconero Cambiaso che impegna senza fortuna il portiere Romo direttamente da corner.
Al 40’ gli azzurri approfittano di un disimpegno sbagliato di Romo: Locatelli recupera palla e la affida a Cambiaso. Il bianconero serve in area Mateo Retegui che non sbaglia e firma il suo terzo gol con la Nazionale. Il vantaggio dell’undici di Spalletti dura appena 2 minuti perché la difesa italiana restituisce il regalo agli avversari: Bonaventura riceve centralmente da Donnarumma ma pressato calibra male l’appoggio per Di Lorenzo e regala palla a Machis che sigla il pareggio con un diagonale a porta vuota. Dopo un minuto di recupero le squadre vanno al riposo sul risultato di 1-1.
La ripresa si apre con Barella in campo a sostituire Bonaventura ma la scelta non porta particolare verve alla fase offensiva azzurra. Intorno al 60’ i venezuelani i fanno pericolosi con una doppia occasione non sfruttata da Rondon che si fa prima murare da Buongiorno, poi da Donnarumma e con un tentativo del neo entrato Cadiz su cui il portiere del PSG interviene in uscita. Triplo cambio azzurro al 65′: fuori Locatelli, Frattesi e Chiesa dentro Jorginho, Pellegrini e Zaccagni. Al 75’ Zaniolo, subentrato due minuti prima a Cambiaso prova la conclusione mancina dalla distanza ma Romo si distende e devia in calcio d’angolo.
Non convince il test del 3-4-2-1 e così nell’ultimo quarto d’ora Spalletti torna al collaudato 4-3-3 e l’Italia magicamente si ritrova e all’80’ torna davanti grazie al secondo gol di serata di Retegui che riceve a centro area da Jorginho, si gira e fulmina Romo prima di lasciare il campo tra gli applausi dello stadio. Forse il ct ha trovato il centravanti titolare in ottica Europeo. L’ultima occasione del match è di Raspadori che nel recupero calcia alto un invito di Barella.
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