di Marcello Baldi – Dopo l’1-0 maturato all’Olimpico nella sfida d’andata, l’obiettivo della Lazio, con 4000 tifosi al seguito, è portare a casa una storica qualificazione ai quarti di finale di Champions League. La missione fallisce perché all’Allianz Arena passa il Bayern Monaco di Thomas Tuchel che vince 3-0 trascinato da un super Kane e dalla classe di Muller.
La partita
La prima conclusione verso la porta è dei capitolini, con Guendouzi che calcia debolmente verso la porta di Manuel Neuer. Al 13’ Provedel deve opporsi nuovamente alla conclusione di Musiala da fuori, respingendo lateralmente. Ancora Bayern al 16’ con Harry Kane da fuori, ma la conclusione rasoterra è deviata in angolo da Gila. Intervento provvidenziale del difensore spagnolo, con la palla diretta all’angolino basso. La squadra di casa insiste al 24’ con la doppia occasione che capita sui piedi di Pavlovic e Guerreiro, entrambi murati. La Lazio si difende, provando a ripartire in contropiede.
Superato il momento di difficoltà dopo la mezz’ora, i biancocelesti cominciano a palleggiare con personalità, provando a farsi vivi dalle parti di Neuer senza però riuscire a concludere verso la rete vista la densità difensiva dei padroni di casa. Il Bayern torna pericoloso al 35’ con il colpo di testa di Dier, che però termina alto di molto.
Poco dopo la Lazio ha l’occasione più importante del suo primo tempo: Luis Alberto crossa sul secondo palo, trovando la deviazione di de Ligt che alza la traiettoria in favore di Ciro Immobile. L’attaccante, da ottima posizione, colpisce di testa ma non riesce a inquadrare la porta. Come nella più classica delle situazioni calcistiche, vige la regola del “gol sbagliato, gol subito”. Sul ribaltamento di fronte, il Bayern Monaco trova il vantaggio con Harry Kane, che si avventa di testa su una palla sporcata in area da Guerreiro e da pochi passi piega le mani a Provedel. Gol che ristabilisce la parità dopo l’1-0 dell’andata.
La Lazio rischia di andare in confusione e dopo neanche un minuto Musiala calcia sul fondo la palla del possibile 2-0.
I biancocelesti vorrebbero concludere il primo tempo sull’1-0, cercando di riordinare le idee dopo l’intervallo, ma a recupero scaduto la squadra di Tuchel trova il raddoppio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla arriva a de Ligt che crossa al volo in area per Thomas Müller, tenuto in gioco da Felipe Anderson, che di testa segna indisturbato davanti a Provedel.
Doccia fredda per la squadra di Sarri, che va negli spogliatoi sotto di due reti.
Inizio di ripresa senza alcuna variazione tattica da parte dei due allenatori. Al 52’ primo episodio dubbio del match, con uno scontro tra de Ligt e Immobile nell’area di rigore bavarese. Il centravanti rimane a terra dolorante, ma l’arbitro non ravvede alcun fallo, fermando il gioco solo per permettere il corretto intervento dello staff medico. Il Bayern ha la sua prima chance del secondo tempo pochi istanti dopo, con la conclusione da fuori di Musiala, deviata in angolo da Guendouzi. Nuova occasione per i bavaresi al 58’, con Guerreiro che calcia forte ad incrociare, peccando di precisione.
I sogni biancocelesti si infrangono definitivamente al minuto 66’, quando i bavaresi calano il tris con Kane. Sulla ribattuta di una respinta laterale da parte di Provedel sulla conclusione di Sanè, l’inglese segna a porta vuota per il più facile dei tap-in, siglando la doppietta personale.
Al 71’ nuova occasione per il Bayern, con Provedel che questa volta è decisivo nell’opporsi alla conclusione di Müller.
Sul ribaltamento di fronte, Luis Alberto calcia sul fondo con la deviazione di Pavlovic che manda in angolo. Ultimi venti minuti di gioco in cui la Lazio, demoralizzata ma non completamente rassegnata, prova timidamente ad accoricare le distanze. Il Bayern però, completamente padrone del risultato, fa girare palla fino al fischio finale.
I campioni di Germania vincono 3-0 e accedono ai quarti di finale di Champions League eliminando la prima delle squadre italiane impegnate nelle competizioni europee. Epilogo amaro per gli uomini di Sarri, soprattutto ripensando alla situazione che ha portato al raddoppio bavarese che, se gestito in maniera diversa, avrebbe improntato la ripresa su un binario diverso.
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