Quattro anni di squalifica per doping. Questa la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping nei confronti di Paul Pogba, centrocampista della Juventus e della nazionale francese, trovato positivo al testosterone nel controllo antidoping successivo alla gara di Udine del 20 agosto scorso. Il giocatore era già stato sospeso in via cautelare in attesa della sentenza arrivata oggi contro la quale il centrocampista Paul Pogba presenterà ricorso al TAS di Losanna.
L’avviso della squalifica è stato notificato questa mattina alla Juventus che nei prossimi giorni valuterà come gestire il contratto del suo tesserato. Pogba, 31 anni il prossimo 15 marzo, in linea con la policy aziendale del club, era stato messo al minimo di stipendio e interdetto dall’accesso alla Continassa successivamente alla conferma della sua positività. Il contratto stipulato tra la Juventus e il francese prevedeva una durata fino al giugno 2026 ma la squalifica farà decadere ogni accordo.
Le dichiarazioni del francese
Queste le parole di Paul Pogba sul suo profilo Instagram:
“Oggi sono stato informato della decisione del Tribunale Nazionale Antidoping e ritengo che la sentenza sia errata. Sono triste, scioccato e con il cuore spezzato che tutto quello che ho costruito nella mia carriera da giocatore professionista mi sia stato tolto. Quando sarò libero da restrizioni legali l’intera storia sarà chiara, ma non ho mai preso consapevolmente o deliberatamente integratori che violano le normative antidoping. Da atleta professionista non farei mai nulla per migliorare le mie prestazioni utilizzando sostanze vietate e non ho mai mancato di rispetto o imbrogliato altri atleti e tifosi di nessuna delle squadre per cui ho giocato o contro. In conseguenza della decisione annunciata oggi farò ricorso davanti al Tribunale arbitrale per lo sport”. (m.s.)
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