Tre le gare del sabato della 25^ giornata di campionato. Al Maradona il Napoli esce tra i fischi dopo aver trovato in extremis il pari contro un bel Genoa passato in vantaggio in avvio di ripresa. Al Bentegodi frena ancora la Juve contro il Verona, finisce 2-2 con i bianconeri due volte costretti a rincorrere. Lontanissima l’Inter ora i bianconeri rischiano di mettere in bilico anche il secondo posto. Dilaga l’Atalanta in casa con il Sassuolo ora agganciato al terzultimo posto dal Verona. Bergamaschi momentaneamente quarti in solitaria.
Napoli-Genoa 1-1 ore 15.00
Al Meazza il match tra Napoli e Genoa apre il sabato della 25^ giornata. I padroni di casa, con la testa già alla gara europea di mercoledì contro il Barcellona, vogliono tornare a vincere per non staccarsi troppo dal treno Champions. La squadra di Gilardino, imbattuta da 4 gare in trasferta, deve continuare a far punti per tenere lontana la zona salvezza, oggi distante 10 punti.
Mazzarri torna al 4-3-3, Meret si riprende la porta, Ostigard preferito a Natan, e Mazzocchi a Mario Rui, sull’altra fascia Olivera. Fa il suo esordio in maglia azzurra Traoré a centrocampo, ancora titolare Simeone, ancora senza Osimhen appena rientrato dalla Coppa d’Africa. Gilardino, ripropone De Winter nel pacchetto difensivo, Frendrup torna nella sua posizione di mezzala, con Martin largo a sinistra e Messias preferito a Malinovskyi. In avanti Retegui e Gudmundsson.
Gara da subito molto vivace con la prima occasione per il Napoli dopo 2 minuti. Kvaratskhelia prova l’azione personale ma viene disinnescato da Martinez ben piazzato. Al 6′ risponde il Genoa con Retegui servito da Martin, Meret para in due tempi. Al quarto d’ora azzurri ancora pericolosi con un tiro di controbalzo dal limite dell’area di Anguissa che obbliga Martinez a un grande intervento. I liguri non si spaventano e continuano a fare gioco gestendo bene la palla e provando a sfruttare gli spazi lasciati dal Napoli per colpire in profondità. Ci prova ancora Retegui al 27′ di testa, è ancora attento il portiere del Napoli. Di fatto la prima frazione di gioco non offre altro.
Nella ripresa avvio shock del Napoli che va sotto al 47′. Bella azione personale di Messias che serve Retegui in area, il centravanti tenta di fare da sponda, Natan lo anticipa ma la palla finisce all’accorrente Frendup che da limite apre il piattone e batte Meret realizzando il suo primo gol in Serie A. La formazione allenata da Mazzarri accusa il colpo e di fatto si fa pericolosa dalle parti de Martinez solo al 73′ quando Anguissa, sul corner a rientrare di Kvaratskhelia, trova il colpo di testa che finisce largo di poco. Il Genoa non sembra subire troppo il Napoli che si rivede in avanti pericolosamente all’86’ quando, sull’appoggio di Lobotka, Kvara cerca il bis del gol contro il Verona cercando la conclusione sul palo lontano, stavolta senza fortuna. Il forcing finale dei padroni di casa è molto disordinato ma al 90′ da i suoi frutti: cross in ara, sponda di Di Lorenzo, girata di sinistro di Ngonge che fa 1-1.
La gara finisce tra i fischi del Maradona nei confronti del Napoli. Per il Genoa un altro prezioso punto in trasferta e il quinto risultato utile consecutivo lontano da Marassi. (m.s.)
Verona-Juventus 2-2 ore 18.00
Allo stadio Marcantonio Bentegodi di si affrontano Verona e Juventus. I padroni di casa non vincono dallo scorso 13 gennaio e si trovano attualmente al terzultimo posto in classifica. I bianconeri, reduci da un solo punto conquistato nelle ultime 3 gare, devono reagire alla sconfitta casalinga contro l’Udinese per non abdicare definitivamente dalla corsa allo scudetto e non farsi insidiare il secondo posto dal Milan.
Baroni rinforza la mediana con Dani Silva dal primo minuto; torna Suslov dopo la squalifica. Parte dalla panchina Swiderski per far posto a Noslin supportato dai confermati Duda e Folorunsho. Allegri, tranne Rugani che sostituisce lo squalificato Bremer, ripresenta la squadra di Udine con Chiesa che parte dalla panchina.
Primi minuti di studio da parte delle due squadre ma all’11’ un gol capolavoro di sinistro sotto l’incrocio di Folorunsho porta a sorpresa in vantaggio i padroni di casa. I bianconeri reagiscono in modo confusionario favorendo l’attenta retroguardia veneta.
Al 28’ l’arbitro Marco Di Bello concede un calcio di rigore a favore della Juventus per un fallo di mano in area di Tchatchoua sul tiro di Kostic. Sul dischetto va Vlahovic che non sbaglia incrociando il tiro di potenza che batte Montipò. Le due squadre che si affrontano a muso duro a metà campo e con un Verona ben organizzato e una Juve che punge poco si va al riposo sul risultato di 1-1 senza altre particolari azioni di rilievo.
Riprende la gara e l’Hellas è subito il Verona protagonista sfiorando il nuovo vantaggio in due occasioni: la prima con Magnani, stacco del centrale gialloblù sugli sviluppi di un corner e palla che scheggia la traversa, e la seconda con una frustata improvvisa di Noslin su cui deve distendersi Szczesny. Esattamente un minuto dopo la squadra di Baroni torna avanti proprio con Noslin servito in profondità da Suslov (53’). La gioia gialloblu dura appena 3 minuti gli ospiti trovano di nuovo il pareggio con Rabiot, che raccoglie l’invito di Locatelli e di sinistro fulmina Montipò. Con il passare dei minuti la Juventus sembra essere più padrona del campo ma mai veramente incisiva, infatti la partita si accende improvvisamente solo al 92’ quando una combinazione tra i neo entrati Alcaraz e Chiesa porta il 7 bianconero a concludere sul primo palo. Decisiva la risposta di piede del di Montipò che si salva miracolosamene. Un minuto sono i bianconeri a rischiare il ko: salva tutto McKennie provvidenziale ad anticipare in angolo il tentativo a botta sicura di Vinagre sul secondo palo dopo il cross di Duda.
Finisce 2-2 con il Verona che strappa un punto importantissimo per la lotta sempre più serrata nella zona bassa della classifica e con la e Juve che vede complicarsi sempre di più la rincorsa all’Inter e mette a rischio il secondo posto in campionato. (s.p.)
Atalanta-Sassuolo 3-1 ore 20.45
Il posticipo del Gewiss Stadium tra Atalanta e Sassuolo chiude il sabato della 25^ giornata.
Gasperini schiera Pasalic dal 1′ in mediana vicino a Ederson, De Roon in panchina. Davanti Koopmeiner e Miranchuk agiscono alle spalle di De Kateleare. Dionisi sceglie Pinamonti punta centrale con Bajrami, Thorstvedt e Laurienté a supporto.
Il primo attacco del match lo porta il Sassuolo con un’azione ben costruita: Laurientè trova l’imbucata Thorstvedt che però conclude sull’esterno della rete. L’Atalanta risponde al 5’ con una punizione di Miranchuk da 25 metri che pesca Holm in area ma lo svedese colpisce male. Due minuti più tardi i nerazzurri ci provano con Zappacosta ma il portiere del Sassuolo Consigli è attento. L’Atalanta prende in mano il gioco senza pungere, gli emiliani si difendono con ordine senza affanni.
Al 20’ il match si apre: dalla destra Holm serve palla a rimorchio a Miranchuk, conclusione dal limite su cui Consigli sbaglia e respinge corto sui piedi di Mario Pasalic che fa 1-0. Reagisce il Sassuolo che ci prova prima con un tiro dalla distanza di Bajrami che Carnesecchi accompagna fuori con lo sguardo (25’), poi ancora da fuori con Laurentiè, il portiere nerazzurro respinge di pugno al 30′. Gli emiliani prendono fiducia e schiacciano un po’ l’Atalanta che non riesce a ripartire. Al 30’ Carnesecchi inizia il suo personale show compiendo un miracolo deviando la conclusione di sotto misura di Matheus Henrique. Poi ci pensa la traversa.
Nell’ultimo pallone del primo tempo, dopo una review al VAR l’arbitro Prontera assegna rigore al Sassuolo per un tocco di mano di Scalvini. È Pinamonti a incaricarsi della battuta, battezza l’angolo ma Carnesecchi para. Dal VAR segnalano un ingresso irregolare in area di Kolacinac, penalty da ripetere. Va ancora Pinamonti che sceglie il lato opposto ma stasera il numero 1 della Dea è insuperabile e dice ancora no al pari neroverde. Si va al riposto con i padroni di casa avanti.
Inizia la ripresa e l’Atalanta sfiora il raddoppio ancora con Pasalic al 53′ che calcia di prima intenzione ma spedisce alto. Appuntamento solo rimandato perché il 2-0 arriva 5 minuti più tardi grazie al settimo centro stagionale di Koopmeiners che calcia all’incrocio dei pali su invito di Miranchuk. I neroverdi mollano la presa e rischiano più volte di incassare il terzo gol, prima con Miranchuk che però vanifica l’invito di Koopmeimers, poi con il solito Pasalic. La squadra di Dionisi capitola a un quarto d’ora dalla fine quando, alla fine di una grande azione, il neo entrato Bakker conclude in porta il primo pallone giocato trovando la deviazione di Pedersen che beffa Consigli. Nel recupero c’è spazio anche per un’occasionissima di Scamacca a tu per tu con Consigli che sfodera l’ultima grande parata del match.
Quinta vittori consecutiva per Gasp che nel 2024 non ha mai perso e approfitta al meglio dei pareggi di Napoli e Juve del pomeriggio per accorciare. In attesa del recupero contro l’Inter e della sfida tra Lazio e Bologna di domani, i nerazzurri si portano momentaneamente al quarto posto in solitaria. Il Sassuolo viene agganciato al terzultimo posto dal Verona risucchiato in piena lotta retrocessione. Meno solida la posizione di Dionisi in panchina.
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