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Serie A: 24^ giornata, le gare di domenica

Milan 1-0 sul Napoli. Vincono anche Fiorentina, Atalanta e Bologna

(foto profilo X AC Milan)

Manita della Fiorentina sul Frosinone nel lunch match della domenica del 24esimo turno di campionato. Ritorno al gol per Nico González e prima gioia in viola per il gallo Belotti. Facile vittoria del Bologna che regola il Lecce, 4-0 il finale. Il Verona blocca sullo 0-0 il Monza all’U-Power, mentre l’Atalanta porta via i tre punti da Marassi battendo 4-1 il Genoa. Nel posticipo serale del Meazza il Milan supera di misura il Napoli, decide un gol di Theo Hernandez al 25′.

Fiorentina-Frosinone 5-1 ore 12.30

Non poteva essere migliore il ritorno alla vittoria in campionato dopo 5 giornate per la Fiorentina. Manita dei gigliati a un Frosinone pericoloso solamente dopo il quarto gol subito e quarto posto di nuovo vicino in attesa dell’Atalanta. Ottime notizie per Italiano il ritorno al gol di Nico González e la prima gioia del gallo Belotti.

La partenza sembra dare l’impressione di un Frosinone più vivace. Un controllo difettoso in avvio di Martínez Quarta che spalanca la strada a Kaio Jorge, ma il brasiliano perde l’uno contro uno con Terracciano e spreca la chance del vantaggio immediato. Lo spavento carica la Fiorentina che va in crescendo nel corso dei minuti. Al 12’, sugli sviluppi di un corner, Beltrán incorna di testa dal secondo palo su sponda di Nico con il pallone che s’infrange sulla traversa per il primo squillo dei padroni di casa. È il preludio al sorpasso viola: 5’ dopo Ikoné sfugge a Okoli sulla destra e scarica a centro area per Belotti. L’ex Torino e Roma calcia di prima con il destro e batte Turati per il primo gol dal suo arrivo nel club toscano. La Fiorentina alza i giri del motore e trova immediatamente il raddoppio al minuto 19. Ripartenza letale della squadra di Italiano chiusa ancora da Ikoné con un destro piazzato dal limite dell’area che trova una deviazione: Turati spiazzato e palla in rete. Forte delle due reti di vantaggio, la Viola va in controllo del match e sfiora il tris con Mandragora che spara alto da buona posizione. Gli ospiti accennano la reazione per provare a tornare in gara, ma le occasioni migliori del primo tempo sono tutte dei padroni di casa. Al 36’ uno scatenato Ikoné si libera di un difensore e pesca sul secondo palo Nico González: mancino di prima dell’argentino che da centro area non trova clamorosamente lo specchio della porta. Nel finale Turati si supera sul rasoterra da fuori area di Duncan, ma il portiere dei ciociari non può nulla sul colpo di testa da calcio d’angolo di Martínez Quarta(43’) che vale il 3-0 all’intervallo per la Fiorentina.

Risistematosi grazie ai cambi del proprio tecnico, il Frosinone prova ad aggredire il match in avvio di ripresa, ma al 53’ arriva subito il poker di Nico González. Sponda aerea dal limite dell’area di Duncan per il destro al volo del 10 che spacca la porta infilando il pallone sotto la traversa. Colpo del KO inflitto ai gialloblù che rimangono comunque in gara nonostante il pesante passivo e iniziano a macinare gioco. Al minuto 56 Kaio Jorge strappa il pallone a Quarta in area e incrocia con il destro, trovando l’opposizione di un attentissimo Terracciano. Il brasiliano, completamente smarcato a centro area, spreca poco dopo colpendo debolmente di petto spedendo il pallone direttamente sul fondo. Dopo svariati tentativi verso la porta, l’undici di Di Francesco trova il gol su calcio piazzato con la quinta rete in campionato di capitan Mazzitelli al minuto 66. Successivamente Kaio Jorge viene perso nuovamente dalla retroguardia viola e di testa colpisce addosso al portiere avversario, non trovando ancora la precisione sotto porta. La reazione dei ciociari è tardiva e non porta ulteriori frutti. Nel finale Bonaventura e Mandragora sfiorano la manita, concretizzata da Barak a 5’ dal 90’. Turati para sul destro di Nzola da due passi ed il centrocampista ceco spinge di testa a porta sguarnita grazie ad una carambola. Dopo 3’ di recupero concessi arriva il triplice fischio di Feliciani che certifica il ritorno alla vittoria in campionato per la Fiorentina.
La Viola va momentaneamente a -2 dal quarto posto, mentre il Frosinone cade ancora dopo la sconfitta con il Milan.

Bologna-Lecce 4-0 ore 15.00

Allo stadio D’Allara va in scena Bologna-Lecce con le squadre che si giocano punti importanti, sia per la zona Europa, sia per la zona salvezza. Thiago Motta torna a schierare dal primo minuto Orsolini, Ferguson e Saelemaekers alle spalle di Zirkzee. Sulla mediana ci saranno Freuler e Fabbian, con Moro pronto a subentrare. La linea difensiva è la stessa delle ultime uscite, con Skorupksi tra i pali, con Posch, Beukema, Calafiori e Kristiansen a completare il reparto arretrato. D’Aversa deve rinunciare a Gendrey assente per squalifica e affida la fascia destra a Venuti, con Gallo sul versante opposto e con Baschirotto e Pongracic davanti a Falcone. In mediana ci sarà Ramadani, affiancato da Oudin e Kaba. Davanti tocca al tridente formato da Almqvist, Krstovic e Banda.

L’arbitro Gianluca Manganiello dà il via al match e i padroni di casa vanno subito vicini al vantaggio con Saelemaekers che Falcone respinge in angolo e poi lo trovano sugli sviluppi del corner successivo: Zirkzee colpisce al volo, Falcone respinge corto sui piedi di Beukema che insacca sotto la traversa.

Risponde il Lecce al 20’ approfittando di un errore in costruzione del Bologna: sul cross di Gallo Kaba stacca bene di testa ma trova la respinta di Skorupski. Momento positivo del Lecce che 2 minuti dopo si divora letteralmente il pareggio quando il portiere degli emiliani gioca palla al limite dell’area per Freuler, che sbaglia e serve Krstovic. Il giallorosso calcia a incrociare verso il palo di sinistra ma manca clamorosamente lo specchio. Lo scampato pericolo sveglia il Bologna che al 27’ trovano il raddoppio dopo un’azione prolungata, grazie a Orsolini che entra in area, salta Gallo e conclude a rete beffando Falcone sotto le gambe. Nei minuti di recupero i padroni di casa sfiorano il tris con Calafiori che con il mancino mette fuori di pochissimo sfiorando il palo.

Pronti via alla ripresa e il Bologna chiude la partita con un’azione da manuale: Calafiori serve Fabbian che finta il tiro e lascia passare per Orsolini, conclusione di sinistro di prima intenzione e palla sotto il sette più lontano. La seconda metà del secondo tempo scivola via tra le varie sostituzioni dei due tecnici e il continuo giro palla del Bologna che rende inoffensivo il Lecce mai pericoloso. All’80’ Thiago Motta perde Colafiori per infortunio e resta in 10 avendo esaurite le sostituzioni. Nonostante l’inferiorità numerica, gli emiliani trovano il gol del poker 3 minuti dopo con Odgaard che si fa 40 metri palla al piede e poi supera Falcone.
Il Bologna aggancia momentaneamente l’Atalanta al quarto posto, scavalcando Roma e Lazio. Il Lecce resta in 13esima posizione a +6 dalla zona retrocessione. (s.p.)

Monza-Verona 0-0 ore 15.00

Scelte obbligate per Palladino costretto a fare i conti con due forfait a sorpresa prima della partita: out Ciurria per un problema al ginocchio e anche D’Ambrosio per un attacco influenzale. Davanti Colombo preferito all’ex Djuric davanti.
I primi otto minuti di gara promettono bene: il primo squillo è dei veneti con Lazovic che, servito da un gran tacco di Swiderski, spedisce fuori di poco; risponde Colombo che segna un gran gol annullato per fuorigioco, poi è ancora Swiderski a chiamare in causa il portiere avversario Di Gregorio. Poi bisogna attendere il 20’ per una nuova occasione che è del Monza con Birindelli che corregge di testa un cross di Zerbin ma Montipò non si fa sorprendere, sulla ribattuta ci prova Colpani senza successo. I padroni di casa non mollano e 4 minuti più tardi vanno di nuovo vicino al vantaggio con Colpani imbeccato da Izzo, ma il sinistro non prende il giro giusto. Alla mezzora si rivede l’Hellas: su una leggerezza di Mota Carvalho, Swiderski serve Folorunsho anticipato da Carboni al momento del tiro. Poi ci prova Serdar ma la conclusione finisce alta. Montipò fa correre un brivido sulla schiena dei veneti al 47’ bucando l’uscita sul cross di Birindelli. Zerbin non ne approfitta e si va al riposo sullo 0-0.

La ripresa scorre senza particolari emozioni fino al 69’ quando l’arbitro Massa assegna un rigore al Monza per un presunto fallo di Duda su Zerbin. Chiamato al Var cambia idea e si riparte dallo 0-0. Non succede più nulla fino al 86’ con il Monza che rischia di risolverla nel finale con una girata di Andrea Carboni che però finisce alta sulla traversa. Il risultato di parità resiste anche al termine dei 5 minuti di recupero concessi da Massa.
Terzo risultato utile consecutivo per Palladino che infila anche il terzo clean-sheet. Punto d’oro per l’Hellas che resta attaccato al treno salvezza.

Genoa-Atalanta 1-4 ore 18.00

A Marassi si affrontano il Genoa imbattuto in campionato da 8 gare e l’Atalanta che vuole difendere il quarto posto ma in difficoltà nelle ultime 4 gare esterne dove ha raccolto soltanto 2 punti. Gilardino deve rinunciare a de Winter squalificato, al suo posto Vogliacco, in avanti punta ancora sul tandem Gudmundsson-Retegui con Sabelli e Frendrup sulle fasce, Strootman torna al suo posto a centrocampo. Gasperini punta su Scamacca vicino a De Ketelaere, e sceglie Koopmeiners al posto di Ederson in mediana.

Il primo tempo parte su ritmi abbastanza contenuti e con entrambe le squadre che faticano a costruire azioni pericolose. La prima vera occasione coincide con il vantaggio dell’Atalanta al 22′: De Ketelaere riceve da Pasalic, controlla con il destro e calcia al volo di sinistro battendo un incolpevole Martinez. Il belga è ancora protagonista al 28′ quando salta con facilità Strootman mette al centro e Vasquez in recupero rischia l’autorete sventato da Martinez. Il Genoa si fa vedere al 31′ quando su azione da corner Vasquez impegna Carnesecchi in una parata con i pugni. Il primo tempo si chiude con l’occasione al 40′ di Retegui che si libera al limite dell’area calcia di destro costringendo Carnesecchi a una difficile parata.

Si torna in campo per la ripresa e il Genoa è subito molto attivo in avanti. Al 48′ Strootman serve in area Retegui, ma il sinistro teso viene deviato in angolo da Carnesecchi. Passano solo 3 minuti e al 51′ la squadra di Gilardino trova il pari: Badelj trova bene Malinovskyi in area, botta decisa di sinistro sulla quale Carnesecchi non può nulla. L’Atalanta non si perde d’animo e si riporta subito in vantaggio: punizione diretta dal limite dell’area battuta da Koopmeiners, palla che aggira la barriera e si insacca a fil di palo dove Martinez non può arrivare (55′). I liguri cercano subito la reazione esponendosi però alle ripartenze dei nerazzurri. Proprio in contropiede al 59′ Kolasinac smarca in area Pasalic che colpisce in maniera troppo prevedibile e si fa parare la conclusione da un attento Martinez. Il Genoa non riesce più a farsi pericoloso, la squadra di Gasperini al 76′ segna anche il gol dell’1-3 ma dopo un check di 6 minuti al Var la rete di Scalvini viene annullata. L’arbitro Colombo assegna 15 minuti di recupero e al 100′ arriva il terzo gol dei bergamaschi quando Zappacosta riprende una respinta di Martinez su conclusione di Miranchuk servito da Pasalic. Il Genoa non ne ha più e subisce anche la quarta rete firmata di testa da Tourè al 103′ su un preciso assist di Miranchuk. Finisce 1-4 con l’Atalanta che rafforza il suo quarto posto in classifica e il Genoa che subisce una sconfitta dal risultato troppo severo visto l’andamento della gara. (m.s.)

Milan-Napoli 1-0 ore 20.45

Il Milan di Stefano Pioli batte di misura il Napoli, ospite allo Stadio Giuseppe Meazza nel posticipo domenicale delle 20:45. Decide la rete di Theo Hernandez nel primo tempo.
Poli schiera un 4-2-3-1 con Maignan in porta; linea difensiva con Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; in mediana Bennacer e Adli; Pulisic, Loftus-Cheek e Leao supportano l’unica punta Giroud. Mazzarri risponde con il 3-5-1-1: tra i pali c’è ): Gollini; i tre centrali Ostigard, Rrahmani e Juan Jesus; Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Zielinski e Mazzocchi a centrocampo, dietro al Cholito Simeone agisce Kvaratskhelia.
Fischio d’inizio a San Siro sotto gli occhi di Luciano Spalletti, accomodato in tribuna. La prima grande occasione del match è per il Napoli al 10’ con Simeone, servito da Kvaratskhelia, che non riesce a inquadrare lo specchio della porta per il vantaggio degli ospiti.
Il Milan spreca una potenziale palla gol al 24’, con Leao che sbaglia la misura del passaggio in verticale per Pulisic. L’attaccante portoghese del Milan però impiega soltanto un minuto per rifarsi avviando l’azione del vantaggio rossonero. Passaggio filtrante a premiare l’inserimento di Theo Hernandez che con un mancino rasoterra supera Gollini. Quarto gol per il francese, settimo assist invece per il 10 del Milan, che poco dopo prova a regalarsi la gioia personale con un tiro a giro dalla distanza su cui Gollini deve fare gli straordinari. Al 36’ il Milan perde il proprio capitano, Davide Calabria, per infortunio: al suo posto entra Florenzi. Il primo tempo si chiude dopo 3 minuti di recupero. Prima frazione in cui i partenopei non riescono mai a tirare in porta.

Inizio di ripresa dove il Milan si rende subito pericoloso: Florenzi trova una deviazione che per poco non spiazza Gollini.
Il Napoli risponde al 50’ con la conclusione verso la porta di Politano. Clamoroso regalo di Bennacer al 54’, che perde palla regalandola a Simeone che però non ne approfitta, È l’ultimo pallone giocato dal Cholito sostituito un minuto dopo da Raspadori. Al 60’ arriva la conferma che il Napoli è rientrato in campo con un piglio diverso: ancora Politano, il più pericoloso dei suoi, sfiora il palo con una conclusione mancina da lontano. Alle occasioni dei partenopei, Pioli risponde con un doppio cambio, richiamando gli uomini apparentemente più in difficoltà: Kjaer e Bennacer per Simic e Musah. Al 70’ torna a farsi pericoloso il Milan, con Leao che rientra sul destro e calcia a giro, sfiorando nuovamente il palo. Ancora Napoli all’83’ con Zambo-Anguissa, che calcia forte e rasoterra ma non inquadra la porta. Theo a centrocampo salta netto Juan Jesus, che lo stende e si prende il giallo, il primo di un match fin qui molto corretto. Juan Jesus era diffidato, salterà il Genoa alla prossima.
Minuto 87’, ripartenza Milan con Leao in campo aperto che da solo davanti a Gollini cerca Theo alla sua destra, con Di Lorenzo che in anticipo salva tutto ma inutilmente: c’era fuorigioco iniziale del portoghese. L’ultima grande occasione del match arriva all’89’ ed è per il Napoli: nel tentativo di anticipare Di Lorenzo, Simic centra il palo rischiando l’autorete. L’azione continua e la palla arriva sui piedi di Politano che ci prova dal limite, si salva come può Maignan. Dopo cinque minuti di recupero arriva il triplice fischio: il Milan vince e consolida il terzo posto con 52 punti, a +13 sul quinto posto. Il Napoli scivola in nona posizione, scavalcato da Fiorentina e Lazio. (m.b.)

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