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Serie A: 24^ giornata, le gare di sabato

L'Inter batte una buona Roma, ok la Lazio a Cagliari, pari tra Sassuolo e Torino

(foto profilo X Inter)

Nel pomeriggio del sabato del 24^ turno di Serie A la Lazio ritrova la vittoria in casa del Cagliari. Finisce 3-1 per la squadra di Sarri e torna al gol Ciro Immobile che firma la rete del vantaggio, la 200esima in Serie A. Big match all’Olimpico tra Roma e Inter alle 18 all’Olimpico. Finisce 4-2 per l’Inter che vola a +7 dalla Juventus che giocherà lunedì. La Roma incassa la prima sconfitta con De Rossi in panchina dopo una prestazione confortante da cui ripartire. Sfida importante in serata in Emilia quella tra Sassuolo e Torino. Termina in parità con Pinamonti e Zapata che vanno a segno nel primo tempo in un match che per larghi tratti ha visto equilibrio e poco spettacolo.

Cagliari-Lazio 1-3 ore 15.00

Sfida delicata tra Cagliari e Lazio: i sardi cercano punti salvezza per abbandonare il 19esimo posto in classifica, gli ospiti, reduci dalle brutte prestazioni contro Napoli e Atalanta, devono provare a rimanere agganciati al sogno Champions.

Ranieri schiera i suoi con un 4-3-1-2 con Scuffet tra i pali; Zappa, Azzi, Mina, Obert nella linea difensiva; Nandez, Deiola, Makoumbou in mediana; Viola a supportare il tandem d’attacco Gaetano-Lapadula.
Sarri rispondi con il canonico 4-3-3: in difesa, davanti a Provedel, Marusic è dirottato a destra per lasciare la corsia opposta a Hysaj, in mezzo Gila e Romagnoli; a cetrocampo CAtaldi si riprende il posto da play per sostituire lo squalificato Rovella, ai fianchi agiscono Guendouzi e Luis Alberto; in attacco torna titolare Immobile, Felipe Anderson ancora a sinistra a destra c’è Isaksen.

I sardi partono bene e al 5′ chiamano Provedel al grande intervento su Azzi ma l’azione era comunque viziata da un fuorigioco. Protagonista anche il numero uno cagliaritano Scuffet che si esalta prima sul tentativo di autogol di un compagno dopo un rimpallo in area di rigore, poi sulla botta potente di Immobile destinata sotto la traversa. La squadra di Ranieri torna a farsi in avanti con Viola al 19’, Provedel blocca la conclusione mancina. La Lazio prova a pungere con Isaksen, che prima libera Luis Alberto al tentativo col destro, poi prova a mettersi in proprio, calciando debolmente col mancino dopo una corsa di oltre 40 metri in contropiede. È un buon momento per la squadra di Sarri che al 27’ si porta avanti: Immobile fa sponda per Anderson, che premia l’inserimento sul fondo di Isaksen. Il danese crossa in mezzo e trova il rocambolesco autogol di Deiola. Sfortunata la squadra di Ranieri che sul finale di tempo si vede negare il pari di Lapadula da un intervento strepitoso di Provedel.

Nella ripresa i sardi scendono in campo con tutt’altro piglio, ci prova Nandez che però spreca da buona posizione. Nel loro momento migliore i rossoblù incassano il raddoppio biancoceleste: tiro di Isaksen respinto da Scuffet, Immobile si avventa sulla ribattuta e dalla linea di fondo realizza il 2-0 timbrando il 200esimo gol in Serie A. Nemmeno il tempo di esultare e il Cagliari accorcia con uno splendido gol di Gianluca Gaetano che trova l’incrocio dei pali. Inizia quindi lo show di Provedel miracoloso prima sul tentativo di Makoumbou, poi su quello ancora di Gaetano da lontano. La squadra di Ranieri si sbilancia in cerca del pari ma al 65’ subisce il gol dell’1-3 in contropiede: Matias Vecino, subentrato poco prima a Luis Alberto appoggia per Felipe Anderson che dal limite dell’area calcia con il destro e trova la sfortunata deviazione di Zappa che beffa Scuffet. È il gol che taglia definitivamente le gambe al Cagliari che ha un ultimo sussulto al 72’ con Luvumbo, fermato ancora una volta da Provedel. La Lazio rischia addirittura di segnare il 4-1 col subentrato Kamada, ma il giapponese scheggia il palo.

Biancocelesti che portano comunque a casa la partita, segnando 3 reti (prima volta stagionale in trasferta per gli uomini di Sarri), portandosi a -1 dalla Roma e -2 dalla zona Champions, occupata dall’Atalanta. Il Cagliari resta 19esimo ma avrà ancora delle chance importanti per giocarsi la salvezza che, al momento, dista solo un punto. (m.b.)

Roma-Inter 2-4 ore 18.00

All’Olimpico si sfidano Roma e Inter. Giallorossi a caccia della 4^ vittoria consecutiva contro un avversario di spessore superiore a quelli battuti precedentemente, neroazzurri alla ricerca di punti per mantenere o incrementare il divario di punti che li separa dalla Juventus avversaria principale per la lotta allo scudetto.

De Rossi cambia poco rispetto all’ultima gara: in porta conferma Rui Patricio, al centro della difesa preferisce Huijsen a Llorente per far coppia con Mancini e sugli esterni sceglie ancora Angelino e Karsdorp, linea di centrocampo ancora affidata a Paredes, Cristante, e Pellegrini, così come il tridente formato ancora da El Shaarawy, Dybala e Lukaku; In panchina si rivede Smalling dopo 149 giorni. Inzaghi (in tribuna a scontare la squalifica) si presenta con Sommer tra i pali, Pavard, Acerbi e Bastoni a formare la linea a 3 di difesa, Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan a centrocampo con Darmian e Di Marco come quinti, Thuram e Lautaro a far coppia in attacco.

La Roma, subito molto aggressiva, va al pericolosamente al tiro nei primi 3 minuti prima con El Shaarawy che impegna Sommer in una difficile deviazione in corner, poi con Pellegrini sugli sviluppi di un corner. La squadra di De Rossi aggredisce gli avversari già nella loro metà campo e riparte sfruttando gli inserimenti delle mezzeali. L’Inter nel primo quarto di gioco non crea pericoli ma alla prima occasione passa in vantaggio al 17’ con Acerbi che sfrutta una spizzata di Lukaku su un corner di Di Marco e incrocia di testa sul secondo palo sorprendendo Rui Patricio. Gol assegnato dopo una lunga verifica alla Var per un sospetto fuorigioco di Thuram. La Roma non si abbatte e ricomincia a cercare trame di gioco poggiandosi spesso su Dybala. Proprio da un fallo sull’argentino sulla trequarti, nasce il pareggio dei giallorossi. Pellegrini batte teso in area e pesca Mancini che arriva da dietro e sorprende la linea di difesa neroazzurra battendo Sommer con un preciso colpo di testa al minuto 28. Al 40’ padroni di casa vicini al raddoppio: incursione di El Shaarawy e palla in profondità per Dybala costretto a battere di destro di poco sopra la traversa. Al 44’ la Roma ribalta il risultato su una ripartenza micidiale. Sponda di Lukaku a liberare Pellegrini che lancia El Shaarawy che conclude con il mancino, la palla prima batte sul palo sinistro e poi si infila su quello opposto. Si va al riposo sotto il diluvio e con la Roma in vantaggio.

Si torna in campo con gli stessi undici del primo tempo e con l’Inter che trova subito il pari: Roma scoperta sulla fascia destra, Darmian scatta in profondità e serve una palla a centro area per Thuram che arriva prima di Mancini e batte Rui Patricio (49’). Al 55’ i nerazzurri mettono di nuovo la testa avanti: è Angelino a deviare la palla alle spalle di Rui Patricio preoccupato dell’incursione di Thuram. Passano appena die minuti e Barella centra il palo alla destra del portiere giallorosso. La Roma sembra aver accusato il colpo dell’uno-due neroazzurro e De Rossi comincia a mettere mano ai cambi inserendo Bove e Spinazzola al posto di Cristante e Angelino. Anche l’Inter è costretta a una sostituzione quando Acerbi accusa un problema e lascia il posto a De Vrij. Gli ospiti si impadroniscono della palla e provano ad addormentare la gara. La Roma da segni di risveglio mettendo Lukaku davanti a Sommer per due volte in due minuti ma il belga si fa prima anticipare poi spedisce fuori di testa (68’). L’Inter ne cambia tre: dentro Carlos Augusto, Dumfries e Arnautovic fuori Di Marco, Darmian e Lautaro. De Rossi risponde con Zalewski e Baldanzi al posto di Pellegrini e El Shaarawy. La capolista in questa fase si abbassa troppo nell’intento di controllare la gara e la Roma prende campo pericolosamente. L’ultima carta di De Rossi e Azmun al posto di uno stanco Dybala. I giallorossi tentano gli ultimi affondi, si sbilanciano e lasciano campo agli avversari che al 93’ chiudono i conti con Bastoni in contropiede. Finisce 4-2 per l’Inter vola a +7 dalla Juventus che giocherà lunedì. La Roma incassa la prima sconfitta con De Rossi in panchina dopo una prestazione confortante da cui ripartire.

Sassuolo-Torino 1-1 ore 20.45

Sfida delicata quella tra Sassuolo e Torino, con gli emiliani alla ricerca di punti preziosi per una corsa alla salvezza a inizio stagione difficile da prevedere, e con i granata in cerca di riscatto dopo il pareggio casalingo contro la Salernitana. E’ in avvio di primo tempo che la gara si preannuncia da subito spettacolare: al quinto minuto di gioco sono i neroverdi a trovare il gol del vantaggio, grazie al colpo di testa di Pinamonti che batte Milinkovic-Savic. Dopo soli quattro minuti la reazione della squadra di Juric, che riporta il punteggio in parità grazie alla conclusione vincente di piatto di Zapata, che sfrutta al meglio l’assist dell’ex Inter Bellanova. Al ventesimo minuto Juric è costretto alla prima sostituzione del match, con Masina che prende il posto dell’infortunato Ricardo Rodriguez. Dopo una fase centrale del primo tempo in cui i minuti scivolano via senza particolari occasioni, poco prima dell’intervallo sono i granata a rendersi ancora pericolosi: il protagonista questa volta è Vlasic, che controlla bene ma calcia fuori alla sinistra di Consigli. Termina 1-1 la prima frazione di gioco.

La ripresa si apre con una prima fase di equilibrio, che vede un Laurientè particolarmente attivo: L’esterno offensivo si rende pericoloso prima con una conclusione finita sopra la traversa, poi con un pallone teso messo in area per Pinamonti, con il centravanti del Sassuolo che non riesce a intervenire. E’ ancora Laurientè il protagonista delle offensive degli emiliani: stavolta con un conclusione sul primo palo prova a battere Milinkovic-Savic, che si oppone. Dalla panchina Dionisi e Juric provano a cambiare qualcosa: il primo inserisce Racic e Defrel, mentre il secondo sceglie gli ingressi di Ricci e del nuovo arrivato Okereke. E’ proprio Defrel a rendersi pericoloso nei minuti finali, con una conclusione a giro che esce di poco, ma in pieno recupero è il Torino ad avere il match point: Zapata sfiora il gol della vittoria con un colpo di testa, al quale risponde un grande Consigli. Finisce 1-1 il match, con il Sassuolo che muove la classifica salendo a quota 20, il Torino resta invece al decimo posto a 33 punti. (g.r.)

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