Campionato belga: errore tecnico, si rigioca Anderlecht-Genk

Decisione clamorosa nella Serie A belga. La gara di campionato tra Anderlecht e Genk, vinta il 23 dicembre scorso dalla squadra di casa per 2-1, dovrà essere rigiocata a causa di un errore tecnico dell’arbitro al Var.

A stabilirlo la Commissione Disciplinare belga che ha accolto il ricorso presentato dal Genk sull’episodio controverso accaduto al minuto 21 del match sul punteggio di 0-0. L’arbitro fischia un rigore per il Genk, il portiere avversario Schmeichel respinge, sulla ribattuta arriva Yira Sor e segna. Il gol è annullato perché il nigeriano entra in area prima dell’esecuzione di Van Heynen, ma lo stesso fanno anche due giocatori dell’Anderlecht. Come da regolamento (regola 14) il direttore di gara indica nuovamente il dischetto per ordinare la ripetizione del tiro dagli 11 metri. Il Var interviene e induce l’arbitro a far riprendere il gioco con un calcio di punizione indiretto in favore dell’Anderlecht ignorando l’invasione dei due difendenti.
Da qui la battaglia del Genk che ha portato il Consiglio Disciplinare della Lega belga a disporre la ripetizione della partita come previsto in caso di errore tecnico.

La nota delle Federcalcio belga

La Federazione belga ha diffuso una nota per comunicare la storica decisione contro la quale l’Anderlecht ha già annunciato una ferma opposizione:

“Il Consiglio Disciplinare ha deciso che la partita Anderlecht-KRC Genk della fine dello scorso anno dovrà essere rigiocata. Il Consiglio Disciplinare si è in primis dichiarato competente a pronunciarsi sulla questione. Ha quindi annullato la decisione del Dipartimento degli Arbitri Professionisti di non ripetere la partita. Il Consiglio ha seguito la tesi del KRC Genk secondo cui gli arbitri hanno applicato in modo errato le regole durante la fase del calcio di rigore. Il KRC Genk spera che presto venga trovata una data per ripetere la partita“.

Cosa si intende per errore tecnico

La decisione ha fatto scalpore ma per immaginarne la reali ricadute sui vari campionati va chiarito che solo un errore tecnico dell’arbitro, da non confondersi con l’errore di valutazione (rigori, punizioni, sanzioni disciplinari), può consentire di rigiocare una gara. Rientrano tra gli errori tecnici i soli casi oggettivi in cui il regolamento non è correttamente applicato, ad esempio un giocatore ammonito due volte e non espulso; il calcio d’inizio battuto dalla stessa squadra in entrambi i tempi di gioco; calcio di rigore non regolarmente eseguito; convalida di un gol a gioco fermo, ecc.

La ripetizione della gara non è automatica: è la società che si ritiene danneggiata a dover presentare riserva scritta all’arbitro e al Giudice Sportivo per chiedere la non omologazione del risultato dettagliando le ragioni su cui è fondata. L’organo giudicante, dopo aver ascoltato l’arbitro, gli assistenti, gli addetti al Var e dopo aver visionato le immagini laddove necessario, dovrà valutare l’effettiva incidenza dell’errore tecnico sul regolare svolgimento della gara e sul risultato.