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Supercoppa di Spagna: Real campione per la 13^ volta

Finisce 4-1. Vinicius incontenibile, Xavi e il Barça affondano

(foto profilo X Real Madrid)

di Edoardo Colletti – La 38^ edizione della Supercoppa di Spagna si tinge di blanco. A Riyadh il Real Madrid di Carlo Ancelotti, all’undicesimo titolo conquistato nella sua esperienza spagnola, schianta il Barcellona per 4-1 nel Clásico. Determinante la prestazione di Vinícius: il brasiliano fa tripletta in 38’ e chiude i conti già nel primo tempo. Rodrygo cala il poker nella ripresa, serve a poco la rete di Lewandowski per un Barça in netta difficoltà come mostrato anche in Liga. Kroos e compagni, dopo aver superato l’Atlético in semifinale, alzano il tredicesimo titolo della storia delle merengues nella competizione.

La partita

Un convincente 2-0 sull’Osasuna firmato Lewandowski-Yamal in semifinale non basta a Xavi e i suoi uomini, surclassati dal Real Madrid all’Al Awal Park di Riyadh già nei primi 45’ grazie al tifone Vinícius.

Il brasiliano apre le danze dopo 7’ dal fischio d’inizio: imbucata geniale di Bellingham per il taglio del numero 7 che sorprende la difesa alta dei blaugrana, salta Iñaki Peña e mette in rete per il vantaggio del Real. La scena si ripete 3’ dopo, quando una verticalizzazione di Carvajal pesca Rodrygo sull’out destro. L’esterno si lancia a campo aperto e scarica a centro area per Vini che in scivolata sigla il raddoppio per le Merengues. Il Barcellona alza immediatamente i giri del motore: Ferran Torres spacca la traversa con il destro al 12’, Lewandowski raccoglie e calcia di potenza trovando l’opposizione di un attento Lunin. Il polacco rimette in gara i catalani al 33’ con un capolavoro: respinta della difesa madridista sulla quale si avventa il numero 9 che da fuori area calcia di prima al volo, trovando un rasoterra potente sul quale il portiere avversario non può nulla. La reazione del Barça viene però vanificata da Ronald Áraujo. L’uruguayano stende Vinícius in area, rimediando il giallo e concedendo il penalty all’ex Flamengo che dagli undici metri spiazza Peña e fa 3-1 al 39’. Nel recupero Pedri, al ritorno da titolare dopo 2 mesi per infortunio, non inquadra la porta col mancino da fuori area, dando l’illusione ai propri tifosi di poter rimettere in equilibrio il risultato. La realtà, però, mostra un Real Madrid cinico e deciso sotto porta. Superata di poco l’ora di gioco, Valverde trova Vinícius sul lato sinistro dell’area: rasoterra a centro area respinto da Koundé direttamente sui piedi di Rodrygo (64’), abile a piazzare in porta col piattone destro per il colpo del KO. Piove sul bagnato per il Barcellona, al 72’ Áraujo chiude la sua gara da incubo guadagnando la seconda ammonizione della sua partita per fallo su Vinícius e lasciando in dieci uomini i blaugrana.

Nel finale Brahim Díaz e Bellingham da una parte e João Felix dall’altra sfiorano la gioia personale, ma in Arabia non c’è storia: la Supercoppa di Spagna va al Real Madrid.

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