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Serie A: 20^ giornata, le gare di sabato

Torna alla vittoria il Napoli, manita Inter al Monza. Ok anche il Verona

(foto profilo X Inter FC)

Prima giornata di ritorno del campionato di Serie A. Ad aprire il 20esimo turno le gare delle 15.00 del sabato: al Maradona il Napoli batte in rimonta la Salernitana nei minuti di recupero; a Marassi aprono Genoa e Torino si dividono la posta con un pareggio senza reti. Alle 18.00, nella nebbia del Bentegodi, L’Hellas Verona si aggiudica lo scontro salvezza con l’Empoli e si porta fuori dalla zona calda. Nel posticipo serale manita dell’Inter al Monza e momentaneo +5 sulla Juventus impegnata martedì all’Allianz Stadium con il Sassuolo.

Napoli-Salernitana 2-1 ore 15.00

Allo stadio Maradona il Napoli, reduce da due sconfitte nelle ultime tre gare di campionato, sfida nel derby campano il fanalino di coda Salernitana. Mazzarri affida l’attacco a Simeone e deve rinunciare in extremis a Zielinski sostituendolo con Gaetano. Inzaghi ritrova Ochoa tra i pali, affida le chiavi del centrocampo a Legowski, in attacco si affida alla coppia Simy-Tchaouna.

L’inizio di gara è come da copione: i padroni di casa provano a fare la gara cercando da subito ritmo e aggressività, la Salernitana si affida al possesso palla, spesso lento, alla ricerca di imbucate improvvise per i suoi avanti. I primi venticinque minuti di gara passano senza grosse scosse, al 29′ minuto è Candreva a infiammare il match con una conclusione a giro da fuori area che si va infilare sotto all’incrocio dei pali della porta difesa da Gollini. Gelo sui tifosi azzurri che si rianimano un minimo al 33′ quando Simeone viene fermato da Ochoa ancor prima che dal Var considerata la posizione iniziale di fuorigioco. Si deve attendere il recupero per annotare qualcosa di interessante: su una palla in area della Salernitana contatto Simeone-Fazio. Per il Var è rigore. Politano trasforma con freddezza al tramonto della prima frazione di gara. Le squadre prendono la strada degli spogliatoi con la tensione alle stelle e un principio di rissa sedata a fatica.

La ripresa si apre subito con una conclusione pericolosa del Napoli quando Kvaratskhelia trova spazio tra le linee e prova un tiro dalla distanza che però termina di poco al lato (46′). Due minuti dopo, al 48′, è Cajuste di testa sfiorare il palo su azione di calcio d’angolo. Al 49′ è ancora lo svedese con un destro a giro a sfiorare la rete dopo un bel recupero di Kvaratskhelia. Col passare dei minuti però la gara perde di ritmo, Mazzarri si gioca le carte Raspadori e Zerbin che però non sembrano dare la spinta necessaria per superare la retroguardia di Inzaghi che si difende con ordine. Kvara ci prova al 71′ dal limite sul servizio di Raspadori da corner ma il destro a giro viene però neutralizzato da Ochoa in due tempi. Subito dopo è la Salernitana a sfiorare il gol con una ripartenza di Tchaouna che cerca Simy a centro area, provvidenziale la deviazione di Gollini.
Assalto disperato del Napoli nel finale: all’82′ Kvaratskhelia si libera in area ma Ochoa devia in angolo; al 96′ si decide la gara. Su una punizione dalla trequarti per un fallo su Zerbin, scontro tra il portiere granata in uscita e Fazio, la palla arriva a Rrahmani che stoppa e gira in porta per il gol del 2-1. Il Napoli si aggiudica tre punti pesanti soprattutto per il morale prima dell’avventura in Supercoppa Italiana. Per la Salernitana il rammarico di aver perso una gara che poteva avere un epilogo diverso. (m.s.)

Genoa-Torino 0-0 ore 15.00

Il Genoa a caccia di punti per tirarsi fuori dalla bagarre salvezza e con l’intento di continuare la serie positiva che dura da quattro giornate. Il Torino continua a cercare una vittoria in trasferta in campionato che gli manca dal 28 ottobre scorso. Primo tempo abbastanza equilibrato anche se i liguri provano di più a fare la gara con il Torino più intento a controllare per poi provare a ripartire. La squadra di Gilardino parte bene ed è molto vivace nella metà campo avversari. Al 5′ il portiere granata Milinkovic evita la rete di Gudmundsson con un intervento di piede. Il Toro prova a rispondere ma tutto si riduce a un colpo di testa di Buongiorno al 20′ su un bel traversone di Ilic finito a lato. Al 22′ i rossoblu sfiorano ancora il vantaggio con un gran tiro dai venticinque metri di Malinovskji che il portiere avversario devia sopra la traversa. Fino al termine del primo tempo sempre più Genoa che Torino anche se non ci sono da annotare altre occasioni da rete

Nella ripresa la gara non cambia: i padroni di casa controllano e cercano il palleggio nella trequarti senza però trovare sbocchi negli ultimi sedici metri; ospiti a difendersi con ordine e senza troppi affanni. Intorno al 60′ Juric prova a mischiare le carte inserendo Tameze al posto di un evanescente Vlasic e avanzando Ricci in posizione più avanzata per cercare di innescare Sanabria e Zapata. Al 66′ però la prima occasione della ripresa è ancora dei grifoni con Vasquez che di testa impegnare Milinkovic. Il Torino si fa vivo pericolosamente dalle parti di Martinez al 70′. Sul cross di Buongiorno Sanabria va a colpire di testa in tuffo ma la palla finisce fuori di poco. Subito dopo Gilardino prova la carta Frendrup per uno spento Messias e il Genoa finisce la gara in avanti: all’86′ è ancora Malinovskji a provare la conclusione di potenza ma trova ancora Milinkovic sulla sua strada che respinge coi pugni. Finisce 0-0 una gara combattuta che forse va un po’ stretto al Genoa. (m.s.)

Verona-Empoli 2-1 ore 18.00

Nella nebbia del Bentegodi, lo scontro salvezza tra Hellas ed Empoli va ai gialloblù. La squadra di Baroni va subito in vantaggio con Djurić e raddoppia a inizio ripresa grazie a Ngonge. Serve a poco la rete di Zurkowski, i tre punti vanno al Verona che sale a +2 sulla zona retrocessione.

Andreazzoli, costretto a rinunciare a Destro, Caputo e Baldanzi, opta per il tridente Cambiaghi-Shpendi-Gyasi. Baroni fa a meno dello squalificato Lazović, avanzando Folorunsho sulla linea dei trequartisti alle spalle di Djurić. Pronti, via ed il risultato sul tabellino cambia immediatamente. Al 3’ Duda pesca da corner proprio la testa di Djurić: l’attaccante dell’Hellas incorna, con il pallone che batte sulla parte bassa della traversa ed entra in rete per il vantaggio dei padroni di casa. Un duro colpo per l’Empoli, che si riversa subito nella metà campo avversaria alla ricerca del pari. Il tema del primo tempo è proprio il costante assalto alla porta gialloblù degli ospiti. Ci prova prima Shpendi, poi Cambiaghi e Fazzini mettono fuori di molto da fuori area. Il Verona fatica ad uscire in modo pulito dal pressing degli uomini di Andreazzoli, pericolosi al 34’ con Grassi. È la chance più grande dei toscani nei primi 45’: punizione di seconda del numero 5 che sfiora il palo alla destra di Montipò con un destro piazzato e forte, ma non abbastanza preciso. L’Hellas tiene botta e si porta a riposo in avanti di un gol grazie alla rete di Djurić.

Cala una fitta nebbia sul Bentegodi da inizio ripresa, così come cala il ritmo dell’Empoli rispetto alla prima frazione di gioco. L’undici di Baroni parte ancora forte, Folorunsho al 51’ colpisce di testa su cross forte di Magnani: impatto morbido con il pallone per il centrocampista gialloblù e parata comoda per Caprile. Stesso risultato poco dopo per Djurić, il preludio al raddoppio degli scaligeri. Ngonge (56’) parte dall’out destro, si accentra e dal limite dell’area spara un mancino che s’insacca alle spalle di Caprile grazie alla deviazione di schiena di Grassi. Sesta rete del belga in campionato e gara che si complica ulteriormente per l’Empoli. I toscani, però, trovano nuova linfa dagli ingressi di Cancellieri e Zurkowski, con quest’ultimo alla prima presenza dal ritorno in maglia azzurra avvenuto pochi giorni prima. Il polacco risulta subito decisivo, accorciando le distanze al 64’ di testa su assist di Bereszynski. La rete galvanizza la squadra di Andreazzoli, pronta ad un nuovo assalto alla ricerca del pareggio. Le offensive dell’Empoli, però, si mostrano confuse e poco efficienti, il Verona riesce a gestire il vantaggio spezzando il ritmo di gara a suon di fisicità e falli. All’87’ Duda viene espulso per doppia ammonizione, lasciando in dieci Baroni ed i suoi giocatori, ma l’unico squillo ospite nel finale arriva al 93’. Un tiro cross del giovanissimo Sodero chiama Montipò a deviare in angolo con il pallone diretto sul primo palo, è l’ultimo sussulto dello scontro salvezza che va all’Hellas, ora fuori dalla zona calda della classifica. (e.c.)

Monza-Inter 1-5 ore 20.45

In attesa della Supercoppa Italiana, l’Inter è ospite del Monza all’U-Power Stadium. Palladino conferma la formazione che ha battuto il Frosinone la settimana scorsa, Inzaghi ricompone il duo d’attacco Lautaro-Thuram. Nei padroni di casa ancora fuori Terracciano ormai del Milan.

I nerazzurri spingono subito sull’acceleratore e indirizzano il match già nel primo tempo. Al 12’ gli uomini di Inzaghi passano in vantaggio: il Var pesca un tocco di mano di Gagliardini su un colpo di testa di Lautaro e richiama alla review l’arbitro Rapuano che assegna il rigore. Sul dischetto va Calhanoglu che non sbaglia. I padroni di casa accusano il colpo e dopo appena due minuti incassano il raddoppio interista firmato da Lautaro che trova la spaccata sottomisura su invito di Dimarco. Per l’argentino è il gol numero 17 in questo campionato. Dimarco al 22’ serve sul secondo palo a Thuram che incrocia di destro ma la palla sfila fuori. Alla mezz’ora una punizione di Colpani trova la deviazione di spalla di Caldirola. La palla finisce a Pessina che batte Sommer di testa e dimezza lo svantaggio. La rete è però annullata dal Var per fuorigioco. L’Inter torna a spingere sul finale di tempo ma si va al risposo sul punteggio di 0-2.

In avvio di ripresa Palladino prova a dare un assetto più offensivo ai suoi inserendo Kyriakopoulos e Colombo ma viene punito alla prima ripartenza interista. Mhkytarian serve in area Thuram che scarica sull’accorrente Calhanoglu. Il turco apre il piattone e beffa Sorrentino per la doppietta personale. Poker nerazzurro vicinissimo al 66′ grazie a un colpo di testa di Pavard disinnescato da un grande intervento del portiere biancorosso. Due minuti più tardi la squadra di casa trova il gol che la rimette in partita. Contatto Darmian-Mota in piena are e Rapano che fischia ancora rigore. Lo trasforma con freddezza Pessina che spiazza Sommer. Ma la rete è solo il preludio al micidiale 1-2 dell’Inter nel finale: all’84’ fallo di Akpa Akpro su Frattesi e terzo rigore di serata. Questa volta sul dischetto va Lautaro per 4-1 nerazzurro. Lo score dell’attaccante argentino sale a 18 gol su 18 presenze stagionali. Chiude i giochi il pokerissimo firmato da Thuram al minuto 88.

Inzaghi sempre più in vetta costringe la Juve di Allegri a rincorrere martedì sera con il Sassuolo. Il Monza di Palladino resta a metà classifica.

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