giovedì , 19 Settembre 2024
Home Primo piano Serie A: 19^ giornata, le gare di sabato
Primo pianoTutte le news

Serie A: 19^ giornata, le gare di sabato

L'Inter batte il Verona ed è campione d'inverno

(foto profilo X Inter)

Nel lunch match dell’Epifania, ultimo turno del girone di andata, l’Inter supera 2-1 tra le polemiche il Verona e si laurea campione d’inverno. I veneti protestano per una gomitata di Bastoni su Duda sulla seconda rete nerazzurra di Frattesi ignorata da arbitro e Var e al 100′ falliscono con Henry il rigore del possibile pareggio concesso per fallo di Darmian su Magnani. Alle ore 15.00 finisce 2-3 una spettacolare gara allo Stirpe tra Frosinone e Monza. Un punto a testa nello scontro salvezza al Via del Mare tra Lecce e Cagliari terminato 1-1. Nel posticipo la Fiorentina cade al Franchi contro il Sassuolo, decide un gol Pinamonti.

Inter-Verona 2-1 ore 12.30

Inizia l’anno come meglio non può l’Inter di Inzaghi. Dopo lo scivolone di Genoa, i nerazzurri ritrovano i tre punti in casa contro un Hellas che fa sudare più del previsto i meneghini nell’arco dei 90’. Lautaro sblocca nel primo tempo, Henry pareggia al 74’. A decidere la gara è Frattesi nel recupero, con il brivido del pari sull’errore dal dischetto di Henry a tempo scaduto. L’ex Sassuolo mette al sicuro il primo posto dell’Inter all’ultima gara del girone d’andata

Il primo acuto del match è dei veneti al 3’: Ngonge pesca in area Suslov, lo sloveno calcia d’interno sinistro da posizione defilata trovando l’opposizione di Sommer. L’Inter alza subito il proprio baricentro e porta molti uomini all’interno dell’area dell’Hellas, con l’intento di abbassare subito la linea difensiva alta impostata da Baroni. L’effetto è immediato, perché al 13’ un’ottima triangolazione tra Mkhitaryan e Thuram manda in porta Lautaro Martínez. Il Toro di Bahía Blanca, al rientro in campo dopo un breve stop, fredda Montipò con un puntazo e porta in avanti i padroni di casa sul tabellino. Sedicesimo gol in campionato per l’argentino, inarrestabile in questa prima metà di stagione. I gialloblù non accusano eccessivamente il colpo, anzi tengono bene il campo e arginano senza troppi problemi le offensive della squadra di Inzaghi. La reazione ospite arriva al 26’, quando Djuric stacca di testa da centro area su cross di Ngonge chiamando Sommer al secondo intervento del match. I giri del motore dei nerazzurri non si abbassano però, Thuram sgasa continuamente attraverso le linee avversarie creando grattacapi alla coppia Magnani-Coppola. Il risultato però non vario fino al duplice fischio, con l’Inter che chiude in avanti di una rete dopo un buon primo tempo da parte di entrambe le squadre.

Parte ancora forte nella ripresa il Verona, con un Lazović in più e con una conclusione dalla distanza pericolosa di Suslov, tra i più attivi in casa Hellas. L’Inter risponde immediatamente con Lautaro Martínez, in gol al 48’ con una zampata in area su sponda di Acerbi, ma con quest’ultimo in leggera posizione di offside. Il copione del match vede sempre i nerazzurri votati di più all’attacco rispetto agli scaligeri, i quali dimostrano comunque di restare sempre in partita grazie alla vivacità di Ngonge e compagni. Ne è testimone il gol del pari al minuto 74 del subentrato Thomas Henry: il francese, al primo pallone toccato della sua partita, spinge in rete col ginocchio su assist di Duda e riequilibra il risultato. Il gol del numero 9 dell’Hellas è la scintilla che accende il finale di gara. Al 79’ una punizione tagliata di Dimarco diretta in rete viene clamorosamente deviata sulla linea dal compagno di squadra Arnautović, che nega al terzino la gioia del nuovo sorpasso. Inzaghi aumenta il potenziale offensivo del suo undici inserendo a Sánchez e Frattesi, con il cileno che va a posizionarsi alle spalle del duo Arnautović-Lautaro. Proprio l’austriaco nel recupero si rende ancora protagonista di un errore clamoroso sotto porta, non riuscendo ad impattare il pallone da pochi passi. Due minuti dopo, Bastoni spacca la traversa col mancino, Barella raccoglie e spara col destro da fuori: Montipò non trattiene ed il più rapido a fiondarsi sul pallone e spingerlo in rete è Davide Frattesi. Il centrocampista ex Sassuolo fa esplodere di gioia San Siro e firma il suo secondo gol in campionato, in questo caso dal peso specifico enorme. Non vengono meno le proteste degli ospiti in occasione del gol per un giocatore gialloblù a terra su contatto di gioco durante l’azione, una gomitata di Bastoni su Duda, valutato regolare dall’arbitro. Le recriminazioni costano care a Lazović, espulso da Fabbri. Il recupero si allunga e al 98’ Darmian stende Magnani in area: penalty per l’Hellas che ha la chance di pareggiare clamorosamente all’ultimo respiro. Il francese incrocia con il destro dagli undici metri spiazzando Sommer, ma il pallone s’infrange sul palo, con l’attaccante che si dispera e fa scatenare al contempo le esultanze dei giocatori interisti. Il fischio finale arriva al 102’: l’Inter soffre, ma strappa tre punti nel finale e al giro di boa è campione d’inverno. (e.c.)

Frosinone-Monza 2-3 ore 15.00

Al Benito Stirpe, il Frosinone di Di Francesco, reduce da tre sconfitte consecutive in campionato, si presenta alla sfida con Turati tra i pali, Monterisi, Okoli, Mateus Lusuardi a formare la linea difensiva, Lirola, Barranechea, Harroui, Gelli alle spalle di Soule, Cheddira, Reinier.
Nel Monza, a secco di vittorie da tre gare, Palladino ripropone Colpani in campo dl primo minuto affiancato da Carboni alle spalle di Dany Mota; in mediana agiscono Pessina e Bondo; Pereira e Ciurria sulle fasce. In porta c’è Di Gregorio e davanti, nel terzetto difensivo, Caldirola, Gagliardini e D’ambrosio.
Nei primi minuti di gioco sono i padroni di casa a pressare e costringere gli ospiti a chiudersi nella propria metà campo ma al 18′ sono proprio i biancorossi a passare in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Carboni che prova la conclusione ma colpisce male, la traiettoria si trasforma in un assist per Dany Mota che a tu per tu con Turati non sbaglia.
Episodio curioso al 24′ quando l’arbitro Ferreri Caputi interrompe il gioco per qualche minuto per un problema tecnico al VAR, le squadre ne approfittano per un time out tecnico.
Il Frosinone si fa vedere alla mezz’oracon Harroui che su calcio piazzato indirizza verso l’angolino di sinistra, ma Di Gregorio in tuffo respinge lateralmente. Al 45′ il Monza trova la rete del raddoppio nel momento migliore della squadra di Di Francesco: Soule perde un brutto pallone, Carboni con il mancino batte Turati proprio allo scadere del primo tempo.

L’avvio di ripresa è tutto del Frosinone che prima va vicino al gol in due occasioni: la prima con il neo entrato Caso e poi con Soule fermato da Sorrentino che ha sostituito Di Gregorio per infortunio. Al 55′ Soule ancora protagonista, questa volta però in negativo, entra in scivolata per intercettare un pallone al limite dell’area e indirizza la palla alle spalle del proprio portiere regalando il terzo gol al Monza. I ciociari la riaprono dopo appena un minuto con Harroui, che riceve da Monterisi e con il destro buca Sorrentino sul primo palo. Al 74′ l’arbitro indica il dischetto a favore dei padroni di casa per un fallo di D’ambrosio nei confronti di Caso che era tutto solo davanti il portiere. Dal dischetto va Soule che si fa perdonare per l’autorete spiazzando Sorrentino e riaccendendo le speranze dei tifosi di casa.
Di Francesco prova dunque l’all-in mandando in campo tutti i giocatori offensivi a sua disposizione costringendo il Monza a chiudersi nella propria area. Ma la scelta non produce effetti e i lombardi possono festeggiare la vittoria che mancava da tre gare. (s.p.)

Lecce-Cagliari 1-1 ore 18.00

Match importantissimo in chiave salvezza al Via del Mare dove i padroni di casa del Lecce, che arrivano da due sconfitte consecutive contro Atalanta e Inter, ospitano il Cagliari che non vince da 4 giornate e che ha necessità di accorciare in classifica. Ranieri recupera in extremis Nandez e Augello, torna Pavoletti ma solo in panchina. D’Aversa ritrova Pongracic in difesa e sceglie Krstovic davanti.

Sotto una pioggia incessante, si fa subito minaccioso il Cagliari al 5’ con una spizzata di testa di Dossena su cross di Nandez che però si spegne al lato. Rispondono i salentini con Strefezza che prova a deviare di tacco un assist di Krstovic, ma la coordinazione è imprecisa. All’11’ mischia in area rossoblù ci prova prima Gendrey ma il tiro è respinto, poi è Krostovic a mancare la porta. Giallorossi ancora pericolosi con un tentativo dalla distanza di Oudin che supera Scuffet ma si ferma sul palo.
Alla mezz’ora i padroni di casa passano: sugli sviluppi di un corner Valentin Gendrey prende il tempo ad Augello e di testa firma il vantaggio. I rossoblù provano a subito a reagire: prima con Petagna che spedisce alto sulla traversa; poi con Oristanio che di testa colpisce l’esterno della rete.  Il Cagliari prova a proporsi davanti con una certa continuità senza però trovare mai la porta avversaria.
Il Lecce ha due occasioni per il raddoppio prima della chiusura del tempo: al 38’ la manca clamorosamente Krstovic che da buona posizione non trova l’angolo giusto; al 46’ Augello sfiore l’autogol intervenendo su un cross di Gallo. Si va al riposo con i pugliesi avanti di uno.

La ripresa si apre con due tentativi del Lecce: nel primo il tiro a giro di Strefezza non trova l’incrocio dei pali; nel secondo Gallo indirizza male il sinistro che finisce fuori. Poi cresce il Cagliari che prova a sfondare con Petagna ma la conclusione è murata alla difesa salentina. Al 60’ Scuffet sventa un colpo di testa di Krstovic ma 8 minuti più tardi la squadra di Ranieri trova il pari. Lo firma Oristanio che devia di poco oltre la linea una punizione di Viola. Al 71’ il Lecce trema ancora su una gran botta di Prati su cui mette i pugni Falcone. Nel finale il giallorosso Ramadani ci prova dai trenta metri, ma la conclusione sfila vicino al palo.

Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro Massa fischia la fine: un punto ciascuno che muove la classifica.

Sassuolo-Fiorentina 1-0 ore 20.45

Nel posticipo del Mapei Stadium si affrontano Sassolo e Fiorentina.  Padroni di casa arrivano a ridosso della zona salvezza e con un solo punto guadagnato nelle ultime cinque partite. I viola sono reduci da tre vittorie consecutive vogliono continuare il cammino a restare attaccati al treno Champions.
Dionisi si affida a Berardi-Thorstvedt-Lauriente a supporto di Pinamonti, mentre Boloca torna titolare a centrocampo. Italiano sceglie Ikone-Bonaventura-Brekalo alle spalle di Nzola, con Mandragora preferito a Duncan in mediana e Quarta al posto di Ranieri in difesa.

Dopo una prima fase di studio, il Sassuolo trova il gol del vantaggio già al 9’. Lo firma Pinamonti che, servito al centro da Pedersen batte Terracciano col piattone. La Fiorentina conferma il trend delle partenze lente che hanno contraddistinto le ultime uscite. Ne approfitta la squadra di Dionisi che al 19’ trova anche la seconda rete con Berardi, che l’arbitro annulla per una posizione di fuorigioco. Il pericolo sveglia l’undici di Italiano che prendono il controllo della gara ma non pungono. Si va negli spogliatoi con i neroverdi in vantaggio per 1-0.

Al terzo minuto della ripresa un nuovo episodio da moviola che vede protagonista ancora il Sassuolo.  Sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Thorstvedt che insacca di destro. Anche questa rete è annullata per una posizione di fuorigioco di Henrique giudicata attiva.  Al 64’ l’arbitro Abisso assegna un rigore ai viola per un tocco di mano di Ferrari su un colpo di testa di Milenkovic.  Bonaventura si incarica della battuta ma si fa ipnotizzare da Consigli che indovina l’angolo e respinge. Due giri di lancette e c’è nuovamente bisogno dell’intervento del Var per valutare la posizione di Quarta che aveva trovato il pari ribadendo in rete una conclusione di Duncan deviata sulla traversa da Thorstvedt. Fuorigioco di rientro e rete viola annullata (66’). La Fiorentina non si arrende e nel giro di un minuto va vicino al pareggio in due occasioni: sulla prima è Ferrari a salvare sulla linea un tiro di Beltran favorito da un erroraccio in uscita di Consigli; la seconda la manca Nzola che spedisce al lato da pochi passi.
I viola provano l’assedio finale ma non trovano la via del gol nonostante i 7 minuti di recupero. La squadra di Dionisi ritrova i tre punti fondamentali in chiave salvezza, la Fiorentina spreca troppo e chiude il girone d’andata con una sconfitta ma comunque al quarto posto. (s.p.)

Leave a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Articles

L’editoriale di R.Bernabai: “Il doloroso colpo di spugna dei Friedkin”

di Roberto Bernabai – Un laconico, quanto contraddittorio, comunicato stampa ha inferto...

UCL: 1^ giornata, Manchester City-Inter 0-0

Marcello Baldi – Al suo esordio in Champions League 2024/25 nel formato...

UCL: 1^ giornata, le gare di mercoledì

Gianluca Stanzione – Prosegue la 1^ giornata della nuova Champions League 2024/2025....

UCL: 1^ giornata, Bologna-Shakhtar 0-0

Edoardo Colletti – Al ritorno in Champions League sessant’anni dopo l’ultima volta,...