mercoledì , 23 Ottobre 2024
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Serie A: 18^ giornata, le gare di sabato

Alla Juve il big match con la Roma; ok Atalanta e Milan; crollo Bologna

(Foto profilo X Juventus)

Nell’ultimo lunch match del 2023, valido per la 18^ giornata, vittoria interna dell’Atalanta sul Lecce. Nelle gare delle 15.00 Cagliari ed Empoli chiudono l’anno con uno 0-0 che serve a poco in ottica salvezza mentre il Bologna crolla inaspettatamente al Friuli dove l’Udinese si impone 3-0. Nel pomeriggio il Milan supera il Sassuolo al Meazza e la Salernitana c’entra la prima vittoria esterna della stagione sul campo del Verona. Va alla Juventus il big match dell’Allianz Stadium contro la Roma. Bianconeri si portano a meno due dall’Inter.

Atalanta-Lecce 1-0 ore 12.30

Al Gewiss Stadium termina 1-0 la sfida tra Atalanta e Lecce con la rete decisiva messa a segno da Lookman al 58’.

Dopo la sconfitta con il Bologna rialza la testa l’Atalanta di Gasperini, batte il Lecce e sale a quota 29 punti, momentaneamente al sesto posto in classifica. Seconda sconfitta consecutiva per il Lecce, che conserva comunque un margine di sette punti sul Cagliari terzultimo.

Deve correre subito ai ripari Gian Piero Gasperini, costretto a cambiare l’undici iniziale scelto: con il forfait dell’ultimo minuto di Scalvini, il tecnico dei nerazzurri abbassa De Roon inserendo Pasalic in mezzo al campo. In questa prima frazione di gioco non sono tante le occasioni da rete, per una gara che offre comunque una buona dose di ritmo e intensità. Ci provano i padroni di casa a rendersi pericolosi con Scamacca che al minuto 10’ mette a lato su assist di Ederson. Il centravanti azzurro sfiora ancora il gol, colpendo l’esterno del palo dopo l’assist di Mario Pasalic. Una serie di errori individuali dei bergamaschi innescano le situazioni più pericolose del Lecce, come in occasione di un rilancio sbagliato di Carnesecchi, che regala a Kaba la chance del vantaggio. Il primo tempo si chiude con i salentini che ci provano prima con un colpo di testa di Krstovic finito di poco a lato, poi con una conclusione di Strefezza che finisce alta. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

La seconda frazione di gioco offre più occasioni da gol rispetto alla prima. La prima è del Lecce con Krstovic che ancora di testa va vicino a superare Carnesecchi. I pugliesi trovano anche la rete del vantaggio con Strefezza ma il VAR annulla per fuorigioco. Dal 57’ l’Atalanta aumenta i giri del motore: prima la traversa colpita da Pasalic su assist di Ederson e un minuto passa. È Lookman a sbloccare il match con un destro a incrociare dal limite che batte Falcone. Intorno al 63’ è Scamacca ad avere sui piedi il pallone del raddoppio, ma il portiere giallorosso ferma tutto con un’ottima uscita. Passano appena due minuti e il numero uno del Lecce è ancora protagonista rispondendo presente sulla conclusione di Lookman. Dopo circa dieci minuti è il Lecce a tornare pericoloso in zona gol: prima è Piccoli a sfiorare il pareggio con una conclusione in diagonale, poi Oudin, che trova la risposta di un ottimo Carnesecchi. Il match termina 1-0.

Cagliari-Empoli 0-0 ore 15.00

Per Cagliari ed Empoli il 2023 si chiude con un pareggio che in chiave salvezza serve a poco a entrambe. I due allenatori si schierano con un 4-3-1-2. Ranieri sceglie Scuffet tra i pali; Zappa, Goldaniga, Dossena, Azzi in difesa; Deiola, Sulemana, Prati e Viola a centrocampo con Lapadula, Pavoletti in attacco. Andreazzoli risponde con Caprile; Ebuehi, Walukiewicz, Luperto, Cacace in difesa; a metà compo Kovalenko, Grassi, Maleh e Maldini; davanti Cambiaghi e Caputo.
Il possesso palla nei minuti iniziali è tutto per i toscani che dettano i ritmi di gioco con i sardi che chiudono gli spazi e provano a giocare di contropiede. La prima scossa del match è dell’Empoli al 13’ minuto quando Caputo lanciato in area serve Maldini ma il difensore dei rossoblu Azzi riesce nell’anticipo e salva i suoi. La partita è nelle mani dell’Empoli che nel giro di 8 minuti conquista 4 calci d’angolo e relega il Calgliari nella propria metà campo per tutta la prima mezz’ora di gioco.
Al 36’ la squadra di Andreazzoli ci prova con Cambiaghi ma la conclusione di prima intenzione è murata dalla difesa rossoblù. Dopo 8 minuti di recupero l’arbitro Maresca manda le squadre al riposo sul punteggio di 0-0: più vivo l’Empoli che però non è mai riuscito a impegnare seriamente Scuffet.

La squadra di Ranieri si sveglia nella ripresa, prende il controllo del gioco e sfiora il vantaggio in un paio di occasioni: al 50’ dopo un batti e ribatti in area toscana e al 56’ su un colpo di testa di Pavoletti su cui arriva il portiere ospite Caprile che risulterà il protagonista della gara.
Al 67’ i rossoblù passano grazie a un calcio di punizione di Viola. I toscani protestano e infatti dopo un check al VAR la rete viene annullata per una spinta di Pavoletti di Caprile in uscita.
A 10 minuti dal termine il Cagliari beneficia di un calcio di rigore: Maresca punisce Walukiewicz che con il braccio colpisce sul volto Pavoletti. Sul dischetto si presenta Viola che calcia con il mancino ma Caprile intuisce e para.
Il Cagliari ci riprova all’86’ con Lovumbo che si ritrova a tu per tu con Caprile che ancora una volta trova i tempi giusti e sventa la minaccia. Al quinto minuto di recupero arriva l’ultima chance del match ed è ancora della squadra di Ranieri, ma Caprile è insuperabile e con un vero e proprio miracolo riesce a neutralizzare la conclusione da pochi passi di Petagna.

Udinese-Bologna 3-0 ore 15.00

Pomeriggio da incubo per Thiago Motta e i suoi giocatori al Bluenergy Stadium, travolti da un Udinese straripante in contropiede. Apre Pereyra al 23’, poi l’uno-due devastante a inizio ripresa firmato Lucca e Payero mette in ginocchio il Bologna dopo tre vittorie di fila in campionato.Ritmi immediatamente alti ad Udine, entrambe le squadre si affrontano a viso aperto sin dai primi minuti di gara. Non mancano i capovolgimenti di fronte da una parte e dall’altra, ma ad emergere maggiormente nel primo tempo è la compattezza guadagnata col passare dei minuti dalla squadra di Cioffi. I bianconeri ingabbiano la fonte di gioco Zirkzee ai felsinei e proteggono bene la propria area di rigore, rendendosi pericolosi al momento di ripartire. Al 23’ arriva la prima, doppia, occasione del match, in contropiede per l’Udinese: prima Ebosele col mancino a giro da fuori, poi Kamara sulla respinta trovano un’ottima doppia risposta di Skorupski a deviare in angolo. Dagli sviluppi del corner arriva il vantaggio dei padroni di casa con il Tucu Pereyra. Payero spara dalla distanza raccogliendo la respinta dei difensori del Bologna, Skorupski è ancora miracoloso sul destro dell’argentino, ma da due passi il numero 37 è bravo ad appoggiare in rete per l’1-0 Udinese. Ospiti in netta difficoltà, con Payero che spaventa la retroguardia avversaria al 29’ con un destro da fuori che termina alto sopra la traversa. Al 37’ si accende Zirkzee, girando però alto da centro area col destro su sponda di testa di Posch. Risponde ancora Payero dai 30 metri al 42’, trovando l’ennesima risposta del portiere polacco a tenere in piedi un Bologna che chiude i primi 45’ sotto di un gol e senza aver mai trovato le giuste distanze nella metà campo avversaria.

L’avvio di ripresa è shock per gli emiliani, poiché l’Udinese nel giro di 4’ si porta prima sul 2-0 con Lucca e poi triplica con Payero. Gli uomini di Motta approcciano male i secondi 45’ e ne approfitta Lucca al 48’, rapido a deviare in rete col destro il tiro-cross rasoterra di Lovrić dal limite dell’area dopo un’azione insistita di Ebosele. Al quarto tentativo, invece, l’ex Boca Payero fa centro dal limite dell’area con una fortissima conclusione dal limite in corsa sulla quale non può niente Skorupski al minuto 52’. Thiago Motta inserisce Orsolini alla ricerca di spunti per riaprire il match, ma 59’ è ancora Lucca a segnare in contropiede, questa volta però in posizione di offside. I rossoblù non trovano la forza per rientrare in partita, non riuscendo a creare particolari patemi d’animo ad Okoye durante il secondo tempo. Zirkzee ed il subentrato Fabbian provano a dare un segnale ai compagni nel finale con due conclusioni, ma il risultato resta invariato al Bluenergy Stadium fino al triplice fischio di Orsato. Secondo successo in campionato per l’Udinese dopo la vittoria a San Siro sul Milan, in questo caso su un Bologna mai in partita che frena dopo tre vittorie consecutive in Serie A.

Milan-Sassuolo 1-0 ore 18.00

Nello splendido teatro dello stadio San Siro, il Milan di Stefano Pioli ospita il Sassuolo di Alessio Dionisi. I padroni di casa arrivano alla sfida dopo il recente pareggio esterno con la Salernitana e con l’obiettivo di ritrovare vittoria e serenità. Il tecnico rossonero deve fronteggiare l’emergenza difensiva schierando Theo Hernandez da difensore centrale, spostando Florenzi sulla sinistra. La squadra ospite si presenta alla sfida dopo la sconfitta casalinga contro il Genoa, la terza nelle ultime quattro uscite. Pochi dubbi nell’undici titolare dei neroverdi, unici indisponibili Boloca, Defrel e Obiang.

Comincia la gara e il Milan alza il suo baricentro, schiacciando il Sassuolo nella sua metà campo. La prima occasione arriva al 7’ con Reijnders ma la sua conclusione viene respinta da Consigli. Pochi minuti più tardi è di nuovo il centrocampista olandese a rendersi pericoloso: il suo tiro termina vicino al palo di Consigli e termina sul fondo. Raggiunta la metà della prima frazione, continua a macinare gioco la squadra rossonera, Sassuolo in difficoltà. I padroni di casa sfiorano il vantaggio al 25’ con Bennacer, la sua conclusione sfiora il palo. Arrivati alla mezz’ora, la squadra ospite comincia a prendere le misure al Milan e al 34’ Berardi va vicinissimo al vantaggio ma il suo mancino è respinto da Maignan. Negli ultimi 10’ di gioco del primo tempo, la squadra nero verde palleggia con personalità nella metà campo avversaria, Milan in attesa.  La prima frazione termina a reti bianche, squadre negli spogliatoi.

Durante l’intervallo Dionisi inserisce Tressoldi al posto di Erlic. Inizia la ripresa e la prima opportunità è per gli ospiti, sul mancino di Toljan ottimo intervento di Maignan. Quello dei primi 10’ di gioco è un Sassuolo propositivo e aggressivo, Milan in difficoltà. I padroni di casa riescono a sbloccare la gara al 59’: ottimo suggerimento di Bennacer per Pulisic e l’americano non sbaglia davanti a Consigli, rossoneri avanti.  Trovata la rete, la squadra di Pioli abbassa i ritmi gestendo il risultato. La risposta del Sassuolo arriva al 72’ con Laurentiè ma sulla sua conclusione interviene in tuffo Maignan.  La squadra ospite nell’ultimo quarto d’ora aumenta la pressione alla ricerca del pari, il Milan attende la ripartenza giusta per chiudere la gara. I ragazzi di Pioli si rendono pericolosi al 77’ con Florenzi, il suo tentativo termina di poco alto.  Negli ultimi minuti attacca a testa bassa il Sassuolo ma il Milan , seppur con qualche difficoltà, riesce a reggere. I padroni di casa non corrono altri rischi e si portano a casa i tre punti, decisiva la rete di Pulisic nella ripresa. I padroni di casa, al secondo successo consecutivo, salgono a quota 36. Il Sassuolo esce sconfitto nonostante una buona prestazione e restano nelle zone basse di classifica a 16 punti.

Verona-Salernitana 0-1 ore 18.00

Allo stadio Bentegodi di Verona, si affrontano Hellas Verona e Salernitana in una sfida importante in chiave salvezza. Nella scorsa giornata di campionato, i padroni di casa hanno ritrovato la vittoria e l’entusiasmo che era mancato nelle ultime settimane. La squadra guidata dal tecnico Marco Baroni scende in campo con l’undici tipo, non avendo indisponibilità eccetto Hrustic. La squadra granata, ultima in classifica, ha assoluto bisogno di punti per non perdere ulteriore terreno. Il tecnico Filippo Inzaghi conferma Costil tra i pali mentre in avanti Simy sostituisce l’indisponibile Dia.

Nei momenti iniziali della gara, le due squadre si studiano senza sbilanciarsi in avanti. La prima occasione della gara è per gli ospiti, la conclusione di Mazzocchi si spegne sul fondo di poco. La squadra granata cresce con il passare dei minuti e al 20’ Tchaouna spedisce fuori l’ottimo assist di Candreva, da ottima posizione. La fase centrale della sfida è molto spezzettata, tante interruzioni e squadre che faticano a creare gioco. Nell’arco di tutto il primo tempo è la Salernitana a dare la sensazione di cercare di più il vantaggio, l’Hellas fatica tantissimo a rendersi pericoloso in avanti. Nei minuti finali della prima frazione gli ospiti sfiorano il vantaggio con Simy, determinante l’intervento di Montipò. I primi 45’ di gioco terminano in parità, pareggio senza reti, con gli ospiti che avrebbero meritato qualcosa in più.

Comincia la seconda frazione e dopo tre minuti passa la Salernitana: ripartenza di Tchaouna e conclusione a battere Montipò, granata in vantaggio. Sotto nel punteggio si riversa in avanti l’Hellas, continuando però a faticare in zona offensiva. La squadra di Inzaghi, forte del risultato, rifiata e concede l’iniziativa agli avversari. Raggiunta la metà della ripresa, la squadra di casa comincia a premere e al 64’ Ngonge si divora il pari da pochi passi. Passano pochi minuti ed è Suslov a provarci ma Mazzocchi si immola e salva la Salernitana. Nell’ultimo quarto d’ora, gli ospiti rinunciano alle ripartenze e si compattano a difesa del vantaggio. Arrivati al 90’ super occasione per il Verona: colpo di testa di Cabal e salvataggio sulla linea di Tchouna. Continua ad attaccare a testa bassa la squadra di Baroni e al 96’ Djuric va ad un passo dal pari ma Costil salva tutto con un miracolo. Il diettore di gara manda le squadre negli spogliatoi e la Salernitana conquista tre punti molto importanti per la classifica. L’Hellas esce sconfitto nonostante un’ultima mezz’ora di livello. Con questo successo la squadra granata sale a quota 12 in classifica mentre gli scaligeri restano a 14, a pari merito con il Cagliari terzultimo.

Juventus-Roma 1-0 ore 20.45

La 18^ giornata si chiude con il big match dell’Allianz Stadium tra Juventus e Roma reduci entrambe da vittorie nell’ultimo turno di campionato. Allegri punta sul duo di attacco Vlahovic-Yildiz, Chiesa parte dalla panchina, sulla fascia destra la scelta è per Weah, McKennie in mediana con Rabiot a supporto di Locatelli. Mourinho davanti ripropone il tandem Lukaku-Dybala, Paredes in cabina di regia, Bove ancora titolare preferito a Pellegrini che parte in panchina, Kristensen e Zalewski sulle corsie esterne.

La gara parte con le due squadre tese a studiarsi nei primi minuti senza rischiare troppo. La prima ad affacciarsi pericolosamente in avanti è la Roma che al 4’ colpisce il palo con una conclusione di Cristante dopo una bella trama di gioco orchestrata sul fronte destro dell’attacco giallorosso. E’ li che la Roma sembra insistere maggiormente per mettere in difficolta la Juventus. Sono molto frequenti le iniziative di Kristensen che cerca di mettere Dybala nelle migliori condizioni per offendere. Al 12’ la Juventus risponde con una conclusione di Vlahovic che termina fuori. Lukaku, che fino ad ora si è offerto quasi esclusivamente per dare profondità ai suoi, riesce ad andare alla conclusione al 13’ ma la mira è imprecisa. Al 19’ tocca ancora a Vlahovic battere a rete ma stavolta è Mancini a deviargli la conclusione. La gara vive su un costante equilibrio e al 31’ è Dybala a spedire fuori di poco un esterno sinistro sul preciso servizio di Kristensen. La vera occasione per passare la Juventus la crea al 43’ con Kostic che prova la conclusione di controbalzo, ma è provvidenziale la lettura di Ndika che salva di testa sulla linea di porta. Si va al riposo sullo 0-0.

In avvio di ripresa la svolta decisiva della gara, la Juventus tenta la costruzione sulla sinistra, da un contrasto tra Kostic e Kristensen la palla arriva a Vlahovic che di tacco manda in porta Rabiot freddo a battere Rui Patricio in uscita al minuto 47. Da quel momento la squadra di Allegri si abbassa a difesa del vantaggio e lascia il pallino del gioco alla Roma che però non trova mai il varco giusto per puntare alla porta difesa da Szczesny. Dybala cerca spazi ma si allontana troppo dalla porta, Lukaku riceve raramente palle giocabili, e mancano gli inserimenti delle mezzali per provare a creare pericoli alla retroguardia bianconera molto compatta e ben supportata dalla linea di centrocampo. Al 51’ è Ndika a provarci di testa ma spedisce fuori; al 71’ Dybala conclude debolmente dopo una prolungata azione sulla destra; all’83’ il tiro di Cristante viene rimpallato da Gatti. Un minuto dopo, all’84’, si rifà viva la Juventus con McKannie che sfiora il raddoppio. L’ultima occasione della gara capita al 93’ sulla testa di Azmun che stacca bene ma non riesce ad angolare la conclusione. Finisce con il successo della Juventus che recupera 2 punti preziosi alla capolista Inter ora distante solo 2 lunghezze. La Roma sconfitta viene scavalcata dall’Atalanta, prossima avversaria nell’ultima giornata del girone di andata.

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