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Serie A: 16^ giornata, le gare di domenica

L'Inter passa all'Olimpico, Roma ko a Bologna, Milan tris al Monza

(foto A. Fraioli)

Nel lunch match della 16^ giornata di Serie A il Milan trova i gol di Reijnders, Simic e Okafor che valgono la vittoria sul Monza. Prima rete per il difensore serbo, subentrato a Pobega al minuto 24’. Al Franchi la Fiorentina supera 1-0 il Verona grazie alla rete di Beltran. Finisce 2-2 tra Udinese e Sassuolo. In vantaggio di 2-0, i padroni di casa si fanno rimontare dalla doppietta di Berardi. A Bologna la Roma va ko: le reti di Moro e l’autogol di Kristensen portano l’11 di Thiago Motta al 4^ posto in classifica. In serata l’Inter di Inzaghi passa 2-0 all’Olimpico contro la Lazio e si porta a +4 dalla Juventus seconda.

Milan-Monza 3-0 ore 12.30

Dopo il successo con il Newcastle vince ancora il Milan di Stefano Pioli, battendo in casa il Monza per 3-0. I rossoneri sbloccano la gara dopo soli tre minuti grazie a Reijnders, raddoppiando dopo 20 minuti grazie a Simic. Il Milan chiude la gara con Okafor, uscito per infortunio pochi minuti dopo.
Partono subito forte i rossoneri, che al terzo minuto sfiorano la rete con un colpo di testa di Giroud, arrivato sugli sviluppi di un ottimo cross di Pulisic dalla destra. Passano pochi secondi e il Milan trova la rete del vantaggio, grazie a Tijjani Reijnders che batte Di Gregorio dopo aver saltato tre avversari. Pronta la reazione del Monza, con Kjaer chiamato a intervenire sulla conclusione di Colombo. E’ una prima parte di primo tempo molto divertente, con il Milan che continua a mostrarsi pericoloso in avanti, prima con l’intervento di Di Gregorio su Theo Hernandez, poi con una conclusione di Leao finita altissima al termine di un contropiede. Al minuto 24’ Pioli è costretto al cambio, con Pobega che infortunato lascia spazio all’esordio del serbo Simic. Di Gregorio è ancora chiamato ad intervenire, con super intervento su un destro a incrociare di Florenzi.
A quattro minuti dal termine del primo tempo arriva il raddoppio dei rossoneri, proprio grazie alla rete dell’esordiente Simic, che riceve in area il pallone di Leao, infilando in porta la rete del 2-0. Prima della fine del primo tempo ci sarebbe spazio anche per il 3-0 dei rossoneri, ma la traversa ferma lo splendido sinistro di Pulisic.

Nei primi minuti del secondo tempo il Monza prova a prendere campo e a gestire il pallone con maggiore pericolosità, e i primi frutti arrivano al minuto 60’, quando Colpani cerca la conclusione con il mancino, trovando davanti un ottimo Maignan. Al minuto 67’ Rafa Leao lascia spazio all’ingresso di Okafor, che dopo pochi minuti va vicino al 3-0 con un destro a giro respinto da un Di Gregorio in stato di grazia. Il 3-0 dello svizzero viene solo rimandato di pochi minuti, con l’ex Salisburgo che conclude una splendida azione, trasformando al meglio l’assist di Giroud.
Dura poco la gioia per lo svizzero, costretto a lasciare il campo infortunato: ennesimo problema per Stefano Pioli, costretto a inserire Chukwueze. Termina 3-0 la sfida di San Siro, con il Milan che torna a vincere dopo la sconfitta di Bergamo. Resta invece all’undicesimo posto il Monza di Palladino, sconfitto dopo l’ottimo successo ottenuto in casa contro il Genoa la scorsa domenica. (g.r.)

Fiorentina-Verona 1-0 ore 15.00

Pronti via l’inizio della partita è subito pirotecnico: il portiere dei toscani Terracciano tergiversa un po’ toppo si fa portar via palla dal centrocampista del Verona Folorunsho e poi lo stende, L’arbitro Maria Ferrieri Caputi fa continuare, ma arriva pronta la chiamata alla review del var. E’ rigore per i veneti. Sul dischetto va Djuric ma il portiere Viola para e si fa perdonare l’erroraccio. Gli ospiti non si abbattono e 5 minuti più tardi si fanno ancora una volta pericolosi con una girata di testa di Ngonge che trova la deviazione di Terracciano sul palo. Verona sfortunato in questo avvio.
Al 18′ minuto la Fiorentina si fa viva con una punizione di Biraghi che pesca Nzola che gira di sinistro alle spalle di Montipo ma ne controllo si aiuta con la mano. Gol annullato. Si va al riposo sul punteggio di 0-0 e con la squadra di Italiano che ha approcciato molto male la partita.

Italiano nell’intervallo ne cambia tre: dentro Barak, Arthur e Kouame nel tentativo di ritrovare equilibro a centrocampo e soprattutto concretezza in attacco. La partita sembra riprendere lo stesso copione della prima frazione ma con il passare dei minuti il Verona cala e la Fiorentina si scuote. Viola pericolosi al 61′: Ikone si presenta davanti a Montipò che è bravo a neutralizzare la conclusione da pochi passi. Il Verona replica al 70′ su calcio d’angolo, con un colpo di testa di Hien che sbuca all’improvviso ma Terracciano ci arriva con la punta delle dita.
Il match si accende e la Viola ci prova al 74′ con Mandragora che calcia in acrobazia, risponde presente Montipo. A 12 minuti dal termine arriva la beffa per l’Hellas fino a quel momento protagonista di una gara coraggiosa: Ikone la mette in area, il difensore gialloblù Hien liscia, sulla palla si avventa Beltran che  scarica il destro sotto la traversa. Fiorentina 1-Verona 0. Baroni e i suoi le provano tutte, ma non riescono a trovare la rete di quello che sarebbe un meritato pareggio spesso per la poca lucidità sotto porta.
Per il Verona non arrivano punti utili per smuovere la classifica e allontanarsi dalla penultima posizione. La Fiorentina invece, fresca di qualificazione agli ottavi di Conference, conferma il momento positivo trovando risultato anche in campionato per consolidare la zona Europa. (s.p.)

Udinese-Sassuolo 2-2 ore 15.00

Nella fase iniziale del match è il Sassuolo a fare la partita con i bianconeri compatti nella loro metà campo. La prima opportunità della gara arriva al 20’ ed è per i neroverdi: sul destro di Pinamonti risponde presente Silvestri. Pochi minuti più tardi il portiere italiano deve ripetersi sul tentativo di Laurentie. La prima mezz’ora di gioco certifica la difficoltà dell’Udinese nel produrre occasioni, il Sassuolo con personalità cerca di imporre il suo ritmo. La squadra di casa al 33’ si fa vedere in avanti con Pereyra ma il suo tiro non impensierisce Consigli.
Proprio quando il Sassuolo sembrava in pieno controllo delle operazioni arriva il vantaggio dell’Udinese: al 37’ cross dalla sinistra di Pereyra e colpo di testa di Lucca a battere Consigli. Negli ultimi minuti del primo tempo, sotto nel punteggio, gli ospiti provano a schiacciare gli avversari senza però rendersi pericolosi. La prima frazione termina con l’Udinese avanti grazie alla rete di Lucca. Buona prestazione dei neroverdi, puniti alla prima vera occasione concessa.

Durante l’intervallo nessuno dei due tecnici decide di apportare modifiche. Inizia la ripresa e al 49’ buona opportunità per Laurentie ma Perez salva tutto. I padroni di casa nonostante un avvio di ripresa in sofferenza riescono a trovare il raddoppio al 55’ con Pereyra. Nel momento in cui la gara sembrava indirizzata e in discesa per l’Udinese arriva l’episodio che cambia la gara: espulso Payero e bianconeri in dieci uomini. Raggiunta la superiorità numerica il Sassuolo si riversa in avanti e al 67’ Silvestri compie un miracolo su Ferrari.
La squadra di casa, sopra di due reti ma in inferiorità numerica, concede l’iniziativa al Sassuolo aspettando la ripartenza giusta. La squadra ospite al 74’ si conquista un calcio di rigore poi trasformato da Berardi e riapre la partita. Subita la rete, l’Udinese va in affanno e concede spazi al Sassuolo: all’81’ Mulattieri colpisce la traversa e all’84’ il colpo di testa di Ferrari si stampa sul palo. Nei minuti finali la squadra ospite riesce a concretizzare il predominio territoriale conquistandosi un altro calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Berardi che sigla la sua doppietta e riporta in parità il punteggio. Nell’ultimo dei sei minuti di recupero il Sassuolo ha l’opportunità per vincerla ma Thorstved calcia male e Silvestri para. La gara termina in parità con la rimonta nel finale del Sassuolo. Dopo il doppio vantaggio, l’Udinese resta in inferiorità numerica e si fa rimontare dagli ospiti.

Questo pareggio consente all’Udinese di muovere la sua classifica raggiungendo i 13 punti, ad una sola lunghezza di vantaggio sull’Empoli terzultimo. Il Sassuolo torna a fare risultato dopo un periodo negativo e dimostra grande carattere nel rimontare il doppio svantaggio. La squadra di Dionisi sale a quota 16 punti in 15^ posizione. (g.s.)

Bologna-Roma 2-0 ore 18.00

Al Dall’Ara Bologna e Roma si affrontano appaiate in classifica con l’obbiettivo comune di mantenere il 4° posto che occupano prima dell’inizio di questa giornata.Per il Bologna Ravaglia titolare tra i pali al posto di Skorupski, davanti a lui ci sono Posch e Kristiansen sulle fasce con la coppia centrale formata da Calafiori e Beukema, in mediana Freuler e Moro a copertura del trio Ndoye-Ferguson-Saelemaekers sulla trequarti, Zirkzee unica punta. La Roma senza Lukaku e Dybala, in avanti si affida a Belotti, vicino a lui El Shaarawy, la difesa a tre è la solita con Mancini, Llorente e Ndika,Cristante torna a centrocampo con Paredes e Pellegrini in mezzo, sulle fasce sono Kristensen e Spinazzola.

In avvio squadre molto aggressive con i reparti deifensivi molto alti a prendere gli attaccanti avversari. Nella prima mezz’ora di gioco più falli che tentativi in porta, Guida ne fischia addirittura 11, 7 dei quali al Bologna e 4 alla Roma. L’unico tentativo nei primi trenta minuti di gioco è di Llorente al 27′ che su una punizione battuta da centrocampo tenta di sorprendere Ravaglia che si salva in angolo. Al 31′ è Belotti di testa ad impegnare ancora Ravaglia che devia ancora in angolo. Al 36′ il Bologna passa in vantaggio con il primo tiro in porta della sua gara, a segnare è Moro che arriva da dietro sorprendendo la retroguardia di Mourinho e batte Rui Patricio sullo scarico di Ndoye.

La ripresa inizia con il raddoppio del Bologna che arriva al 49′ quando Ferguson dalla destra crossa teso in area piccola, Ndoye la tocca quel tanto da far carambolare la palla su Kristensen che spedisce alle spalle di Rui Patricio. La Roma accusa il colpo e tenta di riorganizzarsi, al 54′ Belotti si invola verso la porta del Bologna e viene placcato da Beukema che è già ammonito ma Guida lo grazia, lo toglierà dal campo da li a poco Thiago Motta. Al 64′ Mourinho richiama in panchina Renato Sanchez che era entrato all’inizio della ripresa, il tecnico portoghese al suo posto inserisce Bove. Al 65′ è Kristensen per la Roma a creare un pericolo alla difesa del Bologna ma dopo una bella serpentina sulla destra viene murato da Calafiori.
Il Bologna si limita a ripartire e concede qualcosa alla Roma che però non ne approfitta, come al 68′ quando Pellegrini lasciato libero poco dentro l’area conclude in maniera debole per la facile respinta della retroguardia rossoblù. L’occasione più nitida per accorciare le distanze la Roma la crea al 71′, a concludere è El Shaarawy di testa e Calafiori salva sulla linea. Al 80′ è Belotti ad involarsi bene verso Ravaglia, ma l’estremo difensore del Bologna para bene con i piedi. Gli ultimi minuti di gara non fanno registrare grosse occasioni se non quella di Ndoye parata da Rui Patricio ma l’azione nasce viziata da un fuorigioco. Finisce 2-0 per il Bologna che balza da solo al quarto posto, mentre per la Roma lo stop significa scalare posizioni viste le vittorie di Napoli e Fiorentina e in attesa della gara dell’Atalanta. (m.s.)

Lazio-Inter 0-2 ore 20.45

Allo Stadio Olimpico di Roma, l’Inter capolista affronta la Lazio. Un’occasione per i nerazzurri di allungare sulla Juventus, fermata al Luigi Ferraris contro il Genoa sul risultato di 1-1.
Scelta tattica a sorpresa da parte di Maurizio Sarri, che opta Kamada dal 1’ lasciando in panchina Luis Alberto. Per il resto classico 4-3-3 con Provedel, Marusic, Gila, Casale e Lazzari in difesa, centrocampo completato da Rovella vertice basso e Guendouzi mezzala di destra, infine tridente con ali Zaccagni ed Anderson a supporto di Immobile. Consueto 3-5-2 invece per Simone Inzaghi: Sommer tra i pali, Bisseck, Acerbi e Bastoni i centrali, Darmian e Dimarco gli esterni del centrocampo completato da Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella con Thuram e Lautaro davanti.

Dopo un ricordo pre-partita dedicato a Sinisa Mihajolovic, venuto a mancare un anno fa, il direttore di gara Maresca dà inizio alla sfida. Al 4’ Casale chiude Thuram in scivolata dopo una conclusione a rete del francese. La Lazio risponde con il tentativo al volo di Kamada, che però viene deviato in calcio d’angolo. Biancocelesti che conducono il gioco nel primo quarto d’ora, con i nerazzurri chiamati a difendere e provare la ripartenza in contropiede.
Al 17’ nuova occasione per il giapponese della Lazio, che questa volta trova i guanti in presa sicura di Sommer. I nerazzurri reclamano per un fallo di mano in area da parte di Gila, ma il controllo del difensore spagnolo avviene prima con la coscia e poi con il braccio. Al 22’ Immobile manca l’appuntamento col il gol sul cross di Guendouzi, bloccato ancora da Sommer. Il capitano dei biancocelesti ci prova qualche minuto dopo di testa, ma non inquadra la porta dopo l’ottimo cross di Zaccagni sul secondo palo.
L’Inter si rifa viva dalle parti di Provedel pochi minuti dopo, con Thuram che da dentro l’area calcia di potenza a giro ma non inquadra la porta. Ancora i nerazzurri con Calhanoglu, il quale va alla conclusione sugli sviluppi di un calcio di punizione rimediato da Bisseck. È il preludio al gol della squadra di Simone Inzaghi che arriva dopo un clamoroso errore di Marusic, che passa il pallone all’indietro verso Provedel senza accorgersi però della presenza di Lautaro Martinez: il capitano nerazzurro si impossessa della sfera, aggira il portiere e segna a porta semi-vuota nonostante il recupero difensivo di Gila e Kamada.
Una follia da parte del terzino montenegrino che permette al numero 10 argentino di realizzare la quindicesima marcatura del suo campionato. Nel recupero, l’Inter prova a sfondare sulla fascia sinistra con Dimarco alla ricerca dell’immediato raddoppio, la difesa della Lazio riesce a salvarsi in angolo. Si va a riposo sul punteggio di 1-0.

La prima occasione della ripresa se la crea la Lazio con Nicolò Rovella: il centrocampista strappa il pallone di prepotenza a Calhanoglu, si incunea tra due difensori e calcia a tu per tu con Sommer, il quale però gli chiude lo specchio. Altra occasione per i padroni di casa con Kamada che però svirgola completamente con il mancino da buona posizione dopo la sponda Ciro Immobile. Al 61’ giallo per Barella dopo un fallo su Kamada: sugli sviluppi del seguente calcio di punizione, Immobile prova la conclusione al volo ma il tiro è alle stelle. Sarri decide di inserire Luis Alberto al 67′ per il giapponese, ma un minuto dopo l’Inter trova la rete del raddoppio. Su una respinta sbagliata ancora una volta di Marusic, Calhanoglu entra in possesso della sfera e serve Thuram che col mancino calcia rasoterra, battendo Provedel.
Il portiere della Lazio evita il 3-0 poco dopo, uscendo bene con il corpo sull’inserimento di Mkhitaryan. Primi cambi anche per Simone Inzaghi: dentro Carlos Augusto e Frattesi per Dimarco e Barella. Per la Lazio invece escono Zaccagni e Rovella per dare spazio a Cataldi e Pedro.

Al 77’ Inzaghi richiama in panchina l’autore del raddoppio, Marcus Thuram, inserendo Marko Arnautovic. Per il francese si tratta della settima marcatura al suo primo anno di Serie A: meglio solo il compagno di reparto Lautaro (15) e Olivier Giroud (8). Al 79’ richiamato in panchina Felipe Anderson, inserendo Castellanos e passando di fatto ad un 4-2-4 con la coppia composta dall’argentino e Immobile per provare recuperare il risultato. All’82’ Lautaro cerca la doppietta personale dopo una serie di doppi passi, ma con il destro tira in curva. La Lazio rimane in 10 all’87’ per un rosso a Manuel Lazzari che dopo aver subito un contrasto falloso subito non sanzionato da Maresca, reagisce in maniera un po’ troppo colorita nei confronti del direttore di gara. I nerazzurri, in vantaggio di due reti e di un uomo, iniziano a intravedere la vittoria e nel primo dei 6’ minuti di recupero provano a blindarla con Mkhitaryan, fermato da un reattivo Provedel. Extra-time che scivola via sulle note di “Se ne va, la capolista se ne va!” cantato dal settore ospiti.
Inzaghi mette in cascina la 13esima vittoria stagionale e si porta a 41 punti, +4 dalla Juventus di Max Allegri. Per la Lazio di Sarri invece arriva la settima sconfitta di questo campionato frutto dei 21 i punti in classifica. Biancocelesti all’undicesimo posto scavalcati anche dal Torino. (m.b.)

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