Negli anticipi del sabato della 16^ giornata di Serie A il Lecce ritrova la vittoria dopo 10 giornate contro il Frosinone regolato con un 2-1 nel finale. Kaio Jorge risponde al vantaggio iniziale salentino di Piccoli, poi Ramadani chiude i conti. Al Maradona successo del Napoli sul Cagliari. Succede tutto in 6 minuti: al 69′ azzurri avanti con Osimhen, pareggio dei sardi al 72′ firmato Pavoletti; sorpasso al 75′ con il gol di Kvaratskhelia. In serata seconda vittoria consecutiva in casa per il Torino di Ivan Juric, che nell’anticipo serale si impone di misura contro l’Empoli nel segno di Duvan Zapata.
Lecce-Frosinone 2-1 ore 15.00
Il Lecce ritrova la vittoria dopo 10 giornate in un match equilibrato e all’ultimo respiro al Via del Mare contro il Frosinone, ancora a secco di successi in trasferta in Serie A. Al vantaggio di Piccoli risponde Kaio Jorge nel primo tempo, con Ramadani a siglare il 2-1 finale che vale il sorpasso sui ciociari in classifica.
La sfida regala spettacolo già dal primo tempo, con entrambe le squadre che si affrontano a viso aperto sin da subito. I padroni di casa impongono immediatamente un ritmo alto caratterizzato dalle consuete ripartenze grazie alla velocità dei propri esterni. Passati 10’ dal fischio d’inizio, sono proprio i salentini a portarsi avanti nel risultato. Rinvio troppo corto di Turati con Banda che ne approfitta e riconquista sulla trequarti: palla servita a Piccoli che da posizione defilata in area buca il portiere avversario sul primo palo e fa 1-0.
I ciociari non accusano il colpo e si riversano immediatamente nella metà campo avversaria, conquistano al 17’ un penalty per fallo di Gendrey su Brescianini in area. Il VAR, però, richiama Zufferli che dopo aver revisionato il contatto decide di revocare il tiro dal dischetto. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra, con una traversa colpita da Banda al 21’ e due ottime parate di Falcone su Soulé e Brescianini. La crescita del Frosinone col passare dei minuti è evidente e viene premiata con il gol del pari che arriva da calcio di rigore. Monterisi abbatte Blin in area, dagli undici metri si presenta Kaio Jorge (33’) che non lascia scampo a Falcone e trova il primo gol in maglia gialloazzurra e in Serie A. Nel finale è ancora un ispiratissimo Banda a rendersi pericoloso, senza però trovare la via della rete.
Il copione resta lo stesso nella ripresa: le due formazioni si dimostrano sempre propositive in fase offensiva, creando molte potenziali occasioni da gol valide per portarsi in vantaggio. Al 50’ il primo squillo dei giallorossi con Strefezza, un destro fortissimo dalla distanza sul quale Turati è costretto a volare e deviare in angolo per evitare la rete.
Nel giro di 7’ sono poi gli ospiti a non concretizzare, prima con un colpo di testa debole da centro area di Kaio Jorge 55’, poi con un mancino impreciso di Soulé in area al 62’ che si spegne a lato. Gli ultimi 20’ di gara sono tutti dei pugliesi, con D’Aversa che schiera Krstović al fianco di Piccoli per un Lecce a trazione anteriore. Proprio l’ex Empoli spreca due volte da buona posizione dopo un palo colpito in offside da Banda, ma il match point arriva da uno dei migliori in campo per la squadra di casa. Al minuto 89 è Ramadani a trovare la rete che porta i tre punti alla propria squadra: destro dalla distanza leggermente deviato da un giocatore ciociaro che sorprende Turati sul primo palo e termina in porta.
Vittoria fondamentale per il Lecce che sale a 20 punti, scavalcando il Frosinone a 19 e avvicinandosi ulteriormente alla zona centrale della classifica. (e.c.)
Napoli-Cagliari 2-1 ore 18.30
Al Maradona il fischio di inizio della partita tra Napoli e Cagliari slitta di mezz’ora per motivi di sicurezza e ordine pubblico a causa dei disagi creati dal forte vento. Prima del match un minuto di silenzio per il saluto a Antonio “Totonno” Juliano scomparso mercoledì scorso.
La squadra di Mazzarri deve ritrovare la vittoria interna dopo le due sconfitte con Inter e Juventus, quella di Ranieri ha bisogno di punti per staccarsi dalla zona calda del fondo classifica. Senza Zielinski ed Elmas in campo va Cajuste. Tra i sardi, parte della panchina Luvumbo, davanti spazio al tandem Petagna e Pavoletti.
Partono forte i padroni di casa e si rendono subito pericolosi con Osimhen che all’8’ prova la conclusione ma è attento il portiere rossoblù Scuffet, due minuti più tardi colpisce l’esterno della rete. Si fa vedere il Cagliari al 22’ con un destro dal limite di Augello che, complice anche una deviazione, esce di poco a lato. Su un calcio di punizione battuto da Politano, Rramhani anticipa tutti, colpisce di testa ma la deviazione è sfortunata e finisce sul palo (29’). L’occasione spaventa il Cagliari che si chiude prova ad approfittarne il Napoli prima con Cajuste poi con Kvara (34’ e 37’) ma in chiusura di tempo l’occasione del vantaggio capita sui piedi del rossoblù Nandez che però sbaglia tutto solo davanti a Meret. Dopo qualche scintilla e 4 ammoniti si va al riposo sullo 0-0 con i padroni di casa che guadagnano gli spogliatoi tra i fischi dei tifosi.
Nella ripresa i due tecnici ridisegnano le squadre e al 69’ il Napoli passa con Osimhen che devia di testa un cross dalla sinistra del subentrato Mario Rui. La gioia del Maradona dura appena 3 minuti: Luvumbo per Pavoletti che pareggia i conti con il classico gol dell’ex. Il risultato cambia ancora al 75’: Osimhen difende palla tra quattro avversari e serve Kvara che riporta avanti i suoi. C’è ancora spazio per il terzo gol azzurro firmato da Politano ma annullato per un fuorigioco giudicato attivo di Osimhen e per un ultimo brivido all’89’, ma per fortuna del Napoli Dossena manca il bersaglio.
La squadra di Mazzarri scavalca momentaneamente la Roma al quarto posto, il Cagliari resta fermo a quota 13.
Torino-Empoli 1-0 ore 20.45
Ivan Juric schiera il suo classico 3-4-1-2 con Milinkovic tra i pali, linea difensiva composta da Tameze, Buongiorno e Rodriguez, Vojvoda e Bellanova sulle fasce con Ilic e Linetty interni di centrocampo, infine Vlasic sulla trequarti a dare sostegno alla coppia d’attacco Sanabria-Zapata. Andreazzoli risponde con il suo 4-3-1-2: Ebuehi e Cacace i terzini, Ismajli-Luperto la coppia di centrali a difesa di Berisha, Maleh-Grassi-Marin il trio in mezzo con Fazzini dietro a Cambiaghi e Sphendi.
Granata forti in avvio con Toni Sanabria che al 7’ calcia addosso a Berisha e pochi minuti più tardi si vede annullare uno straordinario gol in rovesciata per posizione di fuorigioco iniziale del suo assistman Vlasic. Gli attaccanti di Juric si dimostrano in ottima condizione e al 25’ a cambiare il parziale è Duvan Zapata: il Panterone impatta di testa il cross di Bellanova e infila il pallone all’angolino sinistro dove il portiere non riesce a intervenire. Si tratta del terzo gol nelle ultime 3 per il colombiano dopo la doppietta siglata contro l’Atalanta. La squadra di Andreazzoli ha un’ottima reazione sul finale di primo tempo e ai toscani vengono annullati addirittura due gol per posizione di fuorigioco. Il primo a Ebuehi al 31’, il secondo a Cacace al 41’, entrambi cancellati dopo una revisione al VAR.
Inizio di ripresa senza variazioni tattiche da parte dei due allenatori, con i toscani che vanno vicino al pari con Cambiaghi al 52’, con il tiro che termina di poco sul fondo. Al 62’ Cancellieri si ritrova a tu per tu con Milinkovic-Savic, ma l’ex-Lazio si fa ipnotizzare dal gigante serbo che gli chiude lo specchio. Al 75’ il Torino reclama un calcio di rigore per un fallo di mano in area di rigore da parte di Luperto ma il direttore di gara Marinelli non è dello stesso avviso e lascia proseguire. All’82 altra situazione dubbia sempre nell’area di rigore dei toscani, con un altro tocco di braccio evidente, ma neanche in questa occasione viene fischiato rigore in favore dei granata. La squadra di Juric però non corre grandi pericoli fino al fischio finale, vincendo di misura con una sola rete e confermando l’ottava clean sheet stagionale, segno di una solidità difensiva in crescendo.
I torinesi si portano a -2 dal quinto posto, al momento occupato dalla Roma, per i toscani invece arriva la decima sconfitta stagionale. (m.b.)
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