E’ la gara tra Hellas Verona e Lazio ad aprire il sabato della 15 giornata di Serie A. Al Bentegodi finisce 1-1: biancocelesti in vantaggio con un gol di tacco di Zaccagni ma i veneti strappano un punto nella ripresa favoriti da un’incertezza di Provedel. Nel pomeriggio colpo grosso dell’Atalanta che al Gewiss Stadium batte il Milan in una gara spettacolare e ricca di gol e colpi di scena. Nel posticipo l’Inter piega l’Udinese con 3 gol negli ultimi 8 minuti del primo tempo e con il gol di Lautaro Martinez nella ripresa per il 4-0 finale.
Hellas Verona-Lazio 1-1 ore 15.00
Maurizio Sarri deve fare i conti con alcune assenze. Casale torna titolare in difesa al posto di Patric, fermato dall’infortunio contro il Genoa in Coppa Italia; ritrova il campo anche Zaccagni recuperato dallo stop nella trasferta di Salerno. Con Isaksen ai box per almeno 15 giorni, si riprende la maglia da titolare anche Felipe Anderson .
Baroni conferma quasi in toto l’undici sceso in campo contro l’Udinese: Serdar preferito a Lazovic sulla sinistra, Suslov e Ngonge a completare il trio alle spalle della punta Djuric.
Se nella prima parte di campionato la Lazio aveva faticato a trovare il gol con le ali, al 22’ sono proprio Zaccagni e Felipe Anderson a confezionare la rete del vantaggio. Il brasiliano accelera sulla destra e crossa in area per il compagno che impatta la sfera splendidamente con il tacco e batte Montipò. Gol dell’ex per Zaccagni, che non esulta per rispetto dei suoi vecchi tifosi.
Al 28’ i biancocelesti sono costretti al cambio forzato: Marusic si arrende a causa di una botta all’occhio rimediata da Ngonge, al suo posto entra Hysaj. L’ultima occasione del primo tempo capita sulla testa di Gila, che da calcio d’angolo non inquadra la porta.
Ripresa che vede un’unica variazione tattica da parte del’Hellas, con l’ingresso di Lazovic al posto di Serdar.
Al 54’ la Lazio spreca un’ottima occasione in ripartenza con Luis Alberto, che non riesce a servire in maniera pulita Ciro Immobile solo davanti la porta. Baroni inserisce Hongla ed Henry al posto dell’ex laziale Folorunsho e di Djuric. Un cambio che si rivelerà decisivo. Al 66’ Zaccagni prova restituire il favore a Felipe Anderson, ma il brasiliano mastica la conclusione con il mancino da dentro l’area. Un minuto più tardi ci prova Immobile, che a sua volta non inquadra la porta. I biancocelesti non riescono a trovare il gol del raddoppio e al minuto 70 ne approfitta il Verona. Ngonge crossa sul secondo palo, Provedel respinge in maniera goffa e la palla finisce a Suslov che quasi involontariamente serve Henry che insacca di bacino da pochi passi. E’ l’1-1, con il Verona che alla prima vera occasione rimette in equilibrio il risultato.
Sarri inserisce Pedro e il Taty Castellanos che si rende subito pericoloso impegnando Montipò con il destro. Dal calcio d’angolo successivo nasce la rete di Nicoló Casale, altro ex della gara, che di testa insacca sotto l’incrocio e anche lui non esulta. Dopo un controllo VAR però la rete viene annullata a causa di una spinta del difensore biancoceleste ai danni di Duda.
Il centrocampista dei veneti è protagonista di un altro episodio che cambia nuovamente l’inerzia del match: al 77′ commette fallo su Castellanos e rimedia il secondo giallo della sua gara.
In superiorità numerica, la Lazio prova l’arrembaggio all’area di rigore veronese nel finale, ma Montipó e i difensori bloccano tutte le sortite offensive biancocelesti, mai troppo incisive. Dopo 5 minuti di recupero arriva il triplice fischio finale.
Termina 1-1 al Bentegodi. Lazio con 21 punti in 15 gare (peggior dato dell’era Sarri), Verona che sale a 11, staccando di un punto il Cagliari in terzultima posizione ed agganciando momentaneamente l’Empoli. (m.b.)
Atalanta-Milan 3-2 ore 18.00
La Dea ritrova la vittoria e rialza la testa dopo 4 gare senza successi, con uno scatenato Lookman ed un decisivo Muriel ad abbattersi sui rossoneri.
Dopo i primi 5’ d’avvio di fuoco del Milan, l’Atalanta trova subito le misure giuste per arginare i rossoneri. Al 9’ arriva la prima grandissima occasione del match, con De Ketelaere che spara clamorosamente alle stelle davanti a Maignan col mancino in area piccola su sponda di Lookman. La squadra di Pioli mantiene costantemente il possesso, ma fatica a costruire dal basso per merito dell’ottimo posizionamento in campo dei padroni di casa, in grado anche di ostruire le vie di gioco avversarie. Nonostante la partita la facciano gli ospiti, è l’Atalanta a far più male e a passare in vantaggio. Una rimessa di Koopmeiners battuta veloce al 38’ trova impreparata la difesa del Milan, con Lookman pronto ad approfittarne: dribbling al limite dell’area e destro che trova la deviazione decisiva di Tomori per far viaggiare il pallone alle spalle di Maignan.
Il Milan si riversa immediatamente alla ricerca del pari, riequilibrando il risultato allo scadere del recupero, quando al 48’ Giroud centra il suo primo gol all’Atalanta e il suo ottavo in campionato. Perfetta girata di testa del francese su corner di Loftus-Cheek che manda le due squadre all’intervallo sull’1-1.
Il gol subito nel finale della prima frazione di gioco non scoraggia la Dea, che prima ci prova con Scalvini al 51’ da fuori area con conseguente opposizione di Maignan e 4 minuti dopo torna avanti nel risultato. Lookman fa doppietta: l’ex Leicester chiude un triangolo con De Ketelaere che dall’out sinistro rimette al centro per il piattone forte e preciso dell’attaccante. Dea ancora avanti. Nel secondo tempo c’è solo una squadra in campo ed è proprio quella di casa, capace di schiacciare il Milan nella propria area di rigore per tutta la ripresa.
Al 76’ i bergamaschi sembrano a un passo da poter chiudere il match in contropiede, ma un super Maignan si oppone prima su Scalvini e poi sul tap-in a botta sicura di Lookman. L’errore sotto porta del nigeriano costa caro ai nerazzurri che 4 minuti dopo subiscono il 2-2 da Jović. Il serbo, subentrato a Loftus-Cheek nella ripresa, è freddo nello spedire in porta il pallone col sinistro sul terzo assist in campionato di Pulisic. Sul finire di gara le squadre sembrano troppo stanche per affondare il colpo, ma nel recupero cambia nuovamente la partita. Il rosso a Calabria al 93’ da il via all’ennesimo assalto della Dea che aggancia il match point 2’ dopo. Primo gol in campionato per Luis Muriel al 95’ con uno splendido colpo di tacco del colombiano che taglia fuori Maignan e regala tre punti d’oro all’Atalanta all’ultimo respiro. (e.c.)
Inter-Udinese 4-0 ore 20.45
Al Meazza l’Inter affronta l’Udinese con l’intento di rispondere alla Juventus vittoriosa contro il Napoli per riprendersi la testa della classifica. Inzaghi rivede la difesa schierando Bissek e Bastoni ai fianchi di Acerbi, Darmian sulla linea di centrocampo, in attacco la collaudata coppia Thuram Lautaro Martinez. Cioffi punta ancora su Lucca schierato unica punta con El Tucu Pereyra a supporto, affida il centrocampo a Samardzic con Walace e Payero e in difesa concede una opportunità a Kabasele e Joao Ferreira.
Come da copione la gara inizia con l’Inter a fare la partita e con l’Udinese che affronta la gara a viso aperto concedendosi anche sortite interessanti poggiandosi sulla fisicità di Lucca. L’Inter si fa subito pericolosa con Lautaro Martinez che al 10° colpisce il palo con una conclusione di testa su servizio di Dimarco. Al 12° tocca all’esterno di sinistra di Inzaghi ad andare vicino alla rete, ma Silvestri si supera con un bell’intervallo alla sua destra. Intorno al quarto d’ora si va viva in avanti la squadra di Cioffi che riesce a portare al tiro Pereyra che però spara largo. L’Inter alza i giri del motore e prima al 22° con Thuram di testa e poi al 25° con Calhanoglu va vicino al vantaggio. La gara si sblocca negli otto minuti che vanno dal 37° al 45°, prima segna Calhanoglu su un rigore concesso per fallo su Lautaro Martinez, poi al 42° è Dimarco a incrociare un sinistro teso e preciso su imbeccata di Calhanoglu e infine è Thuram a sfruttare al meglio un assist di Mkhitaryan con una conclusione sottomisura per il 3-0 che manda le squadre al riposo.
Si riprende con l’Inter in controllo totale della gara e Udinese quasi mai pericolosa, Inzaghi fa ruotare i suoi uomini risparmiando minuti a Thuram, Bastoni, Dimarco e Mkhitaryan e per ritrovare una conclusione in porta dei neroazzurri bisogna aspettare il minuto 84 quando Lautaro Martinez prima sbaglia un appoggio a metà campo, poi recupera la palla e si invola verso la porta dei friulani concludendo con un gran destro dal limite che batte Silvestri per la quarta volta. Per lui, capocannoniere del campionato, è questo il 14° gol. L’Inter quindi batte nettamente l’Udinese e si riprende la testa della classifica in solitaria sorpassando la Juventus, per i neroazzurri 10° clean sheet del campionato e miglior attacco del campionato con 37 gol all’attivo, 14 in più della Juventus.
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